Capitolo 8

1.4K 92 67
                                    

Osservo Shigaraki in silenzio, ancora un po' confusa. Lui probabilmente si aspettava qualche reazione terrorizzata, ma sono ancora troppo stordita per capire che mi trovo nelle mani dei criminali più pericolosi della nazione.

«Quindi?» lo guardo tirando appena i polsi. «Tutto qui? Mi fa male la testa. Potete slegarmi?»

Dabi trattiene una risata e si allontana da Shigaraki. Il ragazzo rimane in silenzio qualche attimo stringendo i pugni, poi viene verso di me.

«Senti ragazzina, non ti rendi conto di come stanno davvero le cose.» allunga una mano verso la mia faccia, ma un portale di fumo mi salva per un soffio.

«Shigaraki, non è il caso di ucciderla così.» borbotta Kurogiri.

Ucciderla? Solo in quel momento mi torna in mente quale sia il quirk del ragazzo, menomale che l'altro non gli ha permesso di toccarmi.
Lui si gira verso il barista, borbottando qualcosa a bassa voce, Dabi se la ride restando in disparte. Ho come l'impressione che non vadano molto d'accordo, il loro rapporto sembra puramente professionale, sembrano quasi punzecchiarsi a vicenda. Gli occhi blu del ragazzo incrociano i miei qualche secondo, il ghigno sulle sue labbra non svanisce mentre sul mio volto compare un leggero rossore. Il suo sguardo mi mette a disagio. Più che a disagio mi mettono in soggezione. Mentre il suo capo discute con Kurogiri, si avvicina a me lentamente, senza farsi notare troppo dai compagni.

«Sarà interessante averti qui.» si avvicina sempre di più, fino a sfiorare il mio orecchio con le labbra. Il suo fiato caldo sul collo mi fa rabbrividire, anche le sue labbra sembrano scottare. «Shigaraki ha una proposta molto interessante da farti.»

«Dabi, allontanati da lei! Prima devo giocarci io.» è Toga ad interromperlo. Lo allontana da me facendomi tornare a respirare e lei si siede davanti a me. «Finalmente sei sveglia! Ho preso un po' del tuo sangue, ma non è abbastanza.»

Tira fuori un coltello da dietro la schiena e mi guarda con quel suo sorrisetto da pazza. Vuole tagliarmi? Sarebbe l'occasione per controllare i miei poteri.

«Toga, non puoi tagliarla, potrebbe aver ripreso il controllo dei poteri.» la ferma Dabi. Piccolo stronzo guastafeste.

Lei sospira mettendo il broncio e abbassa il coltello. Borbotta qualcosa tipo "peccato" e si allontana da me. Shigaraki e Kurogiri smettono finalmente di bisticciare tra di loro e spostano nuovamente la loro attenzione su di me.

«Vediamo...» la voce di Shigaraki è inquietante, penso mi perseguiterà nei miei sogni. «Fai parte del corso eroi alla U.A., giusto? Immagino che tu stia sviluppando le tue capacità. Il tuo potere ci sarà molto utile, puoi decidere se far parte dell'Unione, oppure farti strappare il potere. A te la decisione.»

...che? Unirmi a loro? Non ci penso neanche, ma consegnargli il mio potere renderebbe nulle le mie possibilità di fermarli. Potrei fare il doppio gioco e cercare di capire cosa vogliono esattamente, ma a quel punto dovrei mentire a tutti i miei amici. Faccio per aprire bocca, ma dalla porta da cui sono entrati tutti arriva un fischiettio. Dabi spalanca gli occhi e guarda la porta, incredulo.

«Non dirmi che...» non finisce la frase.

Dalla porta spunta un ragazzo dai capelli biondi con addosso una giacca da aviatore e degli occhiali da sole gialli che guarda il telefono fischiettando. Le grandi ali rosse passano a malapena dalla porta, ma lui non sembra farci caso. Non stacca gli occhi dallo schermo nemmeno un secondo.

«Ciao ragazzi, novità?» si siede ad uno dei tavoli accanto alla porta, senza guardare nella nostra direzione.

Cosa diamine ci fa Hawks nel bar dell'Unione dei Villan? Lo guardo incredula, non capendo che cosa stia succedendo. Dabi si spiaccica una mano in fronte ormai senza speranza. Shigaraki...beh, ha una delle sue mani in faccia, non vedo la sua espressione. Kurogiri si schiarisce la voce, cercando di attirare la sua attenzione. Hawks non riceve mezza risposta e finalmente alza lo sguardo dal telefono.

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora