Capitolo 5

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I giorni passavano ed io ero in ansia.
Non mi sarei mai immaginata che potesse venire da me, qui in Turchia, soprattutto da solo.
C'era ancora una speranza per noi due? Chissà, ma lo volevo con tutto il cuore.
Volevo di nuovo stare con lui, volevo amarlo con tutto il mio cuore...

Valerio sarebbe arrivato fra un ora in aereoporto ed io sarei andato a prenderlo.
Non sapevo neanche come vestirmi, volevo essere bella ai suoi occhi.
"Sei pronta"
Mi chiede Amel, davanti alla porta di casa.
"Sí, dai"
Mi pettino ed usciamo insieme.
Atan ci viene a prendere e andiamo di fretta in aereoporto.
"Ho un ansia assurda! Puoi aprire il finestrino?"
Atan si gira a guardarmi.
"Si, giusto non capisci  tanto bene l'italiano"
Mi sorride.
Guardo fuori dal finestrino e ancora non credevo a quello che stavo per fare.

Appena arriviamo all'aereoporto, mancavano solamente cinque minuti.
"Oddio"
"Stai calma"
"Non riesco"
"Non ti capisco"
"Cosa non capisci?"
"Non capisco la tua emozione..."
"Ti devo raccontare tantissime cose"
"È lui?"
Mi indica qualcuno.
Mi giro e lo vedo arrivare con la valigia, ma non era da solo.
C'erano anche il bimbo e Nicole.
Rimango immobile a guardarli arrivare.
"Non lo vai ad abbracciare?"
Mi sussurra Amel.
"Non dovevo sognare ad occhi aperti...sono rimasta molto delusa"
Valerio prende il bimbo in braccio e me lo mostra.
Sentivo una fitta allo stomaco.
"Non so fare il padre"
Si mette a ridere.
Cerco di sorridere, per non fargli vedere la mia delusione.
Nicole si avvicina.
"Prendiamo un taxi o ci accompagni te all'hotel?"
Prima che potessi dire qualcosa, Atan si intromette.
Fa segno di seguirli in macchina.
"Ciao Lucia"
Nicole mi saluta.
"Ciao"
"Tutto bene?"
"Sono solamente stata licenziata da lavoro...ma può capitare"
No, che non andava tutto bene! Tu non ci dovevi nemmeno essere! Che cavolo vuoi?
"Mi dispiace"
"Adesso andiamo!"
Nicole mi prende a braccetto e andiamo verso la macchina.
Amel si mette davanti, mentre Nicole e la culla del bimbo vicino a lei.
Mancava solo un posto e noi eravamo in due.
"Io prendo un taxi"
"Ti prendo io"
Mi dice Valerio.
"No, veramente"
"Io sono serio"
Mi guarda nei occhi e mi porge la mano.
"Anch'io sono seria"
"Va bene"
Valerio sale in macchina e Atan parte.
Lo saluto e rimango da sola.
Mi siedo su un marciapiede.
Non mi ero nemmeno portata il portafoglio, come potevo tornare a casa!?
Prendo il cellulare e vado sulle mappe.
Metto la mia posizione e casa mia.
Era distante solamente quaranta chilometri.
"Fantastico"
Esclamo ad alta voce.
Decido di incamminarmi nonostante tutti quei chilometri.
Quando mi suona il clacson una macchina.
Mi giro e vedo Madda al volante.
"Dove vai?"
"Posso salire?"
Madda si ferma.
"Sali"
"Grazie"
"Dove ti porto?"
"A casa mia"
"Dimmi l'indirizzo"
"Si, certo"
Improvvisamente mi vibra il cellulare.
Valerio mi aveva mandato l'indirizzo dell'hotel dove sarebbe alloggiato.
Sul navigatore della macchina, metto la sua posizione.
Distava solamente dieci chilometri.

Appena arrivata, ringrazio Madda e corro da lui.
Gli mando un messaggio per dirgli che ero arrivata.
Mi risponde subito dopo poco, rispondendomi di salire.
Si trovava alle 102.
Prendo l'ascensore, con il cuore in gola.
Percorro un lunghissimo corridoio, fino ad arrivare alla stanza.
Busso e mi viene ad aprire Valerio con il bimbo in braccio.
"Non riesco a farlo smettere di piangere"
"Nicole dov'è?"
"È uscita un attimo a comprare delle cose"
"Magari ha fame, oppure gli devi cambiare il pannolino"
"Non sono capace"
"Dai a me"
Lo prendo in braccio molto delicatamente.
Lo cullo un po', cercandolo di farlo calmare.
"Non piangere"
Cerco di cantargli una ninna nanna e dopo alcuni minuti si addormenta.
Valerio mi guardava.
"Che c'è?"
Si avvicina a me.
"Saresti un ottima madre..."
"Esagerato"
Adesso ero in imbarazzo.
"Dico sul serio..."
Lo guardo nei occhi.
"Tu però non sei un granché"
"Migliorerò"
Sorrido.
Valerio mi sposta i capelli dal viso.
"Peccato solo che tu..."
Non riesce a finire la frase che entra Nicole, con alcune buste in mano.
"Grazie di averlo tranquillizzato"
"Di nulla"
Glielo passo a Nicole.
"Adesso io vado, ci vediamo!"
Prima di chiudere la porta, Valerio mi dice che stasera saremo usciti insieme.
Saremo stati solo io e lui, oppure c'era anche Nicole?
Non riuscivo a sopportarla ancora.

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