«Kurogiri, ci servirebbe un favore.» la voce di Dabi sembra agitata, o forse è semplicemente una piega strana per colpa della sveglia mattutina che ci siamo sorbiti.
L'uomo che sta al bancone, persino la domenica mattina, si gira verso di lui. «Oh un favore così presto? Di cosa si tratta?»
«Devo andare a casa di Endeavor.»
La richiesta del ragazzo lo fa corrucciare, o almeno credo. Non vedo sotto a tutto quel fumo.
«Casa di Endeavor? Enji Todoroki?» domanda dopo una breve pausa. «Mi sembra di ricordare che voi due non andiate esattamente d'accordo con quell'uomo.»
«Devo vedere Shoto.» mi intrometto io, forse sono più credibile. «Devo parlargli, per favore.»
Kurogiri fa un'altra pausa, stavolta più lunga, poi senza che la sua espressione cambi si crea un portale al suo fianco.
«È lontano da qui, la posizione potrebbe essere leggermente sfasata.»
Sia io che Dabi annuiamo velocemente, non sarà di certo un problema. Attraverso il portale per prima mentre il ragazzo mi segue a ruota. Cerca di non sembrare agitato, ma posso percepirlo da come respira. Non è facilmente percettibile, ma se lo si guarda bene lo senti respirare leggermente più veloce, come se avesse fatto una corsetta. Gli prendo la mano appena mi sbuca accanto, lui sussulta appena ma mi la stringe guardandomi. Non c'è bisogno che glielo chieda, sa già che ho capito come sta.
«Siamo abbastanza vicini.» spiega lui guardandosi attorno. «Entriamo dal retro, Endeavor deve essere già uscito ma vorrei evitare di passare dall'entrata principale.»
Come vuoi, capo. Tu fai strada e io seguo. Non ho neanche bisogno di dirlo, inizia a camminare senza lasciarmi la mano. Si tira sulla testa il cappuccio della felpa e va sul retro dell'edificio, si appoggia al muro per farmi da scala. Mi viene un flashback improvviso di Bakugo che fa la stessa cosa e mentre scavalco la muraglia che circonda la casa devo ammettere che un pochino mi manca fare squadra negli allenamenti con i miei ex compagni. Dabi mi raggiunge poco dopo e iniziamo a camminare verso la porta, la sua agitazione pian piano aumenta: non voglio neanche immaginare i brutti ricordi che ha legati a questa casa. Faccio per aprire la porta, ma noto che Dabi si è seduto a terra. Cosa diamine-
...
Si sta slacciando gli stivali per toglierli.«Ti sembra il momento?!» sussurro facendo comunque intuire la mia perplessità.
«Non si entra in casa con le scarpe, toglile!» sussurra lui a sua volta.
Lo osservo per capire se sia davvero serio o mi stia prendendo in giro, ma continua a slacciarsi gli stivali. Torna a guardarmi sentendosi osservato e mi lancia un'occhiataccia.
«Ok, ok!» sbuffo slacciandomi le scarpe e lasciandole fuori.
Non abita più qui da anni, ma il rispetto per lui è ancora tutto. Aspetto che anche lui abbia posato le scarpe ed entriamo senza fare il minimo rumore, poi lui mi indica silenziosamente la strada per arrivare alla camera di Shoto. Ci fermiamo fuori dalla porta, sento un forte profumo di incenso: è sicuramente in camera, lui accende sempre quella roba. Guardo Dabi per conferma, per chiedergli se è sicuro di quello che fa, e lui annuisce calmando lentamente il respiro. Busso alla porta, la voce di Shoto dall'interno non è mai stata così chiara.
«Avanti.»
Faccio scorrere lentamente la porta in pieno stile giapponese antico e mi affaccio sull'interno. Shoto, seduto a terra con dei libri in braccio, non mi degna neanche di uno sguardo. Mi schiarisco la voce per attirare la sua attenzione, così lui alza la testa e...silenzio. Rimane a fissarmi sbattendo le palpebre svariate volte, mi osserva confuso, perplesso, non capisce cosa stia succedendo. Mi infilo velocemente in camera sua e mi inginocchio davanti a lui.
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at the end he dies || Dabi
Fanfiction||AMBIENTATO A FINE DELLA QUARTA STAGIONE CON SPOILER DEL MANGA|| La "religione dell'elimina eroi" si diffonde a macchia d'olio tra heroes e villain. La verità viene sussurrata all'orecchio, i brividi scorrono lungo la schiena facendoti trasalire, i...