Capitolo 25

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Mi dirigo a farmi un bel massaggio rilassante di ben tre ore.
Mi aveva rigenerata completamente.
Nel frattempo mi ero anche addormentata, che al mio risveglio, non capivo neanche dove fossi.
Avevo fatto pure la sauna, insieme ad alcune mie fan.
Ritornai in camera stanca e rilassata, ma appena aprí  la porta, trovai dei petali di rosa e un bigliettino di Valerio.
Mi invitava a venire stasera alla piscina riscaldata per ammirare il panorama fra la neve.
Infondo al biglietto, mi aveva scritto che era pronto a dire tutto.
"Mi sale l'ansia in questo modo"
Decido di farmi una doccia, così sarei stata presentabile.
Mi lavo tutto l'olio che avevo addosso ed in più anche i capelli, nonostante li avessi lavati ieri.
Quando esco dalla doccia, sento il cellulare suonare sul letto.
Con i piedi nudi, corro a prenderlo.
"Pronto?"
"Lucia..."
"Perché stai piangendo Peia?"
Rimane in silenzio.
"Tancredi..."
"Cosa gli è successo?"
"Forse è meglio se gli vai a parlare tu..."
"Ma non sono a casa in questo momento"
"Capisco..."
"Che succede?"
"Non ti voglio allarmare dicendotelo al telefono"
"Mi fai preoccupare così"
"Ti ama ancora..."
"E?"
"Ci sto male ogni giorno"
"Mi dispiace"
"Ma non è giusto..."
"Peia mi puoi dire cosa succede?"
"Non importa...mi passerà"
Riattacca.
La richiamo di nuovo, ma suona a vuoto.
Così decido di chiamare Tancredi, ma anche lui non risponde.
Mi stavo iniziando a preoccupare seriamente.
Mi vesto velocemente e vado da Valerio, la sorpresa poteva essere rimandata.
Non avevo mai sentito Peia così preoccupata.
Mi vesto, mi asciugo i capelli il più velocemente possibile ed esco con la mia borsetta.
Vado nel luogo dell'invito e lo trovo in costume, dentro alla piscina riscaldata, mentre si beveva lo champagne.
"Dovevi venire in costume"
Mi dice sorridendo.
"Possiamo rimandare tutto ciò? Tancredi ha bisogno di me..."
Valerio beve direttamente dalla bottiglia, si vedeva che era scocciato.
"Sei arrabbiato?"
Non dice nulla.
"Valerio..."
"Se devi andare vai...infondo è sempre riuscito ad allontanarci"
"Perché dici così?"
"Gli vai dietro come un cagnolino, quando non ti accorgi che ti usa, solamente per far ingelosire Peia"
"Non è vero"
"Apri gli occhi...."
"Ma lui mi ama..."
"Cavolate"
"Ma come..."
Piango.
"Non volevo farti piangere Lucia"
Esce dall'acqua e viene ad abbracciarmi.
"Non vuoi mai, ma eppure mi fai sempre stare male...pensi solo a te stesso e non ti è mai interessato stare con me"
"Se solo tu potessi sapere..."
"Invece di dire così, perché non me lo dici per una volta?"
"Non cambierebbe nulla...non è la prima volta che faccio qualcosa per te"
"Io adesso sono qui...proprio davanti a te e non mi muovo finché tu non mi dici come vanno le cose"
"Come andranno le cose, so per certo che sceglierai sempre lui..."
"Come lo fai a sapere?"
"Perché se in quei quattro anni non ti ho mai cercato...l'ho fatto dopo e ho visto tutto"
"Cosa hai visto?"
"Ti sei già dimenticata di me..."
Gli prendo le mani, guardandolo nei occhi.
"Non potrei farlo mai..."
Gli tocco il ciuffo.
"Adesso mi racconti la verità?"
Annuisce e ci sediamo a bordo piscina, mano nella mano.

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