Alzati
È un sentimento
Libero
Vero tormento
Vivilo
Guarda il sole brucia per te
-Salvami [Gianna Nannini feat (Giorgia)]
Il sole, in quella giornata di inizio autunno, era così forte che Jungkook dovette togliersi il maglione, messo la mattina a causa del clima instabile, e rimanere solo con la camicia un po' sbottonata. Era appena uscito dal suo studio, e si stava dirigendo a casa sua per andare a prendere il compagno, poiché aveva un'appuntamento a casa di Yoongi e Taehyung, e sperava che potesse essere già pronto, ma ne dubitava.
Appena pensò a Jimin, il suo sguardo cambiò completamente, da uno stressato ad uno lucente e meraviglioso, con quel piccolo pancino che portava la loro piccola bimba che al momento era arrivata ai quattro mesi, e che aspettavano con ansia di ascoltare.
Appena arrivò, parcheggiò e si diresse verso il portone del loro palazzo, prese le chiavi e le inserì nella serratura, poi incominciò a salire le scale, pensando di dover chiedere davvero un ascensore, altrimenti il biondino non sarebbe mai potuto uscire di casa con tutte quelle scale da fare, anche se comunque ci sarebbe stato l'uomo strambo che lo avrebbe trasportato in spalla ovunque. Appena arrivato nel loro pianerottolo, bussò alla porta, ma dopo aver aspettato due minuti, prese le chiavi, ma non fece in tempo ad inserirle che la porta si aprì rivelando, al suo interno un Jimin con gli occhi rossi e senza maglietta, l'unica cosa che compriva quel corpo favoloso erano dei pantaloni della tuta e quei carinissimi top che coprivano il tuo petto, anche se, detto sinceramente, non ne aveva bisogno, poiché il seno crescente, era davvero piccolissimo, ma detto questo ritornando a noi, chiuse la porta alle sue spalle e impaurito chiese
<<Hey amore tutto okay?->> neanche il tempo di continuare che Jimin diede uno schiaffo al suo ragazzo, non tanto forte, ma non aveva mai alzato le mani verso di lui, anzi, riteneva che la violenza non portasse a nulla di buono, ma quel giorno successero diverse cose che fecero esplodere il più piccolo.
Quest'ultimo, dopo aver compiuto il gesto, abbassò lo sguardo tremando per i forti singhiozzi, mentre si accarezzava la pancia <<È successo che la piccola ha scalcinato e tu non c'eri! Succede che ho bisogno di te e tu non ci sei mai! Ho bisogno del mio fidanzato e ho paura di chiamarti perché so che il tuo lavoro ti porta via molto tempo, ma ne ho abbastanza di questi straordinari! Mi avevi detto che avevi finito e invece?! Sono stato tutta la mattinata seduto sul divano aspettando che qualcuno arrivasse per accarezzarmi la pancia, ma nessuna mano più grande della mia l'ha fatto, perché tu non c'eri. Odio doverti dire queste cose - singhiozzò fortemente alzando la testa - ma non voglio più tenermi dentro queste cose. Se davvero vuoi sapere come sto, te lo dirò. Jungkook sto male>> nel frattempo il moro dovette svegliarsi dal suo stato di trance e appena capì che cosa fosse successo non ci vide più <<Sai perché faccio tutti questi straordinari? Perché voglio che tu e la piccola viviate come meglio volete! Credi che io non ci stia male?! Credi che per me tutto questo sia facile?! Tu sbagli di grosso, perché anche io voglio averti tutto per me, ma non ci posso fare niente se sto tutto il giorno a ingozzarmi di lavoro per vederti felice! Mi fa star male anche a me che io non ci sia stato in questo momento ma questo non significa che io non ti ami, oppure che non ti porti rispetto. Sembra che qui il cattivo della situazione sia sempre io, solo perché perdo il mio tempo nel lavoro che mi sono guadagnato, ma mi sembra che qui l'unico egoista sei tu>> dopo aver sparato la cazzata dell'anno, si compose e guardò rattristato Jimin <<No Jimin apsetta->> il biondino non volle nemmeno guardarlo ma dovette farlo perché il suo orgoglio andava oltre ogni aspettativa <<Se davvero tu pensi che io sia egoista, avrei anche potuto non dirti nulla e mi sarei tenuto per me questa splendida notizia>> fece per andarsene quando il più alto gli prese il polso e lo avvicinò di più al suo letto <<Jungkook lasciami!>> continuò per in po' quando sentì pronunciare un forte no, che lo fece stare fermo e zitto.
Il moro accarezzò tutto il corpo del piccolo, che voleva davvero tanto avere questo momento da tutta la vita, e cominciò dalle spalle, poi passò una mano leggera sul top, e per finire appoggiò entrambe le mani sulla sua pancia, che subito si mosse, facendo sussultare l'altro mentre Jimin ridacchiava <<Ciao piccola>> con ancora le mani incollate sulla pancia del compagno Jungkook si avvicinò a lui e baciò leggermente la zona che la piccola aveva toccato con i piedini <<Ben svegliata>> disse mentre il più piccolo gli accarezzava i capelli e piangeva silenziosamente <<Ti odio>> sussurrò dolcemente facendo una linguaccia mentre il più alto si alzava e lo baciava <<So che mi ami follemente>>
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𝚃𝚊𝚍𝚋
FanficPassano le notti d'inverno E le aurore boreali Forse anche i supereroi Sognano di essere normali ma Siamo sulla stessa barca In un mare di gin tonic E balliamo un lento mentre Il mondo balla la tecktonik you do not like? do not ready DISCLAIMER...