Capitolo 93

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Peia e Lele passarono in secondo piano.
Adesso dovevo risolvere con Tancredi e non sapevo come fare, non sapevo manco dove fosse andato ed inoltre nemmeno mi rispondeva al cellulare.
Intanto giravo per tutta la casa con l'ansia addosso pensando a cosa potesse fare.
Perché avevo lasciato il mio cellulare in cucina? Perché gli ho dato il permesso di usarlo? Perché?
Sinceramente non mi interessava più niente, se non di questo.
Avevo paura che lo dicesse a Valerio così da farci litigare di nuovo, ma decisi di aspettare per un po'.
Nel mentre torna anche Valerio con la spesa.
"Hai pensato come fare? Hai già un piano? Domani mattina con il traghetto partono...io non so più che fare per farli fermare per un altro giorno"
"Ci penserò..."
Continuavo a fissare il cellulare e se ne era accorto.
"Che guardi? C'entra il lavoro?"
"Nono..."
"Mi aiuti con la spesa?"
"Sai dov'è Tancredi?"
"No, avete litigato? Non dirmelo per favore se fosse così"
"No, tranquillo"
Cerco di fare un sorriso per non fargli dubitare nulla, quando all'improvviso mi suona il cellulare.
Era Thomas.
"Ti dispiace se ti aiuto dopo? Mi stanno chiamando"
"Tranquilla, fai pure con comodo"
Salgo in casa per dirigermi in camera e chiudo la porta.
"Ehi, che succede?"
"La macchina è rigata"
"Come rigata? Cosa hai fatto?"
"Non come hai fatto, ma chi!"
"Chi è che ti ha rigato la macchina?"
"Mi ha lasciato anche una dedica...molto carino deve essere Tancredi"
"Tancredi? Ma che stai dicendo?"
"Prima è venuto ad aggredirmi a casa mia e poi mi ha rigato la macchina, vuoi che ti mando la foto?"
"So perché l'ha fatto, ma perché arrivare così a tanto?"
"Non lo so, che gli hai detto?"
"Ha visto una nostra foto mentre ci davamo un bacio davanti a una torta con il numero due sopra...gli ho provato a spiegare come stavano le cose, ma nulla"
"Forse dovresti dirglielo a Valerio, prima che qualcuno possa dirglielo"
"Giusto"
"Io provo a parlare con lui"
"Ok...
Appoggio il cellulare sul letto ed apro la porta, ma davanti mi trovo Valerio.
"Mi spii?"
"No, volevo entrare per prendere una cosa, ma poi tu hai aperto la porta!"
"Ti devo parlare!"
"Di cosa?"
"Sediamoci un attimo"
Adesso gli avrei rivelato tutta la verità, così da non creare incomprensioni ed essere tutti felici.

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