Capitolo 39

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Mi siedo sul letto e guardo un po' il cellulare.
Peia mi aveva scritto che ero stata un insensibile ad averglielo detto al cellulare....come se io avessi voluto farlo, ero stata "costretta".
"Perfetto"
Dico a bassa voce, mettendomi sotto le coperte.
Entro su Instagram e vedo che Diego aveva postato una storia.
Si trovava con tutti gli altri in discoteca e Nicole era appiccicata a Valerio e lui non si spostava nemmeno di un minino.
Avrei voluto scrivergli tutto quello che mi passava per la testa, ma era davvero sicuro farlo? Potevo rovinare un'altra volta la relazione per nulla...solo per i miei stupidi film mentali.
Spengo il cellulare e mi metto a dormire.

La mattina mi sveglio, con i raggi del sole che entravano dalla finestra.
Accendo il cellulare e vedo che era quasi mezzogiorno e Valerio non era ancora tornato, o forse non voleva nemmeno ritornare da me...
Prendo il mio diario e inizio a buttare giù una strofa.
Se poteva cantare lui, potevo farlo io...almeno avrebbe capito cosa penso realmente.
Non ho mai scritto canzoni, né cantato, ma vorrei provare!
"Troppo diversi per stare insieme, me l'hanno ripetuto così tante volte che anch'io inizio a crederci"
Mi fermo, perché qualcuno mi bussa alla porta, chiudo il diario,scendo dal letto e vado ad aprire.
Davanti non ci trovo nessuno, ma bensì trovo una scatolina di cioccolatini turchi.
Prendo la scatola e chiudo la porta.
Noto un particolare però, che mi fa fermare.
Il mio diario, sul comodino non c'era più.
Mi giro per scappare, ma qualcuno mi copre gli occhi ed io mi metto ad urlare, mi tappa pure la bocca ed io rimango immobile.
"Fai silenzio"
"Chi sei? Cosa vuoi da me?"
Chiudo gli occhi, per paura che mi facesse qualcosa, ma quando apro gli occhi, capisco chi ho davanti.
"Che scherzo del cavolo!"
Arrabbiata mi siedo sul letto.
"Dammi il diario"
"Non fare l'arrabbiata"
"Perché hai fatto questa cosa? Mi hai fatto spaventare!!!!!"
"Hai fatto tutto da sola...io non ho fatto nulla"
Gli faccio il dito medio.
"Per farmi perdonare, ti ho portato un mazzo di rose"
Me le porge, con un sorriso enorme.
"Mi scusi?"
"Ci proverò..."
Appoggio le rose sul letto e gli chiedo come mai fosse ritornato in Italia.
"Sempre per il mio lavoro...ma ho da dirti una cosa importante"
"Dimmi"
"Potevo far finta di nulla, ma non l'ho fatto perché magari so che ci potevo stare male"
"Hai indovinato"
"Ecco..."
Qualcuno bussa alla porta.
Vado ad aprire e mi trovo Nicole e Olga.
"Oggi che fai? Ti va di venire a fare un giro con me?"
"Ehm..."
Da fuori possono notare che ero in buona compagnia.
"Non ti fai mancare mai nulla..."
Mi risponde Nicole.
"Non è come pensate!"
Mi metto a ridere.
"Oggi pomeriggio stai con noi vero?"
Mi chiede Olga.
"Sta con me!"
Si intromette Madda.
Lo guardo, cercando di capirci qualcosa.
"M-ma..."
Madda chiude la porta.
"Che fai? Non puoi chiuderle la porta in faccia"
"Non ho fatto tutti questi chilometri, per nulla"
Vado ad aprire la porta, ma Madda mi blocca.
"So dove si trova Tancredi..."
A quella frase, mi giro a guardarlo, senza parole.

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