Epilogo

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8 anni dopo

La "religione dell'elimina eroi" si è diffusa a macchia d'olio tra heroes e villain. La verità viene sussurrata all'orecchio, i brividi scorrono lungo la schiena facendoti trasalire, il fiato inizia a mancare mentre la gola inizia a bruciare, priva di saliva. La vista si offusca, il respiro si fa più pesante, le lacrime fanno a gara per fiondarsi fuori dalle palpebre, mentre tu non puoi fare nulla. Puoi fermarti, guardare il vuoto ormai offuscato dal pianto, mentre l'intero mondo in cui credevi ti crolla addosso. Gli eroi non sono quelli che credevi, o almeno non tutti. Chi lo fa per soldi, chi per fama, solo alcuni lo fanno per le persone, ed è proprio a causa di questi "falsi eroi" che bisogna ripulire la società.

Le mie parole sul blog di Shinso stanno ricevendo davvero tante visualizzazioni. Apprezzo davvero tanto come lui riesca a fare l'eroe e al tempo stesso tenere un blog.
Rido appena per alcuni commenti sull'articolo nuovo mentre faccio ciondolare le gambe dal tetto di un palazzo. La mia bibita è quasi finita, dovrei riposare, ma ho ancora un po' di cose da fare.
In questi otto anni sono cambiate molte cose: tutti i miei amici si sono diplomati con successo alla UA e tutti ora fanno il lavoro dei loro sogni: chi da solo, chi in coppia e chi ancora con qualche eroe più grande. Ora che l'All for One è andato perso, il One for All può fare il suo lavoro indisturbato e Deku regna sopra la città smascherando qualsiasi criminale, mentre l'unica che ancora scorrazza libera sono io, che in realtà non faccio danni, ma uso i miei poteri liberamente senza avere una licenza. La Commissione è finalmente caduta grazie ai miei amici che hanno trovato delle prove schiaccianti per farla cadere, ora non c'è più nessun capo corrotto a comandare e Midoriya sta cercando di ripulire tutto al meglio.
Lady Nagant dopo quel giorno è stata arrestata e portata al Tartaro, la sua testa ha subito gravi danni in seguito al controllo prolungato di Kuro, che tra l'altro non è mai stato arrestato o trovato, e ora la sua lucidità ne risente. Quel giorno hanno cercato anche di prendere Endeavor ma lui è riuscito a scappare. Sono otto anni che lo cerco, l'ho quasi trovato, ma mi serve ancora un po' di tempo. Tutti i miei ex compagni di classe mi stanno aiutando a cercarlo, persino Shoto che inizialmente non voleva aver niente a che fare con questa storia per ovvi motivi.
Dell'Unione invece non è rimasto molto: Twice, Toga e Kurogiri mi aiutano ogni tanto, ma sono diventata più indipendente. Toga ha iniziato a fare amicizia con i miei amici, la sua cotta per Midoriya e Uraraka si è messa in mezzo. Twice aiuta le persone ora, anche se spesso gli scappa qualche coltellata improvvisa, ma...ci stiamo lavorando. Kurogiri invece sta lavorando con Aizawa e Present Mic per tornare ad essere Shirakumo, o almeno a recuperare i ricordi, ma le cose vanno molto a rilento. Riconosce i due come suoi amici, sa di aver passato anni con loro e li accetta al suo fianco, ma spesso ha dei blocchi e i ricordi sono sfuocati. È comunque meglio di quello che mi aspettavo.

Scendo dal palazzo camminando per i vicoli della città con il cappuccio sulla testa, devo andare a casa, c'è qualcuno che mi aspetta. Entro dalla finestra come mio solito, ma è il metodo migliore per non farsi vedere. Sono riuscita a prendere un appartamento in centro con l'aiuto di alcuni amici ed è la cosa più comoda che io abbia mai avuto. Vado in camera sfilando lentamente il costume, i lividi sulla mia pelle iniziano ad andare via dopo gli ultimi scontri con qualche villain.
Le sue mani si posano sui miei fianchi nudi da dietro, sfiorando lentamente la mia pelle e facendomi venire i brividi. Le sue labbra baciano lentamente il mio collo facendomi sospirare di sollievo.

«Ben tornata...» sussurra quasi senza staccarsi da me.

«Grazie.» mi giro verso di lui baciandolo a stampo. «Vorrei fare una doccia.» lo bacio di nuovo, stavolta sussurrando. «La fai con me?»

Lui sospira frustrato, le sue ali rosse di agitano appena. «Vorrei, ma se la faccio con te non ne usciamo più.» entrambi ridiamo, mentre lui si stacca da me controvoglia. «Muoviti, siamo in ritardo.»

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora