Ricordi p.2

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Una ragazzina doveva difendere la mia vita,"Non ne capisco il motivo,per lo più ha solo quattordici anni",il Dt. Pixis si girò e mi sorrise,"È vero. È solo una bambina,ma dovresti vedere come combattere,ha una forza pari se non superiore alla tua. Sai vero di chi è figlia,no?".
"Certo,del comandante Usana".
L'uomo davanti a me scosse la testa divertito,"Vedo che Hector non ti ha raccontato tutto",ero alquanto confuso...
Qualche mese dopo...
"Nonono",sentii Kyoka lamentarsi dalla cucina, così andai a vedere,"Va tutto bene?".
Stava agitando uno straccio per far andar via il fumo,il quale proveniva dalla pentola,mi misi dietro di lei,"Ho bruciato il pranzo", sbuffò,le presi la mano,"Non ti preoccupare,possiamo sempre fare un picnic. È una bella giornata", alzò la testa per guardarmi,aveva il viso sporco per il fumo,ma i suoi occhioni erano luminosi,"Non devi lavorare?".
"Non è così importante".

Corse fra i prati di Shiganshina,era una bambina nel corpo di una donna,lei mi difendeva dai giganti e io dagli sguardi dei soldati,il suo abito danzava ai suoi movimenti,i suoi capelli castani brillavano al tocco del sole,trovammo un albero,la sua chioma era ampia, così ci sedemmo sotto per gustare il picnic.
Parlammo.
Ridemmo.
Amavo sentire la sua voce serena e vederla serena.
Non si meritava questa vita.
Piena di morte e di dolore...
Ma quando la guardavo,mi ricordavo che per questa vita, c'era ancora un po' di speranza...
Non rammento che a volte avrei voluto sentirla mia fisicamente...
Ma vederla sorridere,beh,quello non aveva prezzo.

Comandante, sarò io il tuo scudoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora