𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟛𝟡

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Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché

Di notte chi la guarda possa pensare a te

Per ricordarti che il mio amore è importante

Che non importa ciò che dice la gente

-Il regalo più grande (Tiziano Ferro)

Jimin era appena entrato con aria pimpante nella caffetteria dove lavorava, sorrise a tutti quelli che vedeva e senza nemmeno girarsi dall'altra parte si andò a cambiare nel camerino di quel posto, senza dire niente incominciò a canticchiare la canzone che aveva ascoltato in macchina e ad un tratto sentì un respiro addosso. Non capiva cosa stava accadendo, anzi se ne fregava altamente di quello che girava attorno al suo mondo, ma appena sentì la porta dell'armadietto sbattere pesantemente ebbe paura. Quella mano che non era la sua faceva così paura che dovette sbattere gli occhi più volte per poi aprirli definitivamente <<Ciao Jiminie>> aveva appena parlato Hoseok e senza malizia si girò per salutarlo ma venne interrotto dalle sue labbra che subito baciarono le sue, cercò di allontanarlo ma la sua presa era talmente potente che non riuscì a staccargli la bocca di dosso <<Vedo che ti piace - disse toccando la sua parte intima - ti piacerà anche questo>> Jimin si sentì sporco dentro e non riuscì a parlare, dovette solo ubbidire . <<Cosa vuoi da me>> si fece coraggio, con gli occhi pieni di lacrime e rossi come il fuoco, <<Voglio te, solo te>> ripeteva a dismisura nella sua testa e senza nemmeno ascoltarlo gli diede un altro bacio <<Finiscila!>> finalmente si liberò dalla sua presa e scappò da quella stanza. 
Se prima sorrideva, adesso si vergognava di lui. 

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