Capitolo 63

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Atterriamo ad Ibiza con alcuni minuti di ritardo.
Con noi avevamo portato solo due zaini e se ci mancava qualcosa lo avremmo comprato.
Olga in aeroporto aveva fatto alcune ricerche su dove poteva soggiornare Greta, sembrava un investigatrice segreta e mi piaceva.
"Prendiamo un taxi e andiamo in hotel"
"Sei sicura che alloggia lí?"
"Sisi, se vedi le sue foto ha taggato l'hotel"
"Lo spero tanto..."
Olga chiama il taxi e dopo alcuni minuti eravamo già dentro.
L'hotel era distante trenta chilometri e vedere ad ogni curva che faceva, i soldi crescere mi faceva venir ansia.
Potevo dire addio a più cento euro, sicuramente...
"Olga penso che..." gli faccio capire una cosa.
Spalanca gli occhi.
"Valerio lo sa?"
"Vorrei dirglielo al concerto, per fargli una bellissima sorpresa!"
Mi abbraccia forte.
"Non ci credo!"
"Neanch'io...ma sono felice"
"Sono la prima a saperlo?"
"Già..."
Si mette ad urlare a squarciagola, facendo fermare anche il tassista.
"Mi scusi, non è successo nulla!"
Scoppiamo a ridere.
"Secondo te, Lele mi perdonerà?"
"È strano quel ragazzo! Io non l'ho mai capito"
"Spero che si ricrederà e che mi chiederà scusa"
"Stai sicura che non lo farà mai"
"Io ci spero..."
Mi metto a guardare fuori dal finestrino e con tutto il cuore speravo che in quel hotel ci fossero veramente Greta e Tancredi, non volevo aver fatto  un viaggio a vuoto.

Arriviamo a destinazione, paghiamo la cifra di ben centocinquanta euro e ottanta centesimi.
"Abbiamo soldi ancora o sono finiti?"
"C'è ne sono,  tranquilla!"
Entriamo dentro.
"Che facciamo?"
"Ci penso io!"
Mi dovevo fidare?
Olga chiede se in questo hotel alloggiavano Greta e Tancredi, ma purtroppo non gli possono rispondere.
"Come non mi potete dire nulla? È privacy??? Incredibile, non aprono bocca!"
"Quindi?"
"Al mio tre, corri in ascensore!"
"Tu resti qui?"
"Il tuo obbiettivo è di trovarlo, quindi corri ADESSO!"
Scatto come un fulmine e mi dirigo in ascensore, ma non si apriva.
Vedevo il portinaio e il ragazzo della reception seguirmi, così decisi di andare per le scale, per ben sei piani di scale.
I ragazzi mi stavano dietro e io avevo paura che mi raggiungessero.
Arrivo al quarto piano senza fiato e provo ad aprire l'ascensore, ma non si apre.
"Cavolo!"
Guardo se qualche camera fosse aperta, sarei entrata dentro di corsa.
Provo ad aprirle tutte, ma erano tutte chiuse.
"Proviamo con la 100...anche questa è chiusa"
"Parar ahoraaaa!
Mi avevano trovato e non sapevo cosa fare, ero in trappola.
Per caso , noto che la camera 104 era aperta e mi intrufolo dentro, sperando di non essere vista.
"Per fortuna!" Tiro un sospiro di sollievo.
"È arrivato lo champagne!?"
Vedo un ragazzo uscire dal bagno in costume.
Rimaniamo a bocca aperta a guardarci.
"L-Lucia che c-ci fai q-qui?"
Davanti a me, c'era Tancredi.

6) Tua Per Sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora