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<Lo ha messo in isolamento, sicuro>
Dissi hai miei compagni mentre tornavamo in classe e a noi si univano anche i tre dei letti rotti.
La professoressa che abbiamo adesso è la Barbiero, in cui ci fa una lezione sulla povertà e ricchezza.
Durante questa lezione, però succede quello che ci aspettavamo tutti ormai, Rahul con i suoi abiti quotidiani e il sorvegliante.
<Ma porca puttana>
Sussurrai mentre alcune mormoravano dei 'no'
Mi alzai in fretta e abbracciai il ragazzo piangendo.
Quanto mi mancherà. Mi mancherà parlarci, fare le peggio minchiate con lui, Dado, Sofi, Giuli e Yle.
Prima che ne se andasse, ci rialziamo tutti e ci diamo un'abbraccio come da vero gruppo,
<Dai ragazzi ci vediamo fuori>
Disse Rahul per poi andarsene dalla classe mentre io piangevo ancora di più.
<Signorine, posso chiedere perché questa reazione?>
Chiese la professoressa guardandoci.
<Non nego che ci sono i gruppetti, cioè ci saranno sempre le persone con cui ti trovi meglio e quelle con cui ti trovi, non dico peggio ma non bene.
Io, la signorina Morelli, la signorina Cerio, la signorina Grambone, il signor Zigliana e il signor Vavalà eravamo, con il signor Teoli, il gruppo perfetto. Capisce?>
Spiegò la Matera in lacrime e guardando la professoressa che chiese spiegazioni anche a me.
<Eravamo un po' quelli che organizzavano le stupidaggini.>
Risposi ridendo un po' ma con le lacrime che scendevano ininterrottamente.
<Io, Yle, Rahul e Davide eravamo i 'pazzi' di ogni situazione, quelli che verranno espulsi prima degli altri. Giulia era la nostra paladina della giustizia, mentre Sofia invece era la ragazza calma e silenziosa che ride per ogni cosa.
Mentre per ultimo c'era Luca che praticamente non si fa sentire, ma a differenza della Cerio lui dorme.>
Feci scoppiare a ridere i miei compagni, ma quel poco che bastava.
<Il gruppo in se, questa volta parlo di tutti, è bello, ma si aggiunge un'altro pezzo di tristezza e vuoto in tutti noi. Si è staccato un'altro pezzo del Puzzle.>

Dopo pranzo andiamo a lezione di arte che ci dice che questa lezione è principalmente dedicata a noi, dato che è la giornata dello studente.
Il tema è la lotta contro la mafia e ci spiega anche che cosa fare.
<Amo, dividiamoci in due gruppi>
Dissi a Giulia Matera che subito acconsentì. Ci mettemmo il camice di educazione Artistica e prendemmo lenzuoli e bombolette.
Il gruppo di Giulia, composto da lei, Linda, Giordano e Guida vanno a sventolare i lenzuoli dalle finestre, come fecero i palermitani hai tempi di Falcone e Borsellino.
Mentre invece il mio gruppo si dirige in giardino per decorare il resto dei lenzuoli.
Ci dividemmo come sempre in maschi e femmine.
<Passatemi il nero!>
Urlai hai ragazzi che non mi calcolarono minimamente.
<Oh! Regà>
Niente, nemmeno sta volta.
Andai da Bonard e staccai una molletta dai suoi capelli per poi tornare di fianco a Luna e alla Scarano.
Lanciai in testa a Luca Zigliana la molletta e subito si girò.
<Mi dai il nero?>
<Che cosa ci date in cambio?>
Domandò al suo fianco Davide e incrociando le braccia.
<Davide, non te la da. Puoi stare tranquillo>
Disse Andrea Prezioso facendoci scoppiare a ridere. Io dovetti accasciarmi sulle ginocchia per le troppe risate.
<Ciò ripensato, non vogliamo niente>
Dissi rimettendomi in piedi e vedendo che Luna stava continuando a scrivere.
<Aggiungiamo qualcosa? Vado a chiedere il blu>
Disse la Scarano partendo.
<Ferma ferma, ci penso io>
Dissi fermandola per poi prendere dalla tasca un'altra molletta e lanciarla hai ragazzi, sta volta presi sul braccio Leonardo che subito mi insultò in pugliese.
<Giulia, che m'ha detto?>
<Non posso ripeterlo, sono troppo femminile per farlo>
Alla fine andammo ad appendere tutti i manifesti nel cortile dove ci riuniamo di solito a inizio e fine mese.
Poi, con i professori presenti, alcuni di noi leggono qualcosa.
Andreini e Di Piero leggono un discorso di Paolo Borsellino in ricordo di Giovanni Falcone, Esa invece una poesia di Alda Merini sempre per Giovanni Falcone.
<Quanto è brava>
Sussurrai mano nella mano con Davide a Sofia che era al mio fianco. Esa interpretava qualsiasi cosa in modo fantastico.
Finiamo con Luna che invece ci delizia della sua voce fantastica con Sofi che suona la chitarra.
<Splendidi, vi ho visti partecipi, vi ho visti attenti, vi ho visti portatori di emozioni di vita vera. Vorrei vedervi sempre così. E indipendentemente da tutti i momenti un po' meno belli che abbiamo trascorso insieme, mi avete dato tanto. Grazie>
Alla fine delle parole della Petolicchio, tutti applaudiamo. Poi ci alziamo e facciamo un'abbraccio di gruppo con tutti i prof.

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