*LEGGETE LO SPAZIO AUTRICEE*
*GINEVRA*
<Buongiorno>
Dissi hai ragazzi una volta che fummo in refettorio a fare colazione.
<Buongiorno>
Risposero Marco e Davide.
<Come stai?>
Domandò Marco guardandomi.
<Ciò fame e sonno, me mangerei pure tutto il tavolo>
Dissi provocando la risata di quelli che mi avevano sentito.
Poi tutti cominciarono a parlarsi di sopra e ognuno alzava la voce.
Appoggiai la testa sul tavolo e me la coprì con le braccia chiudendo gli occhi.
<Oh regà calma! Abbassiamo la voce che qui c'è chi ancora sta dormendo>
Disse Simone.
<Parli di me?>
Domandai alzando la testa mentre lui annuiva.
<Ma sta zitto>
<Signorina, sta dormendo?>
Mi domandò allora il sorvegliante quando ero tornata con la testa sul tavolo.
<No, non sto dormendo>
Dissi rialzandola e guardandolo.
<E che sta facendo?>
<Sto cercando una posata che me caduta>
<Appoggiata al tavolo>
<Si perchè si vede meglio>
Dissi non dando retta alle cose che stavo dicendo che erano palesemente cazzate perché i miei compagni stavano ridendo.
<Una si mette così>
Dissi appoggiandomi di nuovo alla tavola mostrandolo al sorvegliante.
<E vede tutto>
Pronunciai ma si capì veramente poco.
<Va bene signorina, ho capito tutto. Rialzi quella testa e stia dritta>
<Certamente>
Feci come disse e appena si allontanò tutti scoppiarono a ridere.
<Te stai fuori>
Commentò Davide indicandomi mentre io scoppiavo a ridere.<Si può sapere che cazzo fai?>
Disse Davide a Simone una volta che furono in camerata.
<Che ho fatto?>
<Ti concedo di provarci con tutte perchè non m'importa più di tanto, ma con lei non devi provarci manco per scherzo>
<Ma chi? Ma di chi stai parlando?>
<Di Ginevra>
<Ahh, Ginny! È bona però>
Disse guardandolo mentre il resto dei ragazzi assistevano a quella discussione.
<Ascoltami bene a lei tu non la devi toccare>
<Ma al posto di fare il coglione con me, perché non vai una volta per tutte e le dici le cose come stanno!>
Disse Simone indicando la porta e guardando il ragazzo di fronte a lui.
Simone non aveva paura, non era la prima volta che arrivava alle mani con una persona.
<Non ti devi intromettere!>
Urlò Davide e i due cominciarono ad urlarsi contro.*GINEVRA*
<Raga che cazzo sta succedendo?>
Chiesi mentre entravamo nel corridoio che dava nella camerata dei maschi.
<Entriamo?>
Chiese Luna guardandoci e tutte annuimmo.
Ritrovammo Davide e Simone che si stavano menando con Giordano e Bonard che provavano a staccarli.
<Regà, che cazzo fate?!>
Urlai a quei due cercando di raggiungerli ma Marco mi fermò.
<La smettete!>
Urlavano tutti, ma loro non la smettevano.
Dovette arrivare persino il sorvegliante che li divise e li portò dal preside.
Le ragazze cominciarono a chiedere spiegazioni a tutti quanti.
<Perchè si stavano picchiando?>
<Che è successo?>
<Potevate cercare di fermarli!>
<È colpa mia, vero?>
Pronunciai guardando prima a terra e poi i ragazzi. Tutti si zittirono a quelle parole ed io aspettai che qualcuno parlasse, ma non lo fece nessuno.Durante il distacco tra una lezione e l'altra + la pausa, decisi di chiedere ufficialmente spiegazioni a Giordano.
<Mi spieghi che è successo?>
Domandai sedendomi al posto di Davide e obbligando Giordano a girarsi.
<Stavan litigando per te. Davide era geloso di Simone>
<Ma lo sapevo già>
<Ecco, sta volta non gli è calato proprio quindi ha cominciato lui>
Rimasi in silenzio a quelle parole.
<Lo sai che se Simone o Davide dicono chi ha iniziato quello è fuori, vero?>
Parlai guardandolo e lui annuì per poi avvicinarsi a me e abbracciarmi.
<Andrà tutto bene, su>
Successivamente in classe entrò Maggi e mi risedetti di fianco a Linda.
Durante la lezione però continuavo a pensare e non riuscivo a togliermi dalla testa Davide e la sua reazione nei miei confronti. Se se ne va non me la perdonerei mai la sua espulsione.
<Signorina, perché piange?>
Domandò Maggi guardandomi e a quel punto gli occhi di tutta la classe erano puntati su di me, ed io nemmeno mi ero accorta di star piangendo.
<Niente, non si preoccupi>
Dissi asciugandomi subito quelle lacrime.
<C'entra qualcosa la sua famiglia o i suoi compagni che oggi sono assenti>
<La prima>
Mentì, non volevo raccontare questo fatto hai professori.
<Le mancano i suoi genitori?>
Io annuii e il prof mi fece andare in bagno per sciacquarmi la faccia.
<Che è successo, piccola Ketty?>
Chiese il bidello, Enzo, quando uscì dalla classe e facendomi scoppiare a ridere
<Almeno to fatto ridè>
<Devo andare al bagno>
<T'accompagno>
Enzo mi indicò il bagno dove successivamente ci entrai e mi sciacquai la faccia.
<Allora, che succede?>
Chiese Enzo quando tornai fuori.
<Due miei compagni han litigato pe colpa mia>
Spiegai guardandolo.
<Ahh! Triangolo amoroso quindi>
Disse facendomi scoppiare a ridere ancora. Era simpatico in fondo.
Chiacchierammo per un altro minuto, poi fui costretta a rientrare in classe.<Ragà, forse sono in camerata>
Sperò Sofia guardandoci mentre eravamo a pranzo.
<Appena ci liberano, controlliamo>
Mormorò Luca dopo aver bevuto un po' d'acqua.
Successivamente, quando i sorveglianti ci lasciano in Sala Relax, tutti scappiamo in camerata maschile e notiamo che i due letti di Simone e Davide sono disfatti.
<No regà. Regà no>
Cominciai a mormorare facendo avanti e indietro per la stanza.
<Non può essere raga>
Disse Rahul hai compagni mentre tornavamo in relax per parlarne meglio.
<Secondo me stanno in isolamento>
Disse Aurora guardandoci e alcuni concordarono con lei.
<Se ne vanno senza salutare? Davide avrebbe fatto un casino>
Mormorò Giulia Matera guardando tutti quanti, in particolare me.
<Se sono in isolamento, speriamo tornino presto.>Spazio Autrice
Non odiatemi per quello che è successo.
Vi consiglio di amarmi perché ho aggiornato dopo un'ora ahahahahah.
Qua voglio i commenti su questo capitolo,PER FORZAA!SONO OBBLIGATORII😂
Voglio sentire che cosa ne pensatee,forza suu.Rispondo a tutti eh
Lasciate come sempre una stellina e ci vediamo al prossimo aggiornamento❤️
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Il Collegio 5
FanfictionGinevra ha 16 anni e viene da Roma. Sua madre è cinese,suo padre italiano e lei è nata in Australia.Infatti il suo secondo nome è australiano. Decide di partecipare al Collegio,pur sapendo che ci starà dentro per un anno e nell'anno 1992.