𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟚𝟠

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Sento che rinasco dal tuo stesso petto

Per morire non so dove e non so quando

Nell'abbraccio tuo intravedo meglio tutto

E tutto è stupendo

-Nel mezzo di un applauso (Alessio Bernabei)

<<Sembri così sconvolto>> chiese per la seconda volta Jimin, ormai erano passate due settimane da quando Taehyung se n'era andato dal reparto <<Scusa -lo guardò negli occhi- sono concentrato adesso, potresti ripetere?>> lo guardò negli occhi e l'altro arrossì <<Niente>> abbassò lo sguardo e si accomodò sul grande divano <<Penso che questa casa sia molto grande per due di noi>> affermò Jimin, sperando solo che il maggiore non interpretasse male <<È un modo comune per dire che vuoi dei bimbi?>> chiese spudoratamente il moro facendo tossire il biondino preso alla sprovvista <<Ma->> non finì di parlare che il maggiore lo baciò <<So a cosa ti riferivi - lo punzecchiò il fianco- anche io stavo pensando di cambiare casa>> Jimin gli baciò la fronte, dal momento che si era stesso tra le sue gambe <<Stavo pensando, visto che il Natale si avvicina, di fare un cenone tutti insieme>> affermò felice il più piccolo facendo intenerire Jk <<Oh sarebbe fantastico>> <<Si! Sai non ho tanti amici, però potremo inviare Mark e Jackson>> chiese gentilmente e appena ebbe un cenno dal maggiore si lanciò tra le sue braccia <<Grazie e ti amo>> lo baciò tutto il viso finché il biondino non si alzò e si diresse in camera da letto <<Vado a chiamarlo per vedere che dice>>

***

<<Jungkookie>> lo chiamava continuamente Jimin <<Sono nel mio studio>> urlò di rimando <<Oh eccoti>> affermò il biondino entrando in quello spazio immenso.
Si trovava nello studio di Jungkook, grande quasi la sua vecchia casa, aveva al centro della stanza una grande scrivania di legno massello, con una base superiore fatta di vetro, alla sua destra vi era un divano di pelle nera e al di sopra vi era una lampada per le letture, invece alla sua sinistra vi era un'immensa libreria riempita a sua volta da un sacco di libr e dire che Jimin stava per piangere, era dire poco.
Si avvicinò lentamente a quella immensa distesa e gemette dalla felicità <<Ti piacciono?>> sentì due braccia avvolgerlo lentamente e si sentì baciare la parte inferiore del suo collo <<Li amo>> si poteva bene vedere quante tipologie di libri ci fossero, erano classificati da dei cartellini, tipici delle vere librerie, fantasy, giallo, horror, storici, commedia romantica e via dicendo.
<<Qualè il tuo libro preferito?>> chiese sorridendogli <<Ne ho uno per ogni genere>> ridacchiò stringendo le mani grandi di Jungkook in quelle sue piccole <<Ma il mio libro preferito resterà sempre Come Tempestose, l'amore, la solitudine, l'odio e la vendetta->> non finì di parlare che venne fermato dalle labbra possenti e morbide del suo ragazzo <<Ma non sei venuto qui per raccontarmi di questo vero?>> chiese divertito il maggiore facendo poi sedere Jimin, dopo essersi seduto lui sul divano, a cavalcioni.
<<Oh giusto! - battè le mani sulle ginocchia - Ho parlato con Mark, no?>> gli pose una domanda retorica <<Eh niente mi ha detto che per loro va bene, sono contenti di passere il natele insieme>> felicemente gli baciò la fronte e non appena si mosse, il maggiore trattenne un gemito.
<<Mi dispiace>> fece per alzarsi ma Jungkook gli prese le braccia <<Hey calmati non preoccupati>> lo fermò sulle sue gambe e gli baciò le labbra attentamente.
<<Ti amo>> gli mise le mani sotto al maglione che portava facendo così gemere Jimin <<Allora?>> chiese arricciando il naso Jungkook <<Allora cosa?>> chiese confuso <<Cosa vuoi per Natale oltre la mia libreria?>> chiese divertito il maggiore facendo così arrossire Jimin <<Non voglio niente e se tu mi farai qualcosa io la rifiuterò>> mise le braccia intrecciate <<Okay>> affermò semplicemente il moro <<Okay>> si alzò Jimin dalle proprie gambe e si stiracchiò <<Devo andare>> uscì dalla stanza e si diresse verso la camera da letto <<Dove?>> Jimin saltò dallo spavento girandosi verso il fidanzato lentamente <<Mi farai morire un giorno di questi>> si stesi sul letto affiancato dopo da Jungkook <<Dove vai?>> <<A danza>> <<Così lontano>> <<Se vuoi mi accompagni>> sussurrò <<Certo! E rimango!>> si alzò offeso facendo ridere Jimin, poi dopo poco ci ripensò <<Posso rimanere?>> <<No!>>

𝚃𝚊𝚍𝚋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora