Capitolo 6

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«Si sta svegliando, dobbiamo uscire.» chiudo le provette velocemente e trascino Shoto verso l'uscita. «Mirko, fuori!»

I due pro heroes sembrano confusi. «Ma che stai dicendo? Abbiamo ancora mezz'ora!» sbotta l'uomo.

«No, niente mezz'ora. Si sta svegliando adesso, lo sento!»

Mirko sceglie di fidarsi, Endeavor lo fa controvoglia. Apre di più la bocca del mostro, i blocchi di ghiaccio che la tenevano aperta si stanno sciogliendo, mentre il respiro di Gigantomachia si fa più veloce. La ragazza coniglio resta alle nostre spalle per evitare di lasciarci indietro e usciamo velocemente dalla bocca di quel coso. Giusto in tempo, in realtà. Appena Endeavor si toglie dalle sue fauci, il gigante chiude la bocca con forza spaccando il ghiaccio. Mastica i pezzi che sono rimasti tra le sue fauci e geme di dolore, borbottando qualcosa. Mirko guarda me e Shoto, principalmente il mio amico.

«Lei non può combattere. Andate nel bosco, trovate gli altri due e tornate ai SUV. A Gigantomachia ci pensiamo io ed Endeavor.»

Prima che io possa anche solo pensare di protestare, Todoroki mi sposta sul suo lato sinistro e con la mano destra crea davanti a se uno scivolo di ghiaccio.

«Tieniti a me, potresti scivolare.»

Mi tengo stretta a lui mentre il gigante alle nostre spalle inizia ad alzarsi. Todoroki si spinge sul ghiaccio iniziando a scivolare, io cerco di rimanere il più possibile in equilibrio, ma la cosa è molto dura visto il mio stato momentaneo: rischio di cadere un paio di volte, ma la salda presa di Shoto attorno ai miei fianchi non lo permette. Rallentiamo poco per volta fino a fermarci quando siamo ormai a 500 metri dal gigante. In lontananza si sentono comunque i lamenti e i boati che quel coso produce.

«Ce la faranno...vero?» borbotto io ancora un po' assonnata. Anche l'effetto del sangue di Gigantomachia su di me sta svanendo lentamente.

«Non preoccuparti. Devono solo distrarlo mentre noi ci allontaniamo, poi scapperanno. È enorme, non puoi essere anche veloce. Cerchiamo gli altri e torniamo alle auto.»

Todoroki è molto simile ma allo stesso molto diverso da suo padre. Entrambi non mostrano molte emozioni quando parlano, ma se Endeavor è intimidatorio e goffo quando cerca di essere dolce, Shoto riesce a fare bene entrambe le cose, anche se deve ancora capire come tirare fuori il suo lato spaventoso. L'importante è che sappia tranquillizzare le persone, penso sia la cosa che gli riesce meglio senza che neanche si impegni.
Mi stacco lentamente da lui e inizio a cercare l'altra ragazza dell'agenzia di Mirko, Papillon se non sbaglio. Il suo quirk è ottimo per le pattuglie, può creare centinaia di farfalle e controllarle come tante piccole microspie naturali. Se ne ha anche in questa zona, cosa abbastanza sicura, mi vedrà e mi verrà incontro. Poco dopo infatti la intravedo in lontananza, ma...è ricoperta di sangue. Corro da lei più veloce che posso, appena sono abbastanza vicina si lascia cadere addosso a me. Vorrei evitare, ma il suo sangue è su tutto il suo corpo e per reggerla devo per forza toccarla. Paura, dolore e disperazione. Cosa diamine le è successo? Si appoggia completamente a me e inizia a piangere, in preda al panico.

«Era un'imboscata.» borbotta tra un singhiozzo e l'altro. «Sapevano che saremmo venuti qui, lo sapevano!»

Ma di chi sta parlando? «Ascoltami. Ora dobbiamo andare via da qui. Gigantomachia si è svegliato e-»

«Cosa?!» sbotta lei. Sento il suo terrore aumentare. «Moriremo tutti! Non lo capisci?! Non c'è via di fuga!»

Le prendo la testa tra le mani cercando di mettere da parte i suoi sentimenti. «Ascoltami bene.» la guardo dritta negli occhi. Forse il rosso sangue delle mie iridi mi farà sembrare più convincente. «Endeavor e Mirko stanno tenendo occupato Gigantomachia. Noi torniamo alle auto adesso, non abbiamo molto tempo.»

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora