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*Ultima Settimana*

La prima lezione di quest'ultima settimana, non poteva che cominciare con la Petolicchio.
<Ciò sonno cazzoo>
Mi lamentai in un sussurro, scarabocchiando il banco, con Davide.
<Eppure ieri siamo andati a dormire prima delle tre>
Mi rispose il ragazzo guardando perennemente la Petolicchio.
<Lo so, è che oggi sto così.>
A interrompere la discussione tra me e Davide è la sorvegliante, che fa il suo ingresso in classe prendendosi la Scarano e portandola via sotto gli sguardi attenti di tutti noi.
La lezione riprende, fino a quando non si interrompe di nuovo.
<Mi fa vedere il foglio che ha messo apposto?>
Domandò la Petolicchio a Linda guardandola
<No>
<Perché?>
<È mio, è privato>
Rispose la ragazza e a quel punto mi girai a guardare quello che stesse succedendo.
<Diario segreto? Nell'ora di matematica?>
<Perché non posso?>
Domandò strafottente Linda guardandola
<Rissa! Rissa! Rissa!>
Cominciarono i cori Luca e Rahul che furono zittiti in un batter d'occhio dalla Matera.
La professoressa torna al posto e continua a parlare con Linda e continua questa discussione.
Dopo aver strappato il foglio e averlo dato alla Petolicchio, Linda si isola.
<Signorina Bertollo>
<Cosa c'è ancora?!>
Sbottò Linda furiosa e sbuffando.
<È un po' turbata? Che succede?>
<Che adesso non mi sto sentendo molto bene, va bene? Quindi nessuno adesso mi deve rivolgere la parola nè lei, nè i compagni. Perfavore>
Disse Linda guardando la professoressa in lacrime.
<Cosa le turba, Bertollo?>
<Mi turba qualcosa ma non dico niente>
Mi alzai e mi avvicinai al posto di Giulia Scarano, mentre la professoressa ridava a Linda i pezzetti di carta.
<Ne vuoi parlare? Ti farebbe bene>
<È un po' di giorni che mi sento giù, mi manca casa, tutto>
Disse la ragazza piangendo e me l'abbracciai.
<Se non vuoi sempre parlare, continua a scrivere e fregatene. Va bene, sorellina?>
Dissi staccandomi un'attimo e dandole un bacio sulla guancia per poi asciugarle le lacrime e tornare al mio posto.
Quando tornò la Scarano, fu il turno di Esa essere presa e portata via.
Successivamente fu il turno di Giordano e appena tornò.
<Signorina Morelli>
Alzai subito lo sguardo verso la sorvegliante e poi lo girai verso Davide che mi guardò subito come stavano facendo anche i miei compagni.
Mi alzai, presi la giacca e seguì la sorvegliante che mi portò nella stanza che ormai non vedevo da due mesi. Quella dove ci avevano dato la pagella di metà corso.
Appena apro la porta, subito vedo due figure a me conoscenti.
<Mamma, papà!>
Andai subito ad abbracciarli scoppiando a piangere.
<Che ci fate voi qua?>
Domandai sorridendo mentre mia madre mi asciugava le lacrime e mio padre mi dava un bacio sulla testa.
<E non lo sappiamo>
Rispose mia madre.
<Ci hanno convocato>
Disse mio padre e lo guardai sconvolta.
<Mi cacciano?>
<Ma che dici amore, perché dovrebbero cacciarti scusa?>
Domandò mia madre mentre io la guardavo.
<Eh, troppe cose. Comunque, a casa? Tutto bene?>
<No Ginevra, non cambiare discorso. Lo sai che mi da fastidio quando lo fai>
Disse mia madre tornando al discorso prima.
<Allora mamma->
<I Signori sono pregati di seguirmi>
Disse la sorvegliante entrando ed in fretta la seguì.
Nel tragitto mi feci moltissime domande, sperando di non essere cacciata. Infondo erano andati e tornati anche Giulia, Giordano e Esa. La prima si è comportata molto peggio di me in questi mesi.
Ci portò dal preside e subito i miei gli diedero la mano per poi sedersi con me al centro.
<Allora signori, sua figlia è una delle ragazze più vivaci del corso che si è fatta sentire fin da subito.
Ha partecipato e si è ambientata subito cominciando a disturbare la lezione insieme a ragazzi che ora non ci son più.
Ha iniziato anche a mettersi nei guai>
Spiegò il preside guardando i miei genitori mentre io ripensavo a tutto quello che avevo fatto.
Chiacchierate con Crivellini durante le lezioni della Peto, stupidaggini vari insieme alle ragazze, punizioni varie, farsi scoprire dai sorveglianti durante la notte. Beh si, ne avevo combinate veramente veramente poche.
<La ragazza sembra inoltre avere un po' di interessa allo studio. Ha sudato molto per avere sia la giacca blu che la giacca rossa che, a parer mio, non doveva avere. Se lei ce l'ha, deve ringraziare il professor Maggi che mi ha fatto ragionare, signorina>
Disse il preside guardandomi mentre io annuivo.
<Si, lo farò>
<Si comunque quel poco di studio ce l'ha. La sua media a scuola è sul 6 quasi 7>
Disse mia madre guardando il preside.
<È comunque non è l'unica ad aver dato problemi>
<Ecco, ecco>
Dissi guardandolo e ridacchiando.
<Però è una dei principali>
<Se fa così, allora deve cacciarla via. Si merita l'espulsione>
Disse mio padre ed io lo guardai male.
<Io e lei comunque abbiamo fatto una promessa, si ricorda?>
Disse il preside guardandomi.
<Si, ricordo>
<Quale promessa, se mi posso permettere di saperla>
Domandò mio padre curioso.
<La signorina mi ha promesso di impegnarsi di più nello studio e di non combinare più pasticci>
Disse il preside mentre io annuivo.
<Speriamo sia così>
Disse mia madre. Poi il preside ci dileguò e uscimmo fuori dall'ufficio.
<Che palle, volevamo organizzare qualcosa. Volevo far casino>
Mi lamentai con i miei.
<Ginevra, no.>
Disse subito mia madre guardandomi
<Ee dovrò dì de no allora má!>
Esclamai guardando mia madre e scuotendo la testa. Tanto ce crede, perciò.
<Signorina, dobbiamo tornare in classe>
<Va bene>
Dissi alla sorvegliante guardandola e rigirandomi verso i miei genitori.
<Amori miei, mi mancherete>
<Fatti sentire più spesso>
Disse mia madre.
<Si mo mi prenoto tutti i giorni, ma>
Dissi ironica e ridendo.
<Vi voglio bene>
<Anche noi>
Risposero insieme per poi staccarci.
<Salutatemi Charlie e Alex perfavore>
Dissi mentre seguivo la sorvegliante.
<Certo amore, gli manchi tantissimo>
<Anche loro, diteglielo>
<Si tesoro, lo sanno>
<Ciao ma! Ciao pa!>
Fino a quando non girai l'angolo, rimasi in silenzio. Appena arrivai in classe:
<Che è successo?>
Mi domandò subito Davide venendomi incontro con Giulia Matera, Sofia e Ylenia.
<Stamo in ricreazione?>
Domandai guardandoli e posando la giacca sulla mia sedia.
<Si. Che è successo?>
Domandò ancora Sofia e mi sedetti sulla sedia.
<C'erano i miei. Ha chiamato i miei>
<Davvero?>
Disse Davide sconvolto e guardandomi
<Si. Gli ha detto come mi sono comportata e come mi comporto, cioè male. Gli ha parlato dei miei progressi nello studio.
Mi madre m'ha detto di non fa più casini, ma non me importa. Io continuo>
<No Ginevra, che devi fare>
Mi riprese subito Giulia Matera.
<Amo io so così, so quando supero il limite, si->
<Ma ti vuoi far espellere? Dai Ginè!>
Si lamentò Ylenia guardandomi e interrompendomi.
<Ma non posso stà ferma così tutto il tempo per altri du mesi. Io impazzisco>

Spazio Autrice
Ciao ragazzi!Come state?
Spero tutto bene!
In questi giorni ho notato che le visualizzazioni nei capitoli sono calate molto🥺
Spero che comunque la storia vi piaccia ancora e che continuerete a leggerla fino alla fine.
Vi voglio bene e al prossimo aggiornamento❤️

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