𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟙

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Ma questa sera ho solo voglia di ballare

Di perdere la testa e non pensare più

Ché la mia vita non è niente di speciale

E forse alla fine c'hai ragione tu

- Ringo Starr (Pinguini Tattici Nucleari)

<<Dovresti muoverti sai? Yoongi non smette di lagnarsi>> disse Taehyung e lui sbuffò infastidito infilandosi l'altra scarpa <<Non è colpa mia se il tuo ragazzo - mise le virgolette - si lamenta sempre>> affermò alzandosi e voltandosi prese uno dei tanti giacchetti di pelle <<Non è il mio ragazzo - la voce del blu tinto era troppo seria e non gli permetteva di credergli facilmente - dovresti smetterla di dire cose del genere>> lo vide gesticolare con le mani e ridacchiò <<Giusto, fammelo sapere quando ti deciderai>> affermò aprendo la porta e dopo aver aspettato che Taehyung uscisse da casa sua, la chiuse a chiave.

Erano mesi che non si godeva un sabato sera, il suo lavoro non gli permetteva di fare assenze, essere già specializzato in medicina a i suoi pro e i suoi contro. Amava il suo lavoro, era orgoglioso di se, ma se ci pensava forse il mondo cammina attorno a lui e non se ne accorgeva.

Si accorse solo in quel momento che erano arrivati e si stiracchiò, aggiustando dopo poco il suo giacchetto di pelle e usci dalla portiera, la chiuse appena sceso e ispirò l'aria che lo circonda. La tranquillità di quel momento gli venne vietata da una risata limpida e paradisiaca, voltandosi in quella direzione lo vide, la perfezione fece luce nel suo cervello e quando notò che quella persona la stava fissando abbassò lo sguardo un po' imbarazzato. Si girò e si incamminò verso i suoi compagni di comitiva, quella di sempre in realtà.

Entrarono in quel grande locale, che stranamente si ricordò il nome, ovantgarde molto famoso a Busan. Si avvicinarono ad un tavolo libero e si sedettero sulle sedie attorno ai tavolini <<Dovremmo ringraziare chi, per averti portato qui?>> chiese Namjoon contento ed il nominato ridacchiò <<Ho capito che forse perdere il tempo dietro a qualcosa di impossibile  non fa più per me>> disse prendendo il calice di vino che offrivano gratuitamente e che servivano appena entravi nel locale. <<Mi fa piacere che tu abbia cambiato idea. Sai che ti vogliamo bene, ma forse era arrivato il momento di cambiare.>> lo abbracciò Jin ed lui ricambiò.

Per quasi tutta la serata pensò a come trovare e come parlare con il ragazzo che gli aveva rallegrato, se cosi si può dire, la serata.

Non lo trovò sfortunatamente e cosi si diede da fare in altro.

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