at the end he dies || Dabi

Capitolo 30

Hai le capacità per cambiare le cose. Le parole di Lady Nagant rimbombano nella mia testa ininterrottamente mentre Dabi si fa una doccia veloce. Io mi sono semplicemente rimessa i miei vestiti e sto aspettando nel suo appartamento, non ho tempo per una doccia: devo tornare in dormitorio. Cambiare le cose...quali cose? Mi faccio scappare un sospiro, non so neanche che ore siano, ma penso che ormai sia mattina. La notizia della fuga dal Tartaro si starà già diffondendo in tutta la nazione e ho come l'impressione che il professor Aizawa mi farà una bella ramanzina. Mi siedo davanti alla porta finestra del salotto, sta sorgendo il sole proprio in questo momento e la tempesta ha smesso di oscurare il cielo. I raggi arancioni e rosa dell'alba colorano tutto il cielo sopra ai tetti dei palazzi, rendendo tutto molto più piacevole. Mi stringo nella felpa per via dell'aria fresca mentre vado sul balcone, Dabi mi raggiunge poco dopo pulito e profumato appoggiandosi alla ringhiera.

«La quiete dopo la tempesta, mh?» domanda lui guardando l'orizzonte.

Annuisco appena guardando un po' lui e un po' l'alba. I colori dell'alba gli donano, colori caldi più che altro, forse perché sono abituata a vederlo circondato da fiamme blu. Gli infilo lentamente le dita tra i capelli giocandoci un po', lui appena sente la mia mano si gira a guardarmi, ma non mi dice nulla, sorride semplicemente. Si alza, la mia mano non arriva più così facilmente alla sua testa data la differenza di altezza, ma la sua si posa sulla mia guancia mentre l'altra si posiziona sul mio fianco. Non tirarti indietro Sakura. Prima che possa farlo lui, gli metto le mani sul collo e lo tiro a me per baciarlo, lui rimane stupito qualche secondo dalla mia decisione, ma si affretta a ricambiare il bacio. Mi stringe i fianchi senza farmi male e mi spinge lentamente contro al muro, quasi non voglia farmi scappare. Stringo la sua maglia con una mano senza staccarmi dalle sue labbra e scivolo all'interno dell'appartamento. Lui potrà anche non avere freddo, ma io si. Vado a memoria verso il divano, ma inciampo nella gamba del tavolino cadendo sopra il sofà, tirando Dabi con me. Lui ride appena tenendosi allo schienale del divano per non cadermi addosso, ma rimane comunque sopra di me riprendendo a baciarmi subito dopo. Inizio a far fatica a stare dietro al suo ritmo, lui va troppo veloce, così la mano che prima stringeva la sua maglia sale lentamente lungo il suo petto, gli accarezza il collo e si ferma poi sulla guancia.

«Stai andando troppo veloce, rallenta.» sussurro sulle sue labbra per evitare di staccarmi troppo.

Lui fa una smorfia in risposta, un po' controvoglia, poi mi guarda negli occhi. «Devi tornare al dormitorio, vero?» anche lui sussurra. Per quale motivo lo stiamo facendo?

Annuisco accarezzandogli il volto lentamente attenta alle sue espressioni per evitare di toccare punti che gli danno fastidio. «Purtroppo si.» lui mette un finto broncio, lanciandomi un'occhiataccia. «Ma ehi, non abbiamo ancora finito, no?»

Lui ci pensa qualche arrivo, poi ride appena e si tira su annuendo. «No, abbiamo appena iniziato.» mi aiuta ad alzarmi. Io mi stavo riferendo alla missione segreta dell'Unione in realtà, ma credo che lui stesse pensando a ben altro. «Andiamo a vedere vedere come sta Shigaraki?»

Cazzo, Shigaraki. Quasi mi ero dimenticata di lui. Raccolgo tutte le mie cose, poi andiamo in camera di Shigaraki che dorme ancora sul letto. Twice è seduto al suo fianco con la maschera leggermente sollevata che guarda il telefono. Appena ci vede si alza.

«Sakura! Shigaraki non si è ancora svegliato, prova a parlargli.» esclama lui.

«...prova a parlargli? E cosa dovrei dirgli?» borbotto confusa guardando Dabi. Lui alza le spalle non sapendo che dire.

«Digli che gli vuoi bene!» riprende Jin. «Anzi, che lo vuoi uccidere! Ma senza fargli male.»

Ok, dovrò inventarmi qualcosa. Sospiro avvicinandomi al letto, cosa posso dire? «Ehm, ehi Shigaraki, ehm...» ok, non so davvero cosa sparare. «Sai, Dusty, Dabi ha detto che...puzzi.»