E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante
Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno, il più grande incubo
Siamo figli di mondi diversi una sola memoria
Che cancella e disegna distratta la stessa storia
-Ti Scatterò Una Foto (Tiziano Ferro)
<<Cosa?>> chiese incredulo Jimin mentre Jungkook apriva la porta <<Si - abbassò lo sguardo Mark - Ho mandato un messaggio a Jackson ma non riesco a guardalo negli occhi>> il biondino lo fece accomodare in salotto, non prima di chiedere gentilmente a Jungkook di prendere i bagagli di Mark, e incominciò a fargli molte domande. <<Da quanto tempo lo sai?>> il moro sospirò <<Da una settimana>> <<Cosa?!>> sbarrò gli occhi il più basso <<Ma perché non mi hai avvertito prima?>> chiese accarezzandogli la guancia <<Non volevo farlo per non disturbarti, ultimamente non ci sentiamo più come un tempo>> Jimin annuì <<Spero che tutto si possa risolvere>> <<Io no>> di scatto si alzò e prese una cosa dal suo borsone, che Jungkook aveva appoggiato momentaneamente lì, per poi porgerla al migliore amico <<Leggi cosa sta scritto>> Jimin la prese e incominciò a leggere ad alta voce <<Mark non capisco dove tu voglia arrivare, non sono un medico, per me è solo un foglio>> il menzionato si accomodò sul divano <<Può venire Jungkook? Se è occupato lascia stare>> chiese stavolta dolcemente <<Certo, adesso lo chiamo subito>> fece per alzarsi ma l'altro gli prese il polso facendolo girare <<Scusami se mi sono alterato prima>> abbassò lo sguardo cercando di non piangere <<Hey Markie va tutto bene>> gli accarezzò i capelli <<Tu rimani qui, vado a chiamare Jungkook>> Jimin salì le scale, sperando solo che il maggiore non si fosse appisolato, aprì la porta del suo studio e lo guardò <<Puoi scendere in salotto? È importante>> chiese e non volle accettare no come risposta, il moro non lo aveva mai visto così preoccupato e angosciato, solitamente affrontava in modo diverso questi forti problemi, cercava di vedere il lato buono delle cose, eppure quel giorno preferì starsene zitto e muto capendo che non ci sarebbe stato un'affermazione positiva alle sue numerose domande. <<Ciao Mark, Jimin mi ha chiesto di scendere, è successo qualcosa?>> l'altro annuì porgendogli il foglio, Jungkook esaminò la grafica e sospirò <<Mark hai parlato con un altro dottore? Magari si saranno potuti sbagliare>> gentilmente lo guardò <<Jungkook è il quinto ginecologo che cambio, e tutti mi hanno dato la stessa risposta. Sono fertile>> con le lacrime agli occhi affermò quella conferma che nessuno avrebbe mai voluto sentire, ma purtroppo cose del genere possono accadere. <<Vuoi dell'acqua? Oppure qualcos'altro?>> tentò di conversare Jimin ma il suo migliore amico non gli rispose, cercando in tutti i modi di trovare le parole adatte <<Mark posso farti una domanda?>> affermò questa volta Jungkook <<Certo>> <<Perché hai portato qui i bagagli? Vuoi davvero andartene?>> il richiamato abbassò la testa e arrossì <<Sono venuto qui con i bagagli perché volevo chiedervi se potevo rimanere con voi. - subito si voltò verso i due fidanzati e alzò le mani in segno di difesa - Continuerò a lavorare e vi aiuterò con la spesa, oppure con la luce - guardò in basso per non fissare gli occhi attenti di Jungkook - so che la paga al bar non è tanto, so anche che voi non siete obbligati ad ospitarmi, ma al momento non me la sento di restare con Jackson>> Jimin non ci vide più dalla rabbia e si alzò di scatto dal divano <<Come puoi dire che non vuoi vedere Jackson? Hai la minima idea di quanto ti ami? Perché non potete affrontare le cose insieme? Cosa ti ha fatto capire che venendo qui la questione si possa risolvere? Sei ottuso Mark, te l'ho sempre detto cazzo! Ti ho ripetuto anche quella volta al bar che se Jackson ti ha scelto ci sarà un motivo, e non penso che essere fertile ti possa distruggere!>> azzardò il biondino, sentendosi male alle sole parole che aveva pronunciato <<Jimin ti rendi conto di quello che hai detto? Nella coppia non c'è solo Jackson, ci sono anche io. E' mio marito lo so, ma credo che ogni famiglia voglia un proprio figlio dannazione! Non voglio adottare okay?! Mi fa male che io sia fertile perché non posso darmi, e dargli, qualcosa che ho sempre voluto, ma cosa ne puoi capire tu? Non mi sembra che tu abbia un figlio e che ne abbia persi molti, non darmi conigli che non mi servono a un cazzo.>> Jungkook che stava assistendo alla scenata non sapeva a chi dare ragione, l'opinione del suo ragazzo era giusta ma Mark non aveva tutti i torti, e prima che lui potesse parlare Jimin lo precedette <<Sono sicuro che tutto si possa risolvere Mark>> si avvicinò al suo migliore amico <<Quello che voglio dirti è che - si abbassò alla sua altezza, poiché era ancora seduto sul divano - non ha senso scappare, non serve andarsene e poi non vedersi più. Sei il mio migliore amico è normale che puoi restare, ma non fare lo stesso sbaglio di tanto tempo fa. Cerca di vedere le cose positive della vita e non solo quelle negative>> si alzò e si diresse verso Jungkook <<Amore porta i bagagli di Mark nella camera degli ospiti, io vado in cucina a preparare da mangiare>> se ne andò lasciando il suo migliore amico e il suo fidanzato in balia di loro stessi
STAI LEGGENDO
𝚃𝚊𝚍𝚋
FanfictionPassano le notti d'inverno E le aurore boreali Forse anche i supereroi Sognano di essere normali ma Siamo sulla stessa barca In un mare di gin tonic E balliamo un lento mentre Il mondo balla la tecktonik you do not like? do not ready DISCLAIMER...