𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟟𝟜

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E l'uomo si addormentò e nel sogno creò il mondo

Lì viveva in armonia con gli uccelli del cielo ed i pesci del mare

La terra spontanea donava i suoi frutti in abbondanza

Non vi era la guerra, la morte, la malattia, la sofferenza

Poi si svegliò

-Amen (Francesco Gabbani)

Appena Taehyung sentì il campanello suonare, andò ad aprire la porta, con fare stanco e strisciando i piedi al pavimento.
<<Sto arrivando>> urlò dopo aver udito un secondo squillo, aprì la porta e si ritrovò davanti la figura di una donna con la carnagione molto chiara, capelli corvini e occhi di un marrone scuro, tendente al nero, ma con sfumature color nocciola al suo interno, ed ovviamente il nostro giovane ragazzo appena pensò alla nocciola dovette combattere con le sue voglie, per avere quella deliziosa sostanza, ma si ricompose non appena la ragazza parlò.
<<La casa di Min Yoongi è questa? Lo sto cercando da molto tempo, ma non risponde alle chiamate e nemmeno alle mie e-mail - abbassò il capo - chiedo scusa se ho disturbato>> il tono di voce di quella ragazza non era nuovo per il più alto, ma non riusciva a ricordarsi dove l'aveva sentita, <<Si, Min Yoongi abita in questa casa, sono il suo compagno, entra - si accostò al lato della porta per permetterle di entrare - ti offro una tazza di thè>> la ragazza gli sorrise in modo cortese e si accomodò in quella casa molto accogliente, <<Amore>> udì quelle belle parole, che tanto avrebbe voluto sentirsi dire, dall'uomo che gli aveva incasinato la vita, in meglio e in peggio, e che si sarebbe ripresa, se solo non avesse visto con quanta passione il più basso gli accarezzava la pancia e lo baciava.
<<Yoongi, è arrivata questa ragazza - incominciò il discorso Tae - dice che ti sta cercando e ti sta chiamando da molto tempo, ma tu non le rispondi. È successo qualcosa?>> chiese preoccupato appoggiandosi al salotto che si trovava nella grande open space che avevano in quella meravigliosa casa.
Yoongi guardò la ragazza e con sguardo di fuoco la fece sedere sul grande divano, molto distante da loro e molto vicina alla porta di ingresso.
<<Perché sei venuta qui>> sputò acido il più grande mentre sentiva le mani del minore accogliere le sue in una stretta ferrea <<Volevo sapere come stavi, è da tanto che non ci vediamo>> rispose agitata e cercò di non guardare mai gli occhi dell'altro <<Tae, lei è la mia ex moglie>> il più basso strinse le mani del più piccolo, intrecciando le sue mani a quelle dell'altro, <<Oh - rispose il più piccolo, cercando in tutti i modi di non alterarsi, e guardò la ragazza - potevi benissimo dirlo, non ti avrei impedito di vederlo>> gentilmente la ragazza si inchinò ma rialzò lo sguardo quando il ragazzo continuò <<Ma non credere che te lo riprenderai. Ho aspettato davvero moltissimo per avere una felicità tutta mia, e mi dispiace dirlo, non mi farò mettere i bastoni fra le ruote da te, lui è mio, io gli appartengo come lui appartiene a me. Io so che è difficile andare avanti, quando lui era sposato con te sono caduto molto spesso nei girono dell'inferno, ma adesso sto percorendo il paradiso insieme a Yoongi, e lo voglio trascorrere per il resto della mia vita. Detto questo ti pregherei di lasciarci da soli, la strada che ti porta alla porta la conosci>> Yoongi si meravigliò del tono di voce del piccolino, e gli prese le mani e gliele baciò <<Okay, allora è un addio?>> chiese piangente <<Direi di si>> la ragazza si allontanò da loro e corse fino alla porta. Appena chiusa Taehyung diede sfogo alla sua frustazione e alle sue angoscie mentre nel frattempo Yoongi gli accarezzava il basso ventre, ma venne fermato da un piccolo colpetto <<Tae, sto sognando, oppure è davvero stato lui?>> chiese Yoongi, con occhi lucidi e pieni d'amore <<No Yoongi, non stai sognando. Ha davvero dato un calcetto>> i due presero a baciarsi e a coccolarsi, finalmente nessuno li avrebbe più disturbati

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