Capitolo 10

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Finito il battesimo, ognuno ritorna a casa sua.
Tancredi va con Peia e Zoe in macchina, mentre io rimango da sola.
Stava iniziando anche a grandinare e non avevo nessuno che mi portasse a casa.
"Vuoi un passaggio?"
Mi chiede Nicole, in macchina con i suoi genitori.
"No grazie, ritorno a piedi"
"Sicura? C'è un tempo brutto"
"Sicura"
"Ma sei rimasta da sola!"
"Chiamerò un taxi, non ti preoccupare"
"Va bene"
Chiude il finestrino e se ne va.
Mi metto a sedere e provo a chiamare qualche taxi.
Mi dava occupato o nemmeno suonava.
Guardo il cellulare.
Non c'era linea.
"Perfetto"
"Non sei andata via con Tancredi?"
Mi giro e mi trovo Valerio con mille scatolini in mano.
"Voleva chiarire con Peia..."
"Ah ok"
Improvvisamente gli cadono le scatole.
Si sente un rumore assordante.
"Spero che non si sia rotto"
"Che cosa c'era dentro?"
"Una cosa che piace tanto a Nicole"
"Come mai non sei andato via con lei?"
"Domani è il suo compleanno, quindi gli sto organizzando tutto nei minimi dettagli"
"Ah"
"Mi puoi aiutare con questi scatoloni a metterli dentro? Non pesano chissà quanto"
"Va bene"
Porto i scatolini dentro.
"Gli hai preparato anche una torta?"
"Si, con le mie mani...spero che gli piacerà"
Ero un po' gelosa, queste cose con me non l'aveva mai fatto.
"Hai una foto?"
Tira fuori il cellulare, come sfondo c'era lui con Mattia, appena nato.
"Bello sfondo"
"Grazie"
Mi fa vedere la torta che a parer mio, era oscena.
"Bellissima"
"Seria?"
"Sisi"
Era così brutta che adesso capisco perché non mi aveva mai fatto una torta.
Intanto fuori stava venendo giù il diluvio universale.
"Verrò domani mattina a finire di preparare"
"Posso venire con te?"
Valerio mi guarda molto sorpreso.
"Cioè,  se posso venire con te in macchina, visto che non ho nessuno...se per te non è un problema"
"Ok"
Corriamo sotto la pioggia, per raggiungere la macchina.
Appena entro, sento il profumo dolcissimo di Nicole.
"Dove ti porto?"
"A casa di Tancredi e Lele"
"Ok"
Mette in moto la macchina e partiamo.
Il viaggio dura un eternità.
Arriviamo che era ora di cena.
"Grazie mille"
"Figurati"
Sul dito potevo notare una fede più scintillante del solito.
Valerio se ne era accorto e subito nasconde la mano.
"Adesso scendo"
"Ok"
"Sto scendendo"
"Lo vedo"
"Ho messo una gamba fuori!"
"Ho visto"
"Adesso anche l'altra!"
"Lucia cosa ti devo dire? Non capisco!"
"Nulla..."
"Sei invitata alla festa di Nicole se vuoi venire..."
"Ci penserò"
"Perché sei venuta oggi?"
"Volevo chiederti scusa"
"Capisco"
"Ma verrò di sicuro"
Tristemente me ne vado a casa.
Secondo me Valerio faceva apposta a non capire...o forse semplicemente non gli interessava granché.

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