I giorni passano e siamo già alla penultima settimana del mese.
Durante la lezione di Geografia, quasi tutta la classe fa finta di tossire facendo infuriare, come sempre, il prof Raina.
<È stata sua l'idea?>
Chiese il prof a Marco guardandolo.
<Di tutti>
<Lei sta coinvolgendo la sua prematura dipartenza al collegio>
<Nooo Spoiler!>
Urlò Marco mentre io scoppiavo a ridere.
La lezione continuò tra Marco che disturbava e sguardi che ci lanciavamo io e Davide ogni volta che lui si girava a vedere quello che faceva Marco.
<A regà tutti sotto i banchi>
Sussurrò Marco quando arrivò la Petolicchio.
<C'è il terremoto! Terremoto!>
Disse Marco e tutti ci ficcammo sotto i banchi.
<Siete stupidi!>
Urlò la Petolicchio a tutta la classe.
<Noo>
Dicemmo tutti scoppiando a ridere.
<Marco. Marco>
Chiamai il ragazzo nel banco di fianco a me mentre la Petolicchio spiegava.
<Se me manda alla lavagna, alleiamoci come sempre>
<Ce sto, vai>
Come se me lo aspettassi, la Petolicchio mi chiamò alla lavagna.
Mentre mi dirigevo alla lavagna, lanciai un foglio a Marco.
<Chi l'ha lanciato?>
Domandò la Petolicchio mentre raggiungevo la lavagna.
<Torni a sedersi>
Disse a me che la presi subito alla lettera tornando al mio posto.
<Tutti, tutti insieme>
Dicemmo insieme io e Marco.
<Tutti insieme? Qualcuno lo ha passato a qualcun'altro, quel qualcun'altro lo ha passato a lei, lei al signor Crivellini e lui ovviamente non lo ha preso>
Disse la professoressa indicando prima me e poi Marco mentre io annuivo.
<Si perché Crivellini ha i riflessi di un bradipo prof, per questo>
<Sennò lei mica ci scopriva>
Mi coprì le spalle Marco mentre io trattenevo le risate.
La professoressa si alzò e si mise davanti alla cattedra.
<Ecco che ce butta fuori>
Sussurrò Marco a me girandosi per un attimo.
<Speriamo di no, l'abbiam fatto per movimentare un po' la classe e anche lei>
Sussurrai anch'io per poi girarmi verso la professoressa.
<Crivellini e Morelli, il mio peggior incubo>
<Seee!>
Urlammo io e Marco esultando e ridendo.
<Ci va bene lo stesso prof!>
Urlò Marco mentre i miei compagni scoppiavano a ridere.
<Ci fa piacere, almeno non ci dimenticherà mai!>
Urlai io ridendo. Giuro che ho visto la prof sorridere prima di girarsi per interrogare.
Subito dopo pranzo, ci portarono ognuno a chiamare i propri genitori.
Il telefono squillò, fece due/tre squilli e poi al quarto la voce di mia madre rispose.
<Pronto?>
<Prontoo?>
Dissi allungando la 'o'.Ero contenta di risentirla.
<Chi parla?>
<Come chi parla? Un mese che sto qua e già te sei dimenticata? Aò mamma!>
Sentì delle risate da parte sua.
<Ma amore! Come stai?>
<Sto bene ma! Sto bene, a parte il mangiare che ci danno qua. Torno ancora più magra di prima!>
<E dimmi un po' con le ragazze?>
<Mamma tutto appostoo! Le ragazze sono tutte simpatiche. AH! E poi so arrivati i maschi, il giorno dopo, ma sai quanti ce ne sono boni mammaa>
Dissi al telefono mentre lei scoppiava a ridere.
<E già hai qualche Crushis?>
<Mamma si dice Crush, non Crushis che è un gioco?>
Dissi sarcastica mente mia madre scoppiava a ridere. Sentire la sua risata mi stava migliorando la giornata.
<Eh quella, c'è o no?>
<Mamma devo staccare>
Dissi cercando di levare quel discorso.
<Non ci credo. Rispondi>
<Può essere, se non ci buttano fuori prima magari lo vedi l'ultimo giorno>
<Non ti fare buttare fuori che appena arrivi qui ti ammazzo!>
Urlò mia madre mentre io scoppiavo a ridere.
<Si mamma stai tranquilla, resto qui fino alla fine. Ci sentiamo dai>
Dissi notando che la sorvegliante era entrata in stanza.
<Va bene tesoro>
<Salutami tutti mamma, okay?>
<Si amore>
<Ciao mamma, ciao>
<Ciao tesoro>
Chiusi quella telefonata e misi al posto il telefono.
Tornai in sala relax e mi diressi verso Giordano per un abbraccio.
<Come stai?>
Mi chiese subito dopo che ci eravamo staccati>
<Sentire la risata di mia madre mi ha migliorato la giornata.>
Al suo fianco c'era Simone, successivamente Giordano dovette lasciarmi con lui perché Giulia lo aveva chiamato.
<Gin, ho sentito che sei brava in storia>
Disse Simone guardandomi ed io annuì.
<Si, me la cavo. Perché?>
<Mi aiuteresti a studiare due cosette contate contate?>
<Certo>
Dissi sorridendo e lo portai con me a sedersi al tavolo per fare i compiti, dove c'erano almeno metà persone che li stavano facendo.
<Allora facciamo la moneta che è l'argomento più facile che fin'ora abbiam fatto e che riesce a ripetere pure Marco>
<Oh che voi da me, lasciame perdere>
Disse Marco al mio fianco facendomi scoppiare a ridere.
Mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio sulla guancia per poi cominciare ad aiutare Simone.
Sentivo lo sguardo di qualcuno addosso e la cosa fu confermata quando per un attimo mi girai dall'altro lato del tavolo in cui c'erano Davide e Giulia Matera che parlavano e lui stava guardando me.
Distolse subito lo sguardo quando notò che lo stavo guardando, non ci feci caso e continuai a sentire Simone.<Perciò, questo è tutto>
Finì di ripetere Simone ed io non lo avevo ascoltato completamente, ero troppo impegnata a pensare a cosa stavano parlando Davide e Giulia.
Il ragazzo successivamente si alzò e diresse fuori.
<Bravo, perfetto. Ora devo andare>
Dissi alzandomi di fretta e avvicinandomi all'uscita.
<Giordà un favore>
Dissi al ragazzo seduto sul divano con di fianco Luca e Bonard.
<Che voi>
<Poi portame il libro che c'è sul tavolo. C'è scritto il mio nome. Okay? Grazie>
Dissi scappando completamente fuori diretta in una sola direzione.Spazio Autrice
Sto allargando il rapporto che ha Gin con Marco,ma tranquilli che lo allargherò anche con Giordano.
Vi piacerebbe se,in uno dei capitoli,Luna e Gin cantassero durante la lezione di musica?
Inoltre,vi piace il capitolo?
Se c'è qualcosa che volete dirmi (Aggiustare qualcosa in Ginevra o in generale) Commentate che vi leggo tutti,inoltre lasciate anche una stellina.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento❤️
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Il Collegio 5
FanfictionGinevra ha 16 anni e viene da Roma. Sua madre è cinese,suo padre italiano e lei è nata in Australia.Infatti il suo secondo nome è australiano. Decide di partecipare al Collegio,pur sapendo che ci starà dentro per un anno e nell'anno 1992.