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Dopo una lezione di recitazione, per me noiosa perchè non amo fare recitazione.
Rientrati in camerata, io prendo il mio libro di italiano e vado in quella maschile per ripassare le poesie. Si, alla fine Maggi non si era presentato completamente la scorsa settimana. Il motivo non si sapeva, perciò le poesie erano state rimandate alla prossima settimana, cioè questa.
Ci mettemmo nel letto di Davide e cominciammo a ripassare insieme.
<Che c'è?>
Mi chiese Davide guardandomi.
<Che c'è?>
Domandai stupita anch'io e alzando lo sguardo dal libro al suo.
<Ti vedo un po' giù>
<No è che durante la lezione di recitazione mi sono annoiata, poi ci si mettono pure ste poesie>
<Perchè?>
<Non fa per me, non mi piace la verità>
Ammisi lasciando stare il libro e guardandolo. Mi piaceva parlare, ero una parlantina.
<Cioè nel senso mi piace guardarlo, soprattutto quando fanno le cose divertenti, ma recitare anche no>
<Vabbè sarai brava in altro>
Disse Davide tornando com lo sguardo nel suo libro mentre io realizzavo quello che volesse dire e lui rialzò lo sguardo e mi guardò con un sorrisetto in faccia.
<Vaffanculo Vavalà. T'ammazzo prima o poi>
Dissi dandogli degli schiaffi sulla spalla e spingendolo mentre lui rideva.
Mi prese un polso, ancora ridendo e mi porto a se costringendomi a guardarlo.
Mi morsi un labbro e mi avvicinai piano piano, come fece anche lui.
<Ha rotto la maniglia di Piero! Ha rotto la maniglia>
Disse Rahul entrando nella stanza e interrompendo il nostro momento, di nuovo.
Mi staccai velocemente da Davide e tornai ad appoggiarmi alla sbarra di ferro del letto.
<Ahh signor di Piero! Ahh signor di Piero!>
Diceva Magnesio anche lui rientrando mentre Marco soffocava le sue risate sul cuscino.
Non mi ricordavo che fosse presente e che si era appena goduto tutta la scena precedente.
<Prima o poi li ammazzo>
Mormorai girandomi verso Davide.
<Ma dai regà stavo per entrare in paradiso>
Disse Davide riferendosi al bacio che stavo per dargli ma che non gli avrei dato.
Sentimmo che Davide non ricevette nessuna risposta, però cominciò un vero bordello nell'altra stanza, ed io e Davide ci alzammo dal suo letto e andammo diretti nella stanza dove dormivano Giordano, Magnesio, Rahul e Marco, a controllare.
<Sei una testa di cazzo! Non devi entrare in camera mia, porca puttana!>
Disse Andrea prendendosela con Rahul mentre io lo guardavo stupita. Non avevo mai visto Cravattino così incazzato.
Intanto c'era Giordano nel suo letto che stava morendo dalle risate.
<Bello quest'attacco d'ira. Ma è sempre così qui?>
Domandai a Davide e Marco appoggiando il mio braccio sulla spalla di Marco.
<Quasi mai>
Rispose Davide mentre tutti e tre scoppiavamo a ridere.
Poi ci mettemmo nel letto di Marco, mentre Andrea veniva portato dal preside.

<Ho bisogno di 25 mila lire>
Disse Andrea dopo essere tornato dall'ufficio della preside.
Io e Davide alla fine avevamo ceduto il letto a Marco per farlo sdraiare e il ragazzo prese un pouf dalla sala ricreativa e si sedette li mentre io mi sedevo su di lui.
<Oh a me tenetemi fori da sta storia eh>
Dissi alzando le mani e guardandoli.
<Per cosa?>
Domandò Rahul ad Andrea.
<Per riparare>
Rispose Andrea.
<Cosa?>
Chiese ancora Bonard.
<Cazzo ci vuole, si dà tutti insieme e vai... basta>
Disse Simone
<Esattamente>
<Poveraccio, te sti 7 mila lire>
Disse Giordano dandogli i suoi.
<Quanto ti manca?>
Domandò Simone guardando Andrea.
<No no no, oohh! Dalli a me, ci mangio, ci faccio merenda, ma chi se ne frega se vai nei cazzo>
Disse Magnesio nel suo letto ad Andrea
<Ma caccia sti sordi e falla finita, a purciaro!>
Lo accusò Giordano facendomi ridere. Quando fu arrivato alla somma, tornò dalla preside.
<allora? Ripetimi sta poesia>
Disse Davide tenendomi stretta a lui con le e intorno ai miei fianchi mentre tra le gambe tenevo il libro.
<Non la so>
Risposi con le braccia intrecciate al suo collo.
<La sai>
<No>
<Ti faccio cadere>
Mormorò facendo finta di farmi cadere e facendomi urlare, stringendo la presa sul suo collo mentre lui rideva.
<Dai Davide!>
Urlai ancora mentre lui continuava a fare quel gesto e insieme ridevamo.

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