Capitolo 3

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«In ritardo già il secondo giorno?» scoppia a ridere Mirko appena mi vede.

«Scusami!» rispondo io con il fiatone. «Non ho caricato il telefono e mi sono svegliata in ritardo. Mi dispiace, sarà l'ultima volta.»

«Sta tranquilla Tanaka-»

«Sakura, per favore.» la interrompo io, ma arrossisco appena mi rendo conto di quello che ho fatto. «Scusa.»

Lei in risposta ride, come se non le importasse. «Dicevo...sta tranquilla, Sakura. Sei in ritardo di soli dieci minuti, non importa. Va a sistemarti, devi metterti al lavoro!»

Faccio come dice, ma il "lavoro" che diceva lei in realtà non l'ho trovato. Ho passato la mattina a scarabocchiare fogli in agenzia e camminare a vuoto in città, o perlomeno fino alle quattro di pomeriggio.
Sono in giro da sola, solo allora di punta giriamo in due, ma ho sentito dei rumori provenire da dietro l'angolo accompagnato da qualche urla. Corro velocemente a vedere cosa sta succedendo. Una signora è seduta a terra, probabilmente è caduta, e si tiene un braccio. Mi inginocchio al suo fianco.

«Signora, è ferita? Che è successo?» domando io mantenendo la calma. Finalmente un po' di azione.

«Un tizio, è andato da quella parte!» indica una direzione. «Mi ha rubato la borsa e mi ha fatto del male prendendomela.» toglie la mano dal braccio e vedo che ha una bella scottatura. Wow.

«Beh è una bella ferita, ma se la caverà senza problemi.» la aiuto ad alzarsi e la accompagno in uno dei negozi vicini. Purtroppo il mio telefono è ancora in carica, dopo ieri non pensavo sarebbe servito. «Stia qui e aspetti.» mi volto verso il cassiere. «Può chiamare un'ambulanza? Io devo recuperare la sua borsa.»

La signora attira di nuovo la mia attenzione tirandomi dal costume. «Ormai sarà già andato! Non riuscirai a raggiungerlo.»

«Non si preoccupi, sono abbastanza veloce.»

Prima che possa fermarmi di nuovo scappo fuori dal negozio, correndo nella direzione che ha indicato prima. Man mano che mi allontano, la strada diventa sempre più desolata. Ma che quartiere è questo? Le case sembrano tutte disabitate. Sono trasandare e semi distrutte.
Tendo l'orecchio per cercare di catturare qualsiasi rumore, infatti sento dei passi veloci provenire da una delle case con le porte e finestre rotte. Mi infiltro nell'edificio e cammino con cautela, attenta a non farmi notare dal possibile criminale. Fortunatamente sono abbastanza piccola e silenziosa, non mi si nota facilmente. All'interno in realtà non c'è molto, l'edificio deve essere abbandonato da molto. I mobili sono tutti rovinati, alcuni addirittura sembrano essere marciti. Le pareti sono vittime di vandalismo, ci sono segni di bombolette spray ovunque, ma alcuni quadri alle pareti sono rimasti intatti.
Dal piano di sopra sento dei passi su vetri rotti, c'è per forza qualcuno. Salgo le scale con cautela mentre prendo lentamente una busta di sangue dalla mia cintura. Al primo piano lo scenario è lo stesso. Mobili semi distrutti e ormai inutilizzabili, tappeti stracciati e sporchi vetri sparsi ovunque. Qui qualcuno deve essersi divertito a rompere le finestre, magari con dei sassi.
Cerco di orientarmi e di capire quale sia la stanza sopra all'entrata e se non sbaglio dovrebbe essere la camera da letto. Entro lentamente guardandomi bene attorno, cercando di scovare il malvivente e pronta a bucare la busta di sangue che tengo ancora in mano. L'unica cosa che trovo però è una borsa, probabilmente quella della donna, sul letto al centro della stanza. È davvero così facile? Mi avvicino piano e la raccolgo, ma appena la sollevo inizio a sentire una leggera puzza di bruciato. Ma che sta succedendo?
Improvvisamente dal pavimento proviene una forte ondata di caldo che aumenta sempre di più, il pavimento scricchiola sotto ai miei piedi. Riesco a spostarmi in tempo prima che il legno prenda fuoco e cerchi di farmi cadere di sotto. Mi scappa un imprecazione mentre mi allontano, ma le fiamme sembrano seguirmi. Fiamme blu? Corro alle scale, scendendo velocemente, ma alla fine di queste mi aspetta un ragazzo. Non ci credo, il tizio del treno? Cosa ci fa lui qui?

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora