*Inizio Gennaio*
<Regà quanto è bella?>
Dissi indicando la divisa e svolazzando per la stanza.
Avevo come sempre la camicia bianca e la cravatta rossa e blu.
Era cambiata la gonna, quella al posto di averla tipo a tubino, adesso l'avevamo con le pieghe ed era più larga.
<È vero, è troppo bella>
Disse Giulia Matera facendo i miei stessi movimenti. La guardai male e tornai a parlare con Ylenia e guardai la Scarano.
<A Giulia! Sta giacca quando ta prendi?>
Urlai mentre lei mi guardava e Ylenia scoppiava a ridere.
<Non mi fare parlare perfavore, a una settimana che aspetto>
Disse la ragazza raggiungendoci e facendoci ridere.
Successivamente ci dirigiamo tutti a fare colazione con i sorveglianti.
Appena vidi Davide, gli andai subito incontro ad abbracciarlo.
<Buongiorno amore>
Dissi guardandolo e sorridendo.
<Buongiorno>
<Si ma un buongiorno così lo desidero anch'io>
Disse Leonardo sempre con il suo accento stretto ma stava cercando, come suo fratello, di parlare di più l'italiano. I ragazzi era una settimana che gli fanno lezioni.
Dopo colazione, andiamo in cortile per il discorso di inizio mese del preside.
<Buongiorno collegiali, inizia oggi la seconda parte del vostro percorso in collegio.>
Comincia a spiegarci un po' di cose, ci dice informa che il prof Raina non ci sarà questo mese.
<Menomale>
Disse Ylenia al mio fianco facendomi ridere.
Ci dice che sarà sostituito da Un'altro professore.
Poi ci comunica che faremo una gita lunga e dormiremo fuori.
E per finire in bellezza, i sorveglianti ci daranno le lettere dei genitori tranne alla Scarano che invece va dal Preside.
A fine discorso, il preside si porta via Giulia mentre a noi consegnano le lettere che subito leggiamo.
Io mi metto in un'angolino, pronta a piangere.Cara Ginevra,
Ci manchi tantissimo, ma sappiamo che sei li per riscattarti e far vedere a tutti chi sei.
Siamo fieri di te e del percorso che stai affrontando, sappiamo che è dura perché non sei mai stata così lontana dalla tua famiglia ma devi essere forte perché quella che stai facendo è un'esperienza che ti formerà al meglio per la via futura.
A papà manca la tua 'svogliatezza' la mattina, quando ti alzavi e non parlavi con nessuno.
A me manca i tuoi oggetti sparsi per casa e il rimproverarti per tutto.
Ai tuoi fratelli, sembra strano ma, manchi anche a loro. Dicono che si sente la tua mancanza in questa casa, perché non sanno più con chi litigare, con noi lo hanno già fatto abbastanza.
Speriamo di vederti il più tardi possibile,non mollare. Ti vogliamo beneMamma, papà, Charlie e Alex.
Scoppiai a piangere e richiusi quel foglio, per poi rimetterlo dentro la lettera.
<Ma amore mio>
Disse Ylenia venendomi incontro e abbracciandomi mentre insieme piangevamo.
<Che t'hanno scritto?>
<Che gli manco, che non devo mollare, le solite cose. Ma sono un po' sconvolta perché non me la sarei mai aspettata una cosa così>
Spiegai alla mia, ormai, migliore amica mentre ci dirigevamo verso gli altri che erano tutti intorno a Giordano.
<Che è successo?>
Domando alle ragazze guardandole.
<Giordano non vuole leggere la lettera di sua madre, noi gli stiamo dicendo di farlo>
<Ma che ve frega a voi scusate>
Risposi a Giulia Matera guardandola
<Se non vuole leggerla, cazzi suoi. Non ci intromettiamo e basta>
Successivamente mi venne incontro Davide e subito gli buttai le braccia al collo.
<Dadoo>Successivamente si torna in classe e il primo professore che abbiamo è Maggi che ci domanda se ci ha fatto piacere ricevere le lettere dai nostri genitori.
<Francati, a lei ha fatto piacere?>
<Eh...Si>
Rispose il ragazzo facendo scoppiare a ridere la classe.
<Non è molto convinto, si o no?>
<Ho letto le prime frasi>
<Ma chi le ha scritto?>
<Mia madre, mi ha scritto mia madre>
<E perché ha letto solo le prime righe>
<Allora non->
<Giordano>
Lo chiamò Giulia Matera e lui si girò a guardarla.
<Leggila>
<Dai potresti arrivare primo>
Disse Luca al ragazzo, ma Giordano li ignorò palesemente.
<Nella lettera c'erano un po' di>
Mimò la parola successiva al professore che, appena la capì, la disse a voce alta.
<Ah! Errori ortografici. Mi scusi, gli danno fastidio gli errori ortografici di sua madre?>
<Mamma mì, che cattiveria>
Commentò la Matera ancora.
<Non è cattiveria regà, che ne sapete voi del rapporto che ciò io con mì madre>
Così Luna e Giulia praticamente gli andarono contro.
<Raga ma non lo attaccate>
Disse Sofia guardandole.
<Ma infatti regà, so cavoli suoi se vuole leggerla o no>
Presi parola io guardandole.
Poi il prof cominciò la sua spiegazione di oggi e con Cuneo che per i gemelli Prezioso sta in Puglia e le loro feste casinare, per la gita ci assegna anche un tema.
'Spesso, in questa fase della vita, vi trovate a fare i conti con la vostra solitudine. Quanto trovi in te stesso la forza per crescere e quanto senti di aver bisogno degli altri?'
<Ha un budget di righe che devo scrivere?
Domandò Leonardo facendomi ridere.
A fine lezione, abbiamo intervallo ed io mi metto a parlare con Giordano in classe.
Poi a noi si avvicina Giulia Matera.
<Possiamo parlare? In privato>
Disse la ragazza guardando prima Giordano e poi me.
<Ma ci sto parlando io, non puoi aspettare?>
Chiesi guardandola senza ricevere risposta.
<Me ne vado subito allora>
Dissi poi cercando di allontanarmi, ma Giordano mi fermò in fretta prendendomi da un polso.
<Quello che vuoi dirmi puoi benissimo dirlo anche davanti a lei, non ho problemi>
Disse Giordano guardandola e la ragazza esclamò un 'Okay'
<Vorrei capire la situazione che c'hai con tua madre, posso capirla?>
<Mia madre è una persona ignorante, non c'è niente da capì>
Rispose Giordano guardandola.
<Nonostante la sua ignoranza->
<Ok, leggo questa splendida lettera senza vergognarmi>
La interruppe Giordano prendendo la sua lettera dalla tasca della giacca interna.
<Nonostante la sua ignoranza è riuscita a campare due figli. Ricordatelo sempre questo!>
<Ma la devi leggere per te se tu vuoi leggerla, non perché te lo sta dicendo lei>
M'intromisi io guardando il mio migliore amico.
Il ragazzo poi si mise a leggere la lettera e a correggere gli errori della madre.
<No allontanatevi>
Disse a me, Giulia Matera, Andreini e di Piero quando si stava per mettere a piangere.
Loro tre si distanziarono un po', io no. Rimasi al suo fianco.
<No ma amore, si sta emozionando>
Commentai guardandolo con un sorriso sul volto.
<Si sta commuovendo, che tenerone>
Disse Andreini guardandolo.
<Vieni qua>
Dissi appena finì di leggerla e me lo abbracciai forte.

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Il Collegio 5
FanfictionGinevra ha 16 anni e viene da Roma. Sua madre è cinese,suo padre italiano e lei è nata in Australia.Infatti il suo secondo nome è australiano. Decide di partecipare al Collegio,pur sapendo che ci starà dentro per un anno e nell'anno 1992.