Capitolo 42

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La nostra avventura tra le lenzuola è stata sventata solo sul finale. Mentre ci stavano tranquillamente coccolando, ormai all'alba, Shigaraki ha deciso che ci saremmo dovuti preparare per una missione, quella alla torre televisiva. Gli orari di sonno e di riposo qui all'Unione sono piuttosto sballati, ma posso reggerli non avendo più una routine stabile, anche se una bella dormita mi farebbe comodo. La farò dopo la missione, in fin dei conti me la merito.
Metto il mio costume tenendo i guanti sotto al braccio, allaccio il mantello e preparo tutto:  siamo tutti pronti e fuori è appena spuntato il sole. Nagant ha con se una borsa enorme, cose che ci serviranno per la missione, credo.

«Vi faro arrivare sopra la torre.» spiega Kurogiri uscendo da dietro al bancone. «Vi calerete grazie alle corde che Lady Nagant ha con se ed entrerete da metà palazzo, lei sa già cosa fare. Basta che seguiate i suoi ordini e non avrete problemi. Anche Dabi è a conoscenza del piano, quindi non vi dovete preoccupare. Ce la farete.» oh menomale, perché io non avrei la minima idea di cosa fare. Come al solito sono quella che rimane all'oscuro di tutto, no?

La donna annuisce, addosso ha diversi caricatori, spero non li debba usare. Kurogiri in tutto ciò sembra soprappensiero, sembra che abbia tutt'altro per la testa. C'è qualcosa che non ci sta dicendo, ma scoprirò cos'è più tardi. Controlla tutta la nostra attrezzatura e poi apre un portale, Nagant entra per prima e Dabi fa da chiudi fila lasciando me in mezzo. Attraverso la nuvola di fumo e ci ritroviamo sul tetto proprio come ha detto il villain. Il vento invernale, soprattutto al 40esimo piano, soffia forte strattonandomi il mantello e il cappuccio, ma Dabi si affretta a farmi da scudo.

«Siete carini assieme, ma niente smancerie per favore.» borbotta la ragazza. «Mi servite concentrarti.»

Annuiamo entrambi. «Si, tranquilla.» la rassicurò io, almeno lei ha avuto la decenza di chiederlo gentilmente, al contrario di Shigaraki. «Non ci distrarremo.»

Lei inizia a legare delle corde a dei grandi tubi metallici, credo condotti di areazione, poi ci passa delle imbracature. Dobbiamo fare come 007?
Ce le infiliamo e Nagant inizia a scendere lentamente dal tetto lungo la parete dell'edificio. Ho fatto arrampicata da piccola, mi ricordo ancora come scendere, ma l'altezza un po' mi spaventa. Imito la ragazza mentre Dabi imita me, un po più goffo. L'altezza deve spaventare pure lui.
Se non ricordo male dovremmo infiltrarci dal 33esimo piano, infatti poco dopo Nagant si ferma. Mi guarda mentre la raggiungo, il piano prevede che io buchi il vetro. Uso un po' di sangue per creare gli strumenti adatti, faccio un foro nella finestra ed entro lentamente tenendo il cerchio con delle ventose create sul momento, stando attenta a non fare rumore. Poso la sagoma di vetro in disparte mentre anche gli altri due entrano, la ragazza posa a terra lo zaino e ci da delle tessere, dei pass per aprire varie porte o serrature nell'edificio, come li ha avuti? Non ne ho idea, ma non è il momento di pensarci. Va verso il generatore di corrente e lo osserva in silenzio per un po'.

«Ehi stronzo, pensaci tu a questo.» borbotta lei, concentrata a leggere le varie etichette. «Non gli ascensori.» indica una fila di salvavita da non toccare.

Dabi annuisce e poggia una mano sopra ai restanti, questi iniziano a fondersi lentamente. Toglie la mano poco prima che le scintille inizio ad uscire dai vari collegamenti. La luce salta poco dopo, tutti i lampadari si spengono di colpo.

«Sbrighiamoci. Abbiamo solo cinque minuti prima che il secondo generatore entri in funzione.» spiega Nagant.

Corriamo all'ascensore, ci infiliamo dentro appena in tempo. Lo studio televisivo che ci serve si trova praticamente in mezzo al palazzo. Si, dobbiamo farci più di dieci piani e non so per quando rimarranno in funzione gli ascensori. Si attiva anche in caso di emergenza con la carta che ci ha dato la ragazza, questo però scende un po' troppo lentamente. Si ferma qualche piano sopra il nostro, Lady Nagant impreca. Usciamo di corsa dall'ascensore e prendiamo la tromba delle scale cercando di evitare più persone possibili, poi iniziando a scendere quattro scalini per volta. Entriamo nello studio giusto qualche secondo prima che le luci si riaccendono. Nagant trasforma il suo braccio e lo punta subito contro una guardia mentre Dabi si occupa di altre due, mentre a me tocca l'unica rimasta. Tolgo velocemente un guanto, gli faccio un taglietto sulla sua mano, tocco la piccola goccia di sangue che esce e lo blocco prima che possa anche solo pensare di sparare ad uno di noi. Non faccio fatica a controllarlo con tutto l'allenamento che ho fatto, ma devo solo tenerlo fermo per ora...lo userò per proteggere noi. Dabi si rilassa appena l'uomo davanti a me abbassa le mani dalla pistola, poi mi passa una chiavetta.

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora