𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟜𝟟

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Un sorriso regalato finalmente

In un mondo dove senza soldi non risolvi niente

Ti ho regalato una rosa la volta precedente

Ti odio se mi guardi con quell'aria indifferente

Siamo soli da soli, soli se siamo insieme

-Chiasso (Random)

Jackson, quella sera, dopo esser tornato a casa molto tardi a causa del troppo lavoro, ben retribuito, ma stancante, si ritrovò il messaggio da parte di Mark

Markie♥️: Ho perso di nuovo il bambino, lo so da una settimana. Mi dispiace non volevo deluderti. Non tornerò a casa per il momento, ho bisogno di stare da solo.

Il giorno dopo Jackson aveva chiamato più volte Mark per sapere dove fosse e come stesse, ma quest'ultimo non lo aveva mai risposto. Aveva chiamato Jimin per sapere se almeno si fosse rifugiato li, e fortunatamente, così era stato. Preso dalla rabbia, e dalla preoccupazione, si diresse a casa del suo amico per poter risolvere a pieno la situazione, diventata troppo pesante per entrambi e,  appena arrivato sotto casa loro, chiamò Jimin per fargli capire il suo piano. 
Sarebbe salito in casa di quest'ultimo, sapendo che Mark stava dormendo dalle notizie che il biondino gli aveva dato, e sarebbe poi sgattaiolato in camera sua per parlargli e sistemare le cose.  Ma alla fine si ritrovò in salotto dei due fidanzati, con la guancia rossa e la faccia distrutta alla vista del volto di Mark, non lo aveva mai visto così abbattuto. 

<<Tutto bene?>> Jungkook gli porse un bicchiere d'acqua che subito venne preso dall'altro <<Non so come prenderla questa situazione>> stanco di quello che stava succedendo abbassò lo sguardo, gli sembrava di vivere in un film e sperava che tutto fosse un sogno, ma sapeva che non era così. Certo, desiderava tanto una grande famiglia, unita e amorevole, come lui l'aveva avuta, ma purtroppo non si può avere sempre tutto dalla vita, no?
Voleva solo che Mark stesse bene, che pensasse a lui come sua ancora di salvezza eppure non era così. Era deluso da suo marito, ma sapeva che sarebbe tornato da lui se solo glielo avesse chiesto, in fondo era pazzamente innamorato. <<Mi dispiace se vi stiamo recando fastidio>> bevve il suo bicchiere e guardò Jungkook <<Figurati, non è un problema. Tu stai bene?>> chiese per stroncare il silenzio che si era venuto a creare <<Se ti dovessi rispondere, come avrebbe fatto il Jackson di ventiquattro ore fa,  ti direi che va tutto bene, che la gravidanza di mio marito è perfetta e che tutto questo mi fa stare molto bene, perché so che è al sicuro>> ironizzò sulla questione sperando di smorzare il timore che nuovamenente si poteva sentire nella stanza e nonostante tutto Jungkook gli sorrise. Ma non era un sorriso stronzo, oppure uno stupido che, nelle situazioni meno assurde, quel dannato non ci sarebbe entrato ne ora e ne mai, era un bel sorriso, lucente e speranzoso, un sorriso che ti coinvolge e ti porta fuori dal mondo con la sua bella potenza <<Perché mi stai sorridendo>> chiese un pò infastidito da quella bellezza <<Perché una persona a me cara mi ha insegnato a ridere nei momenti belli e sorridere nei momenti bui. So che è difficile ma credo che un giorno ci riusceremo un po' tutti - si voltò verso la cucina per ammirare il suo ragazzo preparare da mangiare, poi si voltò verso Jackson e gli porse uno oggetto- apri la porta di Mark con questa chiave e prova a parlargli e, anche se doveste divorziare, almeno ci hai provato no?>> gli fece l'occhiolino scherzando e andando in cucina dal suo amato.

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