Capitolo 47

132 16 1
                                    

Per tre mesi, la convivenza con Valentino non era facile.
Lui cercava in ogni modo di fare il simpatico con me, ma io non potevo riuscire a fingere, nonostante ci provassi con tutta me stessa.
Vedevo che Valerio era triste per questa cosa, ma cercava in tutti i modi di camuffarlo.
Una sera, Valentino mi aveva invitato a prendere le pizze che aveva ordinato insieme a lui, per guardare un film con gli altri.
Saliamo in macchina e rimaniamo in silenzio fino all'arrivo, scende dalla macchina e va a prenderle.
Intanto io, mandavo un messaggio a Marco, che nel frattempo, in poco tempo era diventato un ottimo amico, anche se la sua foto di profilo mi faceva venire molto dubbi ed inoltre non aveva altro social se non Twitch.
"Ho fatto" mette le pizze, nei sedili posteriori.
"Mi spieghi a cosa ti sono servita se potevi fare tutto da solo?"
"Quanto sei acida mamma mia...ma con Valerio usi qualche maschera? Perché se fossi la mia ragazza, non so quanto ti avrei sopportato"
"Io mi chiedo come fa Valerio ad essere amico tuo..."
Stavo iniziando ad arrabbiarmi.
"Ti ricordo che io e lui, ci conosciamo prima! Tu sei arrivata dopo e sei solo di troppo in tutto ciò"
"Ok"
Rimango in silenzio fino all'arrivo alla ChillHouse.
Lui entra dentro al cancello, mentre io me ne torno in casa.
"Le pizze le ho ordinate anche per te!!! Luciaaaa!!!" Continuava a gridarmi, ma io me ne fregavo altamente.
Apro la porta di casa e vado in camera.
Decido di fare una live su Twitch, per sfogarmi un po'.
Tiro la tela che stavo dipingendo e mi metto a dipingere con la musica al massimo, ma un colore per sbaglio mi cade sopra, facendo un casino.
"No...."
Mi veniva da piangere.
"Non capisco perché sto sempre antipatica a tutti...io non riesco a fingere con qualcuno!"
Mi arriva un messaggio vocale da Marco.
"Tu sei vera e ogni cosa pensi, lo dici subito. Preferisci  stare da sola che con delle persone che non ti piacciono"
Marco mi riusciva a capire, sembrava che mi conoscesse da molto.
"Grazie" gli sorrido, anche se io non lo potevo vedere.
"Per la tela non piangere, perché è molto bella ed artistica! Fidati di uno che con il disegno artistico è bravo"
Avrei tanto preferito la vera voce di Marco, invece che una  robotica.
"Quindi secondo te, dovrei continuare?"
Mi scrive di sì.

Da quella sera, lavorai ogni giorno alla tela.
In giro di un mese, l'avevo  messa all'asta.
A chi avrebbe donato di più, l'avrei consegnata di persona.
Ogni giorno che passava, Marco donava, per riuscire ad essere sempre primo e ci riuscì.
La sera prima del nostro incontro, mi scrisse che era molto emozionato e che aspettava questo momento da tanto.
I miei dubbi alla fine erano più che giusti, non potevo fidarmi al cento per cento, anche perché non incontrai il ragazzo della foto profilo, ma qualcun altro.

6) Tua Per Sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora