Capitolo 40

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«Tu cosa?!» sbotta Dabi appena gli racconto cosa è successo. «Hai baciato Hawks?»

«Seriamente tra tutto quello che ti ho detto l'unica cosa di cui ti preoccupi è il bacio che ho dato ad Hawks?!»

Rimane in silenzio qualche attimo, poi riprende. «Beh sono geloso!»

Toga gli mette una mano sulla faccia e lo spinge, facendolo cadere dalla sedia. «Tu non la ami come faccio io! Il pollo ha cercato di affogarla e tu ti preoccupi per un bacio?»

Mi scappa una risatina e abbraccio Toga. «Oh tu si che mi capisci.»

Lei fa un faccino dolce e mi guarda. «Dovresti stare con me! Non con lui!»

«Oh io e Dabi non stiamo assieme-»

«Non ancora.» riprende il ragazzo alzandosi e tirando con se la sedia che era caduta con lui.

«Se continui così quel "non ancora" diventerà un mai.» lo avverto io, lui mi fa una linguaccia tornando a sedersi. «In ogni caso, sto bene e sono sana e salva. La polizia ora è a conoscenza delle cose che la commissione degli eroi fa fare agli heroes, si creerà un po' di casino.»

Sulla mia spalla si posa la mano di Shigaraki con il suo solito guanto. «Oh forse non hai fatto una brutta scelta a rimanere con noi...» certo che no, Tomura. Vi servo, ovvio che ho fatto bene a stare con voi. «Fare un po' di casino era quello che ci serviva.» esatto.

«Bene...ora che abbiamo conquistato il Fronte di Liberazione? Cosa facciamo?» domando guardandolo.

«Semplice: ora facciamo crollare la società di eroi.»

«Immagino che Nagant ci servirà...l'abbiamo fatta evadere per un motivo.»

Lui annuisce andando a sedersi. «Esatto. Voglio spargere lentamente le notizie.» insomma continuare il lavoro che io ho già iniziato. «Ho già pronta una missione per voi tre.» guarda me e Dabi.

«Tre?» domanda lui.

«Si. Nagant verrà con voi.» spiega Shigaraki giocando a tirare e rimettere il guanto. «Andrete alla torre televisiva in centro a Tokyo e farete parlare Nagant in diretta nazionale. Lei sa già cosa dire.»

Dabi diventa pensieroso, ma annuisce senza aggiungere nulla.

«Quando andremo?» domando stavolta io.

«Avete bisogno di riposare. Avete delle facce distrutte. Andate a dormire, domani ne riparleremo.» si alza trascinando fuori Toga e lascia me e Dabi da soli nella stanza.

Li seguiamo con lo sguardo finché scompaiono e poi guardo Dabi.

«Dormi con me o...per i fatti tuoi?» la sua domanda non è arrogante come al solito, vuole davvero fare con calma per evitare di allontanarmi di nuovo.

Annuisco appena sorridendo. «Si, dormiamo.» sottolineo uscendo dalla stanza.

Cammino senza problemi verso la sua camera mentre lui mi segue a ruota. Va davanti a me e mi apre la porta. In effetti la sua camera è anche più grande, in realtà è una camera vera e priorità. È disabitata, non mi aspetto chissà che, ma il suo almeno è un letto, matrimoniale per di più. La mia credo fosse una specie di salottino, una stanza relax o roba simile. Entro e mi butto subito sul suo materasso morbidissimo, ne voglio anche io uno così.

«Ehi piccola tigre puzzolente, cambiati almeno prima di buttarti sul mio letto. Con quei vestiti hai toccato il pollo.»

Non capisco se stia scherzando o no, ma comunque rubo una maglia dai pochi vestiti che ci siamo portati qui e me la metto addosso. Non faccio neanche caso se il suo sguardo si posa su di me, so che sicuramente mi ha fissata per tutto il tempo, ma ormai è un'abitudine. Una volta cambiata mi metto a letto di nuovo e lo guardo. Lui si cambia mettendosi solo dei pantaloni grigi della tuta, chiude le tende per evitare che la luce del giorno ci impedisca di dormire e si sdraia al mio fianco.

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora