Capitolo 38

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"Mi ha riattaccato in faccia..."
Abbasso lo sguardo.
"Ci è rimasto male e sicuramente è arrabbiato con me..."
"Hai fatto il tuo dovere...non importa adesso come reagirà"
"Dovevo dirglielo subito...ma come al solito ho preferito aspettare e adesso è tutto un casino"
"Vedrai che non è arrabbiato con te! Che colpe hai? Non mi sembra il caso di fare un dramma"
"Forse è meglio se vado in hotel..."
"Ti accompagno"
"Grazie"
Molto triste, ci dirigiamo verso l'auto parcheggiata.
Salgo, quando di fronte a me, vedo uscire da una macchina Valerio e Nicole.
Si erano cambiati e si tenevano per mano.
"Forse è meglio se io parto"
Mi dice Thomas.
"Adesso io scendo e lo lascio"
Mi tolgo la cintura e prima di scendere, Thomas mi blocca.
"Che fai? Li ho colti in fragrante e adesso non può inventarsi nessuna scusa..."
"Stai sbagliando! Prenditi del tempo, adesso sei troppo arrabbiata"
"Domani torno a Milano con Valerio, non posso fingere che vada tutto bene"
"Allora prendi un aereo e vai da Tancredi! Riportalo  a casa"
"Non so dove sia..."
"Dove potrebbe essere andato?"
"Non lo so..."
Thomas mi spinge la testa.
"Vai giù!!!"
"Perché?"
"Nicole ci ha visti e ci indica"
Mi nascondo per non farmi vedere.
"Si sta avvicinando alla macchina"
"Thomas partiii"
Accende la macchina, ma Nicole gli bussa al finestrino.
"Che faccio?"
Thomas mi guarda preoccupato.
"Fai finta di nulla"
"Ok"
Abbassa il finestrino.
"Ciao, che succede?"
"Ti ho visto con una ragazza! Ma non ho capito chi fosse"
"È mia cugina perché?"
Intanto Valerio, era rimasto davanti alla macchina.
"Di a tua cugina, che se si vuole tenere stretta il suo ragazzo, che faccia meno la poco di buono in giro! Perché è ridicola in questo modo"
Thomas gli fa il terzo dito e gli chiude la mano nel finestrino e se ne va.
"Ma senti te! Ma chi si crede di essere!?"
Era molto arrabbiato.
"Quindi non sono la sola a cui non piace?"
"Lei è la prima che deve stare in silenzio...il figlio non è manco di suo marito, ne ha cento di fidanzati sparsi per il mondo"
"Davvero?"
"Valerio era uno di quelli!"
"Che stai dicendo!? Mi ha detto che erano solo amici"
"Nicole diceva a tutti che stavano insieme"
"Ma non era vero..."
"Però lei, ci credeva tanto..."
"Non è che..."
"Non ti fidare neanche di un secondo di Nicole, non è come tutti pensano! Fa tanto la carina, ma è tutt'altro"
Mi suona il cellulare.
"Chi è?"
"Sempre quel numero turco"
"Non rispondi?"
"No..."
Spengo il cellulare.

Dopo un ora di viaggio, causa traffico, arriviamo sotto casa.
Lo abbraccio  e gli dò un bacio sulla guancia.
"Grazie"
"Sai che su di me...potrai sempre contare!"
Mi accarezza il viso.
"Lo so"
Ci guardiamo dritti nei occhi.
Si era creato un silenzio imbarazzante.
"Adesso vado"
Gli sorrido.
Scendo dalla  macchina, sotto il suo sguardo protettivo.
Lo saluto ed entro in hotel.

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