Capitolo 54

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«Ehi, Dabi, tira giù quella mano.» la mia voce è sicura mentre parlo, lui mi guarda solo con la coda dell'occhio senza muovere di un millimetro il suo corpo, se non la bocca per parlare.

«Non mi piace come questo stronzo ti tratta.» sbotta lui. «Non posso usare il fuoco per colpa di Eraserhead, ma so comunque fare a pugni.»

«Ti ho detto giù quella mano!» tornano tutti a guardare me per l'ennesima volta, quasi spaventati dal mio tono aggressivo.

In effetti non sono mai stata così severa con qualcuno, l'Unione mi ha insegnato ad essere più sicura di me stessa e a farmi valere.
La tensione nell'aria è palpabile. Come ha detto il mio ragazzo sento lo sguardo fulminante del professor Aizawa addosso a noi, addosso al villain più che altro.
Dabi esita un po' prima di abbassare la mano, ma con un gesto troppo veloce dell'altra afferra la felpa di Bakugo e lo tira più vicino a se, sussurrando al suo orecchio. Non riesco a sentire, ma posso leggere il labiale.
Prova a toccarla di nuovo e ti ammazzo.
Appena i due si separano, non ho il coraggio di guardare in faccia nessuno per quanto io mi senta in colpa. Bakugo si allontana da lui quasi spaventato, come se i ricordi del ritiro nei boschi lo stessero tormentando di nuovo. Un sospiro di sollievo arriva dai professori. Chissà cosa starà pensando Eri.
Guardo Dabi non sapendo cosa dire, voglio solo allontanarlo da qui per evitare che le cose peggiorino ancora di più.

«Vai fuori, ti raggiungo.»

Lui realizza quello che ha fatto, come se fosse stato un riflesso naturale a farlo agire così, e inizia a sentirsi in colpa: i muscoli sul suo volto si rilassano appena, piegandosi però in un'espressione dispiaciuta. «Sakura aspetta, io...»

«Ne parliamo dopo.» forse però farlo andare fuori da solo non è il caso.

Chi tra tutti i miei compagni può stare fuori con lui senza averne paura? Dopo questa scenata dubito che qualcuno possa fidarsi tranquillamente, ma i nostri sguardi si incrociano due secondi dopo: la sua aura sta urlando chiedi a me, chiedi a me. Sarà una buona idea?

«Shoto, per favore lo accompagni fuori?»

Lo vedo trattenere un sorriso appena sente il suo nome, ma gli altri neanche lo notano. Fa un cenno con la testa al fratello che lo segue senza esitare. Sospiro rimanendo con gli altri, non so davvero che cosa dire.

«Ehi, sto bene.» mi rassicura Bakugo percependo la mia preoccupazione. Si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla. «Mi sono solo...spaventato.»

Lo abbraccio di scatto sospirando, ma lui mi rassicura più volte, ripetendo che va tutto bene.

«Mi dispiace, davvero davvero tanto...non so che gli sia preso.»

«Non è colpa tua.» interviene Aizawa. «L'importante è che stiamo tutti bene.» guarda la porta qualche attimo, poi guarda di nuovo me. «A proposito...» esita un po' prima di parlare, sono sicura che non si fidi ancora di Dabi. «Sicura che lasciarlo fuori con Shoto sia una buona scelta?» me lo chiedo anche io in realtà, ma Shoto non ha paura di lui ora è può gestirlo tranquillamente.

Rido appena annuendo rilassandomi qualche attimo, poi vado verso il divano sedendomici sopra, le mie gambe stavano per cedere a causa dello stress. «Ma certo, hanno già risolto i loro problemi familiari.»

Non sentendo neanche una risposta realizzo la cazzata che ho appena detto. Oh no. Mi alzo in piedi di scatto, preoccupata dalle loro reazioni. Li guardo tutti, uno per uno, hanno tutti gli occhi spalancati, tranne...

«Mantieni il segreto.» mi imita Bakugo. «Complimenti.»

Nessuno parla per un po', Dabi mi ucciderà. Mi mordo con forza il labbro per evitare di lanciare qualche parolaccia davanti ai professori ed Eri che, fortunatamente, ha ancora le mani di Mic sulle orecchie e gioca con un pupazzetto come se nulla fosse.

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora