Capitolo 60

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Ritorniamo a casa un po' sconvolti e confusi di quello che era successo.
Decido di chiamare gli altri a insaputa di Valerio.
"Davvero pensi che Marco sia Tancredi?"
"Sicura al cento per cento, ci sono molte cose che mi fanno pensare a lui..."
Valerio mette l'acqua per la pasta.
"Ecco perché magari non si fa vedere, anche se mi fa strano! Perché fare tutta questa sceneggiatura? Lo so che gli piace recitare, ma...per me è davvero ridicolo, tutto ciò!"
"Stasera carbonara?"
"Vedrai che viene buonissima!"
"Secondo te, come potremmo sapere se viene veramente?"
"Ti metteremo a strappare i biglietti"
"Allora non si presenterà mai..."
"Peia?"
"Nemmeno, perché ci conosce! Dobbiamo trovare qualcuno che non ha mai visto o che conosce poco, forse entrerà per davvero..."
"Ci penseremo dai..."
Tiro fuori il biglietto dalla borsa.
"Ha preso la prima fila!"
"Ho alcuni dubbi..."
"Perché?"
"Se non si vuole far vedere, perché andare nella prima fila!? Non mi torna qualcosa"
"Hai ragione..."
Sentiamo suonare alla porta.
"Chi è a quest'ora?"
"Ho invitato alcune persone..."
"Se me lo dicevi prima, cucinavo per tutti!"
"Non li ho invitati a cena!"
Vado ad aprire alla porta e ci trovo Diego, Peia e Lele.
"Perché ci hai chiamati?" Mi domanda Lele un po' scontroso, dopo quella telefonata, non mi parlava più come un tempo, non che l'avesse mai fatto...ma dispiaceva.
"Entrate dentro!"
"Comunque bella casa!"
"Non ci sei mai stato?"
"No..."
Li faccio accomodare sul divano e gli verso un succo alla frutta.
Mi siedo davanti a loro, mentre Valerio era in cucina.
"Vi devo parlare..."
Faccio un sospiro.
"Perché hai chiamato solo noi tre? Gianmarco, Marta, Thomas, Zoe, Cecilia, Rosalba, Olga e Sespo non devono sapere nulla?" Mi chiede Peia.
"Voi eravate i più importanti, senza togliere nulla ai altri"
"Dici tutto!" Incalza Diego.
"Prima avevo dei dubbi, ma adesso sono sicura al cento per cento!
Fra quattro giorni, Tancredi sarà al concerto e Marco in poche parole era lui e grazie ad alcuni posti e oggetti mi ha fatto capire che è qui in Italia" sorrido tutta felice.
Diego e Peia mi guardano increduli, mentre Lele scuoteva la testa.
"Ma se anche oggi mi ha chiamato su FaceTime da Sidney...com'è possibile!?" Mi guarda Peia.
"Userà il green screen!"
"Davvero è arrivato fino a questo!?" Diego si versa un altro po' di succo.
"Non lo so, perché fa così!"
"Adesso vi voglio dire come faremmo per scoprirlo!"
Bevo un sorso d'acqua, quando vedo Lele alzarsi tutto arrabbiato.
"Dove vai?"
Apre la porta, ma io lo fermo in tempo.
"Lele dove vai?"
"Sapevo da sempre che eri strana, che eri fuori dal comune...ma non pensavo che saresti arrivata a questo limite! Tancredi non farebbe mai una cosa del genere...tu ti fai del film mentali che vanno oltre e non posso starti a sentire nemmeno per un minuto!
Sei folle Lucia!"
Apre la porta e se ne va, lasciandomi senza parole.
Diego mi abbraccia didietro.
"Non le pensa veramente queste cose, solo che non crede che lui possa fargli una cosa del genere, visto che da quando se ne è andato, soffre ogni giorno.
Dagli del tempo Lucia...vedrai che farete pace"
"Mi ha detto che da sempre pensa che io sia matta...allora perché dieci anni fa, ti sei messo con me? Perché hai fatto questa cosa del genere?"
Mi scendono alcune lacrime.
"Non le pensa queste cose! Adesso andiamo dentro!"
Chiude la porta e mi accompagna a sedermi in salotto.
Davvero non le pensava queste cose? I suoi occhi dicevano altro...

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