Lettera

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Tirò un urlo.
Mi girai di scatto e la trovai avvolta dalla paura.
"Kyoka!".
Scosse la testa,"YAMETE! YAMETE!!".
La presi per le braccia,"KYOKA!".
Aveva il respiro corto,era sudata e spaventata,"Co-cos'è successo?".
"Le-le visioni", spalancai gli occhi,mi afferrò per il colletto della maglia,"Ho visto sangue.
Persone morte.
Urla.
Disperazione.
CAOS!".
Era pallida.
"Fai un bel respiro",le presi la testa e gliela feci appoggiare sul mio petto,"Ascolta il mio battito",era utile a farla calmare,il ritmo del cuore l'aiutava a trovare la concentrazione per distogliere il pensiero negativo.

Le preparai la colazione.
Delle crepes con panna e marmellata,"Ohayo Kyoka", strabuzzò gli occhi,aveva i capelli in disordine,era carina,si sedette a tavola,"Buongiorno...",rispose sbadigliando,"Ho chiamato in ospedale dicendo che stavi poco bene,hanno detto che non c'era nessun problema,oggi avevano poca gente",mi accarezzò la mano,"Grazie mille",le sorrisi e la incitai a mangiare,"Io esco un attimo,tu mangia con calma,se vuoi dell'altro,ci sono altre crepes",mi alzai e andai verso la porta,mi misi la giacca,il cappello in testa e presi le chiavi,ci salutammo e andai via.

Durante il tragitto vidi che la città si stava riempiendo,era presto ed era giorno di riposo per la maggior parte dei lavoratori,misi la mano in tasca e afferrai le lettera,dovevo spedirla subito,andai al solito posto,quando la consegnai mi sentii il cuore più alleggerito.

Qualche giorno dopo....
"HAAAAA!!!!".
Mi tappai le orecchie,"Ma perché urli?!?
Quattrocchi di merda!".
Hanji venne da me correndo,stavo riordinando le ultime scartoffie,questo era il solito lavoro di Erwin,ci misi settimane a capire come fare,mi mise davanti il naso una busta delle lettere,"Là mandata Erwin!".
Guardai la donna davanti a me,"Pensi siano altre informazioni militari?".
Fece spallucce,"Apriamola",rispose euforica.

Nella stanza calò il silenzio.
"Quindi...Avvisiamo gli altri?".
Sospirai,"Si...Ma facciamolo adesso, altrimenti sarà troppo tardi",ci alzammo e andammo verso l'uscita della caserma,dovevamo assolutamente riunire tutta la squadra,non avevamo tempo da perdere...

Comandante, sarò io il tuo scudoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora