Baciami, fino a quando vuoi
Baciami, come l'avessimo inventato noi
Prendi me, con ogni mia ferita
Prendi me, come per tutta la vita
-Buona (Cattiva) Sorte (Tiziano Ferro)
La mattina seguente Jungkook si alzò e si posizionò seduto sul suo letto guardando, con sguardo colmo di gioia, Jimin. La maglietta del pigiama si era alzata di poco e si intravedeva la piccola porzione di pancia. Si accasciò su di lui e baciò il suo petto, che a poco a poco stava diventando evidente, e senza pensarci si posizionò tra di esso, voleva senirsi al sicuro tra quelle sue braccia piccole ma allo stesso tempo forti <<Jungkookie tutto okay?>> chiese Jimin ancora addormentato <<Amore sei sveglio?>> rispose dispiaciuto <<Ti ho svegliato io?>> l'altro subito negò avvicinandosi con le labbra vicino alle sue <<Non preoccuparti, non ho fatto una bella nottata>> disse abbattuto <<E' successo qualcosa?>> il moro prese subito a coccolarlo mentre l'altro annuì <<Ultimamente mi sento strano, forse è perché la pancia sta crescendo, ma sembra che non è solo quello>> arrossì subito alla sua affermazione mentre Jungkook strinse le sue mani attorno alla sua vita <<Vuoi che compriamo qualcosa in particolare?>> sapeva benissimo dove il suo fidanzato voleva andare a parare, ultimamente ci aveva fato caso anche lui che il suo corpo stava cambiando, ma era anche dovuto alla sua gravidanza, e non poteva di certo permettergli che tutto questo non accadesse, <<Si, vorrei una fascia>> arrossì al solo pensiero di dover mettere quell'aggeggio che solitamente era utilizzato dalle ragazze e poco dai ragazzi, visto che erano davvero minori i casi di gravidanza maschili rispetto a quelli femminili <<Certo tesoro - gli baciò la fronte - compreremo tutto ciò di cui hai bisogno, ma prima avvertiamo i miei genitori di questa situazone, okay?>> il biondino preso dall'ansia si avvicinò ancora di più al moro e si aggrappò alle sue spalle <<Kookie?>> <<Si, Jiminie?>> si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò <<Ti amo tanto>>
***
Appena si vestirono si diressero verso la cucina, dove Maia, la mamma di Jungkook, stava preparando la colazione <<Buongiorno cari, avete dormito bene?>> entrambi annuirono facendo in modo che non trapelasse niente della loro situazione attuale, Jimin sperava con tutto se stesso che la nausa mattutina gli fosse del tutto passata, altrimenti la questione sarebbe stata ancora più evidente del dovuto.
<<Per quanto resterete qui? Lo chiedo perché tuo fratello ha detto che sarebbe venuto a pranzo>> disse la madre porgendo la colazione ai due fianzati, mentre Jungkook la guardava mettendo il broncio <<Allora verrà pure quella pazza della sua fidanzata?>> disse negando con la testa facendo ridere la madre <<Non parlare così di tua conata Jungkookie>> disse Jimin, non sapendo davvero cosa fosse successo, <<Amore tu non sai cosa mi ha fatto passare quella matta>> abbattuto appoggiò la testa sulla spalla e subito la madre sorrise felice a quella vista <<Jimin caro, devi sapere che il tuo bel fidanzato era un ruba cuori ai tempi del liceo, e la fidanzata storica del suo fratellino gli andava dietro. Gli chiese anche di uscire qualche volta, ma vedendo un distacco da parte di questo qui - indicò il figlio - che non nè voleva sapere di fidanzarsi a quell'età, così la poveretta ci provò con mio figlio più piccolo e si fidanzarono. Con il tempo però ha davvero imparato ad amarlo, togliendosi definitivamente di testa Jungkook>> disse in sintesi Maia facendo girare Jimin nella direzione di Jungkook <<Non è che adesso non sia ancora un ruba cuori>> gli baciò la fronte facendo ridacchiare la più grande dei due.
<<Cosa mi raccontate dai! Che fai nella vita Jimin?>> la madre subito prese a parlare con il biondino, mentre quest'ultimo prese la mani di Jungkook e le intrecciò con le sue <<Io lavoro in una scuola liceale il mattino, mentre il pomeriggio lavoro in un bar>> poi guardò a terra e riprese a parlare <<Ma ultimamente non ci vado più, ho preso un periodo di ferie>> la madre del più grande si preoccupò e lo guardò dispiaciuta <<E' successo qualcosa?>> gli prese la mano, l'unica libera in quel momento, e la strinse con le sue <<No, assolutamente. - negò sorridendo mentre si prometteva di non piangere, insomma era un momento un po' toccante - Ci è capitata una cosa davvero fantastica, che non mi sarei mai aspettato a questa età. Sapete prima di incontrare il ruba cuori - lo prese in giro guardandolo negli occhi, per poi riprendere a parlare con Maia - avevo avuto una relazione negli Stati Uniti, luogo in cui sono nato, abbastanza tossica. Non potevo uscire di casa, dovevo sempre chiedergli il permesso, anche solo per parlare, e questa cosa mia ha portanto a non credere più nel vero amore. Insomma ero un ragazzino di appena sedici anni quando ho incontrato quella persona, ma davvero credevo che fosse quello adatto a me, ma mi sbagliavo, ed anche di grosso. Quando me ne sono andato da quel posto, mi sono lasciato dietro tutto, i miei amici, i luoghi che mi caratterizzavano. Mentre la mia famiglia, che non mi è mai stata davvero accanto, hanno semplicemente fatto finta di tutto. Appena sono arrivato qui, ho ricominciato una nuova vita, e in questa mia rinascita c'è stato Jungkook. - nel mentre diceva questo, il moro gli strinse le mani un po' più forte del dovuto, facendogli capire che in quel momento era al sicuro - L'ho amato dal primo momento, ed ancora quando lo vedo mi batte il cuore a mille, - cercò di non piangere facendo dei respiri profondi - e in tutti questi mesi mi è stato vicino, non facendomi mancare nulla, dalla minima cosa alla più grande di questo mondo. Non mi aspettavo che rimanesse con me, anche quando gli ho detto quel che sto per dire a voi, ma l'ha fatto. E questo mi basta>> si asciugò le lacrime che gli stvano rigando il volto e prese all'istante parola Jungkook <<Mamma, aspettiamo un bambino. Stai per diventare nonna>> e dopo nenache un minuti di silenzio, la madre di Jungkook si avvicinò ai due, con le lacrime agli occhi, per il racconto di Jimin e per la bella notizia, e li abbracciò <<Mi rendete così orgogliosa di voi>>
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𝚃𝚊𝚍𝚋
ФанфикPassano le notti d'inverno E le aurore boreali Forse anche i supereroi Sognano di essere normali ma Siamo sulla stessa barca In un mare di gin tonic E balliamo un lento mentre Il mondo balla la tecktonik you do not like? do not ready DISCLAIMER...