*Ultima settimana*
<Ma guarda che bellino>
Dissi a Giulia Matera mentre guardavo Dado dormire.
Oggi nessuna campanella da parte dei sorveglianti e stava suonando adesso quella del campanile. Il perché non si sa.
Eravamo andate nella camerata dei maschi ed io ero andata principalmente da Davide per vederlo dormire, non capita quasi mai.
Nel senso che non capita quasi mai di vederlo mentre dorme.
Era praticamente coperto dalla coperta fino alla testa. Era puccioso. Un pulcino.
<Speriamo di non metterci nei guai!>
Mi disse Giulia mentre io andavo alla scrivania e scrivevo un bigliettino.
Lo lasciai sulla scrivania e tornammo in camerata prima del risveglio delle altre.
Ci mettemmo nei nostri letti ridendo silenziosamente, come se stessimo ancora dormendo.
In poco tempo, arriva da noi la Sorvegliante con la sua campanella che sveglia tutte quante.
Vado a lavarmi e dopo essermi vestita, torno in camerata notando Giulia Scarano che prega la foto della Petolicchio.
L'avevo appesa sopra i letti di Usha, Luna, Linda e il mio. Giulia Matera ieri per dormire ci ha impiegato un bel po' però.
Quando tutte siamo pronte, ci incontriamo con i ragazzi e andiamo a fare colazione.
<'Buongiorno Dado, sei veramente carino quando dormi'>
Disse Dado ricordandosi a memoria il bigliettino che gli avevo scritto.
<Chi è l'ammiratore?>
Domandò Giulia Scarano guardandolo e mettendosi al suo fianco mentre ci avviavamo verso il refettorio.
<A parte Sofia, solo lei mi chiama così>
<Io dormivo>
Si difese Sofia scoppiando a ridere.
<Allora sei tu!>
Disse lui prendendomi dai fianchi e facendomi girare un po' mentre io ridevo.
<Ecco chi era la presenza che aveva sentito Di Piero>
Disse Guida mentre Dado mi metteva giù.
<Eravamo io e la Matera. Mi ha svegliato il campanile ed io ho svegliato lei dato che la sorvegliante non si vedeva ancora>
Dopo colazione, veniamo portati in giardino per fare lezione di arte.
Troviamo una specie di muro dove il prof ci spiega che prima dipingeremo il muro come vogliamo e poi lo spaccheremo.
Così ci togliamo la giacca e ci mettiamo la tenuta di arte.
Usiamo le bombolette spray. Ognuno ne prende una e disegna quello che vuole.
Dado ha avuto l'idea di disegnare un fuoco e quindi ci mettiamo a colorarlo
<Dentro hai bordi però eh!>
Mi raccomandò Davide al mio fianco mentre coloravo.
<Si>
Risposi seccata ma con un sorriso guardandolo
<'sii' guarda la>
Disse lui indicando la parte dove stavo colorando.
<Noo, era già così>
<Mah, va bene>
Disse lui facendo l'offeso.
<Dai amo, non rompere>
Risposi avvicinandomi a lui per poi lasciargli un bacio sulla guancia e tornare alle fiamme.
Dopo aver trasformato il muro in una bomba di colore, a turni distruggiamo quel muro.
Alla fine esultammo tutti, urlando sempre
'1 9 9 2'Andiamo a lezione di musica e i ragazzi si sfidano su una canzone di Gianni Morandi che alla fine si rivela un fiasco totale.
<Siete tutti stonati>
Dissi quando uscimmo dall'aula magna diretti in classe.
<Sei brava te>
<Io sono bravissima Francati, è diverso>
<Oddio ma quanto è montata!>
Mi prese in giro Davide affiancando Giordano ed io lo spinsi ridendo.
Andiamo a lezione con la Barbiero, dove almeno la metà della classe è poggiata sul banco per dormire.
Dopo una lunga mattinata e qualche lezione al pomeriggio, finalmente abbiamo quelle piccole ore libere in cui possiamo fare quello che ci pare.
<come andrà secondo voi?>
Domandò Giulia Matera guardandoci.
Stasera avremo avuto il saggio di recitazione e stavamo ripassando tutte.
<Bene raga, abbiamo Esa>
Dissi indicando la ragazza dai capelli corti che fece una faccia a presa per il culo.
<Benissimo allora vi andrà>
Rispose la ragazza facendoci scoppiare a ridere.
Poi la sorvegliante ci passa delle fasce con la bandiera della pace e noi ce li mettiamo tutti al braccio.
Dopo cena, comincia lo spettacolo che per fortuna va benissimo, tanto che a fine esibizione la Gottlib ha le lacrime agli occhi.
Il professore ci comunica che questa era la sua ultima lezione e che comunque siamo stati bravissimi.
Concludiamo il tutto con un abbraccio con il prof di teatro.<Raga, ma ci pensate che siamo quasi alla fine?>
Domandai a Sofia e Giulia Matera mentre eravamo nella camera della prima solo noi tre.
<Waa e chi ci crede. Pensavo che venivi buttata fuori prima tu>
Disse Giulia con il suo accento napoletano guardandomi.
<Ah grazie, grazie davvero>
Dissi ironica e offesa alla mia migliore amica mentre loro due se la ridevano.
<Yle? Vi manca?>
Domandò Sofia guardandoci.
<Si>
Rispondemmo insieme io e Giulia abbassando lo sguardo.
<Vi ricordate quando Ylenia per sbaglio gli ha fatto dire 'cazzo' al professor Cigliano?>
Dissi ricordando i vecchi momenti mentre scoppiavamo tutte a ridere.
<Raga i capelli>
Disse Sofia ridendo.
<'Io non mi faccio il caschetto'>
Dissi imitando Ylenia e continuammo a ridere
<E quella volta in cui se n'è scappata dalla stanza perché l'avevamo fatta spaventare?>
Disse Giulia Matera facendoci ridere ancora di più.<Yle andiamo dai, ho sonno>
Dissi alla mia migliore amica mentre eravamo in camerata maschile. Avevamo organizzato lo scherzo perfetto per la ragazza più impaurita del collegio.
<Va bene>
<Vi accompagnamo,donzelle>
Disse Rahul alzandosi dal letto con Davide e Luca.
<Oh, che onore>
Commentò Ylenia mentre uscivamo da quella camerata maschile.
Era piena notte e tutte dormivano. Forse.
Quindi ci dirigemmo in camerata femminile, accompagnati dai tre ragazzi che sapevano tutto.
<Buonanotte>
Disse Yle baciando uno ad uno sulla guancia i ragazzi.
Li salutai anch'io e loro se ne andarono. Così doveva credere Ylenia, in realtà erano nascosti dietro la porta.
<Dov'è la mia camicia?>
Mi domandò Yle guardandomi
<Che cazzo ne so io. Forse l'hai messa nell'armadio stamani>
<Ora vediamo. Prima mi metto questa camicia da notte, prima mi corico che ciò sonno>
Disse dirigendosi verso l'armadio che successivamente aprì.
<Buh!>
Un urlo si sentì in quella camerata,seguito da altri vari urli e un 'Che succede?' da parte di Luna e un 'Uagliù il terremoto qua no' di Giulia Scarano mentre tutti quelli svegli scoppiavano a ridere.
<Dove scappi>
Disse Rahul a Ylenia riportandola dentro la camerata dato che era scappata dalla paura.
<Io vi odio>
Disse Ylenia a tutte quante mentre noi ridevamo.
<Ma noi non c'entriam niente!>
Rispose Linda.
<L'idea è stata mia, della Matera e della Cerio. I tre ragazzi hanno contribuito>
Spiegai alla ragazza che subito s'infuriò ancora mentre noi scoppiavamo a ridere<Quando usciamo da qui>
Dissi alle mie due migliori amiche quando smettemmo di ridere.
<Un pigiama party ci sta>
<Si amo, tanto è Estate. Casomai venite a Salerno da me e Yle e ci divertiamo la>
Disse Giulia Matera assecondando la mia idea mentre io le sorridevo.
Poi ci abbracciammo mormorando dei 'Vi voglio bene' per poi darci ufficialmente la buonanotte e tornare ognuna nei proprio letti.

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Il Collegio 5
FanfictionGinevra ha 16 anni e viene da Roma. Sua madre è cinese,suo padre italiano e lei è nata in Australia.Infatti il suo secondo nome è australiano. Decide di partecipare al Collegio,pur sapendo che ci starà dentro per un anno e nell'anno 1992.