È lei

508 28 5
                                    

"COSA?!?".
Guardammo tutti Armin,"Annie è il gigante femmina",eravamo tutti scioccati,ma notai che Reiner e Bertholdt guardavano a terra,"La ragazza fa parte del Corpo di Gendarmeria,non è così?".
Dissi guardando i ragazzi,"Si", risposero in coro,"Sai cosa fare no?".
Mi disse Erwin,sospirai,"Purtroppo sì";non ne avevo nessuna voglia,Levi venne con me fuori,"Non ne hai proprio voglia eh",scossi la testa,"Mi conosci".
"Lo sai che Erwin ha un piano".
"Avrei preferito non farne parte".
Levi mi diede una pacca sulla testa,"Bambina",feci la linguaggio al capitano.

Per fortuna Erwin aveva deciso di partire la sera, così andammo a fare provviste al mercato,"Il comandante Erwin che fa la spesa?".
"Di solito chi la fa per casa?".
Mi misi davanti a lui, era veramente alto,i suoi occhi azzurri su confondevano col cielo,mi venne spontaneo sorridergli,dopo tanti anni,mi ero affezionata a qualcuno,ed era proprio lui...
"Tutto bene Kyoka?".
Tornai con i piedi a terra,sistemai la collana dell'uomo davanti a me,"Ora sì. Ho voglia di una mela".
ERWIN.
Più la guardavo e più pensavo a come era entrata nella mia vita.
Fu suo padre a parlarmi di lei,di toglierla dalla vita da strada,ma lei ancora non ne sapeva nulla,non era ancora arrivato il momento...

Partimmo nel pomeriggio tardi per arrivare a Wall Sina all'alba,Kyoka si stava addormentando a cavallo,eravamo tutti stanchi,"Resisti,una volta arrivati avrai tempo per riposare",le dissi guardandola dolcemente,per ricevere un sorriso.
Levi trovò un alloggio per tutti noi,eravamo tutti stanchi,"Voi avete un solo letto,non fate storie,era l'ultima camera",Levi ci consegnò le chiavi,"Ma dammi la tua di chiave!".
Kyoka lo seguì per il corridoio,"Comandante verso che ora dobbiamo trovarci?".
"Tranquilla Mikasa,ci troviamo per ora di cena,abiti civili. Ora riposate",risposi prima di andare a recuperare Kyoka che litigava con Levi,erano come due bambini.
"Un letto matrimoniale,per noi due",disse sistemando i cuscini a mo' di barriera,"Chiudo gli scuri,o non dormiamo",mi girai e trovai la ragazza distesa nella sua parte,mi tolsi gli stivali e anch'io mi distesi,"Non ho ancora voglia di vederlo".
Le misi una mano sulla spalla,si girò per guardarmi,"Non ti preoccupare",tolse i cuscini che ci separavano,"Finché ci sarai tu,non mi preoccuperò",la strinsi a me,sentirla vicino fisicamente mi toglieva dalla mente i pensieri,potevo liberarmi,almeno per un po',mi bastava lei...Il mio scudo.

Comandante, sarò io il tuo scudoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora