Capitolo 19

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Non ci penso due volte e metto una mano sulla ferita di Dabi, le sue emozioni mi travolgono come un treno ad alta velocità dritto in faccia. Paura, adrenalina, dolore. Troppo dolore. Cerco di metterlo da parte mentre lui appoggia la testa sulla mia spalla ansimando: la sua fatica sta distruggendo anche me. Sfioro leggermente la ferita, da quanto riesco a capire sembra molto profonda e piuttosto grande, devo fare subito qualcosa.

«Ehi Dabi, guardami.» cerco di tirarlo su piano, sta perdendo davvero tanto sangue, troppo. Le lenzuola che prima erano bianche si stanno tingendo lentamente di rosso e l'acqua che il mio costume perde sta inzuppando tutto facendo ancora più danni. «Devo alzarmi a prendere qualcosa, devi stare sveglio.»

Tutto inutile, sta già perdendo i sensi e non mi da retta, sento la sua stanchezza su di me. Mi sposto facendolo sdraiare a pancia in giù sul letto, poi mi alzo ignorando le urla di dolore della mia caviglia e cerco qualcosa in bagno per medicarlo, buttando a terra il mantello fradicio. Una cassetta di pronto soccorso mi fissa da sopra gli armadietti, ma come faccio ad arrivarci? Il mio braccio sanguina ancora, posso cercare di avvicinarlo. Faccio arrivare il sangue fino alla cassetta, la tiro verso di me e appena cade la prendo al volo, ma pesa più di quello che pensavo e la mia caviglia non regge il peso. Cado a terra stringendo la cassetta gemendo di dolore, non bastava quello che sento arrivare da Dabi, dovevo farmi ancora più male. Tolgo velocemente gli stivali, forse uno dei miei principali problemi sono i tacchi. Li butto in un angolo e torno dal ragazzo zoppicando appena. Sta perdendo fin troppo sangue, il mio cuore inizia a battere velocemente. Dabi ci sta lasciando le penne per aver protetto me, non posso permetterlo. Prima di tutto cerco di fermare il sangue, non può perderne più di così. Tiro fuori il disinfettante dalla cassetta e inizio a medicarlo, il liquido brucia così tanto sulla ferita che Dabi torna in se: cerca di dimenarsi, ma con un po' del mio sangue lo blocco al letto per evitare che si muova. Mentre passo piano il cotone sulla ferita il dolore che lui percepisce aumenta sempre di più, le mie mani iniziano a tremare da quanto fa male, devi resistere ancora un po' Sakura.

«F-Fa male...» borbotta il ragazzo ancora stordito.

«Lo so, lo sento. Sta giù e non ti muovere.»

Disinfetto per bene la ferita e poi ci metto sopra entrambe le mani. I tessuti cominciano a ricucirsi, Dabi smette completamente di dimenarsi e sospira sollevato, ma l'uso esagerato del mio potere mi brucia dentro come non mai. Mi mordo il labbro con forza, il dolore aumenta sempre di più ma non posso mollare proprio ora. Iniziano a scendere delle lacrime lungo le mie guance, ma i singhiozzi tornano tutti in gola. La ferita si richiude lentamente, come se fosse stata tutta una finta, e Dabi perde definitivamente i sensi. Appena sono sicura che non possa sentirmi scoppio a piangere sdraiandomi a terra. Un pianto liberatorio, finalmente il dolore in eccesso sta sparendo lentamente.

Twice entra per assicurarsi che stiamo bene. «Ragazzi, va tutto be-» si blocca vedendomi. «Oh merda.» corre da me aiutandomi a mettermi seduta e mi guarda il braccio. «Tu sanguini...ti fa male? Hai bisogno di cure!»

Vede la cassetta del pronto soccorso e inizia a medicarmi la ferita, io nel frattempo non riesco a smettere di piangere. È più forte di me, non si ferma. Chiude per bene le bende e poi mi guarda.

«Va tutto bene! No, non va bene.» chiude la cassetta e mi guarda, mi asciuga le lacrime e sembra quasi sorridere sotto alla maschera. «Ora va tutto bene.»

Smetto lentamente di piangere e riprendo fiato guardandolo. «G-Grazie.»

Lui mi scompiglia i capelli e si alza, osservando le lenzuola coperte di sangue. «Che avete fatto? Squartato un piccione?»

«No, ma vorrei averlo fatto.» mi alzo a fatica ripensando a come Hawks ha cercato di farmi male seriamente, basta guardare come è ridotto Dabi. «Hawks ha colpito Dabi...ho chiuso la ferita prima che potesse essere irrecuperabile.» sposto lo sguardo su di lui. «Perché non siete venuti a controllare che fosse tutto ok?»

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora