Capitolo 52

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Ritorno a casa di corsa e provo ad improvvisare una torta per Olga.
Non avevo mai cucinato una torta a tre piani, ma ci dovevo provare...non volevo che il suo compleanno, fosse rovinato per colpa mia.
Guardo alcune ricette su internet, ma le ore passano ed io mi ritrovo ad non aver fatto nulla.
Esattamente mancava un ora e dovevo sbrigarmi.
Inizio a prepararla con tutto la fretta che potevo, ma stavo facendo solo più confusione.
Il cellulare mi vibra.
Mi era arrivato un messaggio da Twitch.
"Sono in stazione centrale, tu dove sei?"
Marco era arrivato ed io ero ancora alle prese con la torta.
"Inutile provarci...non ci riuscirò mai!"
Lascio la cucina in disordine, prendo la tela e mi avvio in stazione, sapendo che il compleanno di Olga sarebbe iniziato ed io non avevo portato la torta.
Diego mi aveva tartassato di messaggi, senza ricevere una mia risposta...mi vergognavo troppo.
Neanche il mio comportamento è da meno...dovrei affrontare i problemi e prendere le mie responsabilità, ormai non sono più una bambina, ma...non ci riesco!
Prendo un taxi e mi dirigo in stazione.
Mi suona il cellulare.
"Lucia, dove sei? Tutti ti mandano messaggi e tu non rispondi, anche Valerio è preoccupato! È la torta? Olga è già arrivata, sta scartando  i regali e non sappiamo cosa inventare...non dovevamo farti prendere la torta, se avremmo saputo questa cosa!"
Al telefono era Peia.
"Sto andato in stazione, per incontrare Marco! Faccio presto"
"Dovresti smettere con questa cosa! Ti sta prendendo solo in giro...Seriamente preferisci incontrare lui che festeggiare il compleanno della tua migliore amica? Che ti succede? Non ti capiamo proprio..."
Mi riattacca in faccia, lasciandomi con l'amaro in bocca.
Arrivo in stazione per le sei e quarantacinque, speravo che mi stesse ancora aspettando e che non se ne fosse andato.
"Sono arrivata! Entro dentro la stazione"
Gli mando il messaggio.
Entro dentro la stazione, sperando di vederlo arrivare, ma anche questa volta mi dà buca.
"Ha ragione Peia...devo lasciare perdere!"
Si erano fatte le otto e mezza e nessuno si era presentato...davvero ho preferito incontrare uno sconosciuto che stare con la mia migliore amica!? Mi facevo schifo da sola.
Me ne sto per andare quando una ragazza mi ferma.
"Aspetta! Aspetta!"
Mi giro confusa.
"Sei tu Marco?"
"M-Marco? Io sono Clara"
"Ti serve qualcosa?"
Mi prende la mano e mi accompagna fuori dalla stazione.
Mi fa camminare per un paio di metri e mi indica una panchina.
"Io vado, il mio lavoro l'ho fatto! Ciao"
Resto abbastanza scioccata da tutto ciò che stava accendendo, ma decido di avvicinarmi alla panchina che mi aveva indicato la ragazza.
"Che cosa?"
Mi trovo una torta a tre piani e un bigliettino di fianco.
Mi metto a sedere e lo leggo.
"Ho avuto un impegno, ma spero che la torta ti piaccia!
Tuo Marco"
Improvvisamente nella mente mi riaffiorano dei ricordi.
Non penso che sia un caso, non penso che la ragazza mi abbia indicata una panchina qualunque...voleva che io ci andassi per farmi ricordare tutto ciò.
Il freddo di quella sera,l'incontro, la paura di perderlo e la consapevolezza di quello che avevo fatto...
Forse la devo smettere di credere che sia lui e pensare che forse questo "marco" non sapeva nulla di tutto ciò e sono io la scema che si immagina tutto, come sempre.
Mi alzo e prendo la torta e chiamo un taxi.
Quella panchina , tanto tempo fa, ci incontrai Tancredi, dove  mi aspettava, o meglio aspettava Gaia...
Chissà se dietro a tutta cosa, c'era un senso... se era veramente lui, che cosa voleva dirmi? Che era tornato? Che era tornato per me? Avevo davvero bisogno di lui...avevo bisogno di quella persona che era in grado di farmi arrabbiare, ma allo stesso tempo di farmi ridere come una matta.
Avevo bisogno del mio migliore amico....avevo bisogno di Tancredi.

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