Comandante, sarò io il tuo scudo

Marco

"Adesso come faremo senza di lei?
Insomma,dobbiamo proteggere noi il comandante?".
"Credo che lui possa farcela da solo".
"Si ma lei era il suo scudo".
Che noiose queste reclute.
Ormai tutti sapevano della partenza di Kyoka,di conseguenza gli occhi erano puntati tutti su Erwin,ed eccolo passarmi davanti,"Non ti farò io da cane",dissi seguendolo,"Non ho bisogno di un altro scudo".
Lo guardai,sembrava quasi un'altra persona,"Molti non la pensano così".
Hanji ci raggiunge nell'ufficio del biondo, portò con sé il rapporto degli allenamenti di Eren e di alcune nuove ricerche,"Potremmo uscire con meno uomini",disse la scienziata,"Così la popolazione pagherà meno tasse",aggiunse felice,Erwin non staccava gli occhi dai documenti,"Stasera volete bere?".
I due mi guardarono,"Offro io",dissi alzandomi per andarmene,non volevo più vedere la faccia dura di Erwin, dannazione Kyoka,ma dovevi andartene?!
EREN.
Da quando Kyoka era andata via,le reclute facevano a botte per prendere il suo posto,"Posso capire una bella ragazza,ma stiamo parlando del comandante, perché insistono tanto per fare lo scudo?".
"Per farsi notare.
Sfido chiunque a ricoprire quel ruolo".
Risposi a Sasha,sedendomi accanto a Mikasa,"Nessuno è ai suoi livelli.
Tranne Levi".
"Ma sappiamo tutti che Levi,non accetterebbe quel ruolo",Mikasa aveva ragione...
ERWIN.
Erano passati giorni dalla partenza di Kyoka.
Avevo chiuso a chiave la sua stanza.
La sua attrezzatura era stata messa al sicuro,nessuno dove usarla.
Pixis mi aveva detto di attendere,di non fare passi falsi.
Ma ero preoccupato per Kyoka...
Non potevo proteggerla da qua.
KYOKA.
"Come hai fatto a trovarmi?!".
"È stato facile.
Ti conosco".
Mi appoggiai al muro del vicolo,"Ne hai fatta di strada",sorrisi legandomi i capelli,per poi guardarlo,Jean era venuto fin sua, l'aveva mandato Erwin?
Mi consegnò la divisa,la presi e gli sorrisi,"L'ho visto",mi guardò confuso,"Di chi parli?".
Feci cenno di girarsi,mi cambiai il più velocemente possibile,"Ci spostiamo col movimento tridimensionale o a piedi?".
Lo seguì,"Armin mi ha detto di usare i sottopassaggi,la Gendarmeria non controlla mai da quelle parti",corremmo il più velocemente possibile per raggiungere la zona sotterranea,"Kyoka",lo guardai,camminavano uni affianco all'altro,"A chi ti riferivi prima?".
Mi spostai una ciocca dietro l'orecchio,"A Marco",il ragazzo si fermò,"Un soldato mi ha ricordato lui",guardai Jean,quella ferita non si era ancora rimarginata...
Il suo migliore amico...
Marco era un ragazzo gentile,alla mano,pronto a tutto...
"Mi vendicherò,quando avrò fra le mani Reiner io",lo abbracciai,il gesto di spontaneo,"Ricordo ancora come conobbi Marco,mi portò una sacca d'acqua e poi iniziò a parlarmi.
Da quel gesto e quel suo sorriso,avevo capito tante cose di lui",mi staccai dal ragazzo per guardarlo negli occhi,"La vendetta non è mai la soluzione.
Marco non lo vorrebbe", iniziò a tremare,"Dannazione"...