Capitolo 52

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CONSIGLIATO ASCOLTARE
'SLOW DOWN - CHASE ATLANTIC'
IN LOOP DURANTE IL CAPITOLO

«Certo! E me lo chiedi pure?» la risposta mi sembrava più che ovvia. «Solo che...fa un po' freddo e-»

«Ehi, ti ricordo che stai con un calorifero vivente.» sembra percepire il mio non essere convinta, così aggiunge. «Ma ho anche delle coperte nel baule.»

Sarà meglio per lui, non ho voglia di andare a combattere eroi e villain con il raffreddore. Va sulla collina e parcheggia l'auto con il retro del veicolo verso il panorama, poi scende e apre il baule, sistema le coperte e qualche cuscino casuale che aveva buttato lì e poi inizia a raccogliere dei legnetti. Mi siedo nel baule aspettando ad aprire le pizze mentre osservo quello che fa. Raggruppa i rami che ha raccolto e poi da fuoco ad un paio, aspettando che la fiamma resti accesa, infine si siede accanto a me.

«Ecco qui.»

Prende le pizze e le apre, fortunatamente sono già tagliate. Tira fuori una birra da chissà dove, la apre con i denti e me la passa. Non so se sia il caso di bere, ma ho fatto solo un boccone e mi sto già strozzando. Bevo qualche sorso, poi riprendo a mangiare posando la testa sulla sua spalla.

«Non è l'appuntamento più romantico che potessi regalarti, ma...è particolare.» borbotta lui tra un bocco e l'altro. Nel suo tono si sente un briciolo di dispiacere.

«Ehi, siamo ricercati in tutta la nazione. Non mi aspettavo di certo che mi portassi in un ristorante di lusso.» gli prendo la mano libera tenendo in equilibrio il cartone della pizza sulle gambe. «A me basta questo.»

Dabi sembra rallegrasi mentre guarda davanti a se, quasi arrossisce oserei dire. Gioco con la sua mano finendo di mangiare, poi metto il cartone da parte per accoccolarmi meglio a lui.
Una volta che ha finito anche lui, sposta il cartone e mi stringe a se, facendo passare le mani bollenti sul mio corpo per tenermi al caldo. Lui è fortunato: resiste al freddo e non ha questi problemi.
Guardiamo il panorama in silenzio per un po', finché piccoli brillantini bianchi iniziano a scendere dal cielo buio della notte.

«Dabi...»

Mi tiro su sporgendomi appena dal riparo della portiera del baule per osservare meglio, poi guardo lui. I suoi occhi brillano, sulla sua faccia c'è un sorriso da ebete: ama la neve alla follia, si capisce senza che me lo dica. Scendo dall'auto lentamente e faccio qualche passo nella neve che è rimasta dall'ultima nevicata, lo guardo e apro le braccia aspettando che venga da me. Scende anche lui poco dopo e viene da me baciandomi lentamente, tenendomi le mani sui fianchi.

«Sembra che ti piaccia la neve...» sussurro staccandomi solo il necessario dalle sue labbra.

Lui annuisce tenendomi stretta a se il più possibile. «Sono abituato al freddo, mi da sollievo.»

Mette una mano tra i miei capelli accarezzandoli e inizia a fare qualche passo nella neve, tenendo l'altra mano sui miei fianchi. Nel silenzio più assoluto della notte sembra quasi di sentire una melodia. Ci gira attorno stringendoci, guida le nostre gambe nella neve e ci riscalda, fino a far inciampare e cadere nella neve entrambi. Fortunatamente è Dabi a cadere di schiena, per lui un po' più di freddo non sarà un problema.
Ridiamo entrambi restando a terra, ma appena faccio per alzarmi lui mi tiene giù, guardandomi negli occhi.

«Rimani qui, ti tengo io al caldo.»

Annuisco restando sopra di lui mentre le sue mani mi scaldano lentamente. Lo bacio lentamente mentre la neve inizia a coprire le nostre orme, coprendo anche i nostri vestiti e bagnandoli appena si scioglie. Le nostre labbra sembrano non volersi separare nonostante il freddo inizi a farci tremare. Dabi si mette seduto tenendomi in braccio a se, le sue mani calde di infilano lentamente sotto la mia giacca per mettersi a contatto diretto con la pelle, per scaldarmi.

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora