Capitolo 32

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Credo di essere svenuta. Non tanto perché ho sentito di aver perso i sensi, ma perché non siamo più da Gigantomachia, fortunatamente. Mi hanno fatta stendere a terra, quello che riesco a vedere da sdraiata è ben poco. La stanza è scura con un lieve bagliore viola, inoltre fa un caldo infernale. Solo adesso noto che non ho addosso neanche il mantello. Mi alzo lentamente tenendomi la testa, sento che potrei svenire un'altra volta. Twice corre in mio soccorso afferrandomi prima che possa cadere di nuovo, poi mi fa sedere. Anche gli altri membri dell'Unione vengono da me a controllare come sto.

«Come ti senti?» la voce di Dabi è tranquilla, ma il suo sguardo lo tradisce.

«Beh considerando che non ricordo cosa mi sia successo...bene.»

«Hai fermato Gigantomachia.» stavolta è Shigaraki a parlare. Ha un tono freddo, quasi acido. «L'hai bloccato e lui ti ha chiamata padrone. Sembra che qui qualcuno mi rubera il posto, mh?»

«Shigaraki, evitiamo.» non ho voglia di discutere su una cosa così senza senso. «Sai che non mi interessa di diventare il capo della vostra piccola organizzazione.» mi massaggio le tempie chiudendo gli occhi mentre Twice continua a farmi da sostegno.

«Bene, lo spero per te.»

«Oh andiamo bambini, non iniziate a litigare.» questa voce è nuova, una voce maschile.

Riapro gli occhi e davanti mi trovo un uomo piuttosto basso, pelato ma con degli enormi baffi, chiuso in un camice bianco e con degli occhiali piuttosto bizzarri. Cerco di metterlo a fuoco sbattendo qualche volta le palpebre, ma sembra tutto inutile. L'uomo si avvicina a me facendomi un giro attorno probabilmente per osservarmi, poi mi si ferma davanti.

«Finalmente ci conosciamo, Sakura.» mette le mani dietro la schiena come fanno i vecchietti che guardano i cantieri e mi sorride sotto ai suoi folti baffi.

«Tu mi conosci a quanto pare, ma io non credo di aver mai avuto il piacere.» borbotto studiandolo.

«Giusto, che sbadato.» si schiarisce la voce e raddrizza la schiena come per sembrare più alto. «Io sono Daruma Ujiko, ma puoi anche chiamarmi Dottore. Ovviamente non è il mio vero nome, ma non posso permettere che qualcuno abbia troppe informazioni su di me.» oh, una specie di agente segreto. «Sono l'alleato più stretto di All for One, nonché suo scienziato personale ed inventore. Tutto quello che vedi attorno a te è frutto della mia mente geniale.»

Tutto quello che vedi attorno a te? Mi stacco leggermente da Twice per controllare attorno cosa ci sia, forse non avrei dovuto farlo. Il bagliore viola arriva da decine, forse centinaia, di capsule con all'interno dei terribili e spaventosi Nomu. Appena realizzo cosa sono mi allontano da quella a cui sono più vicina, speravo che questa storia dei Nomu fosse finita, a quanto pare mi sbagliavo.

«Questi...li hai creati tu?» domando sconvolta. Se Gigantomachia mi faceva paura, questi lo fanno il triplo. «Sono orrendi.»

«Stupida ragazzina, non li vedi?!» certo che li vedo, mi fanno paura. «Sono opere d'arte! Servono per il grande piano, ma sei ancora troppo piccola per capire probabilmente.» troppo piccola? Ma che- «Comunque, vi ho fatto venire qui perché voglio assicurarmi che tutti stiate bene, tra non molto dovrete iniziare.»

«Dottore, lei ancora non lo sa.» lo interrompe Shigaraki. «Glie ne parleremo più tardi, ora pensiamo a me.» borbotta qualcosa all'uomo, ma riesco solo a sentire qualcosa come "sono troppo debole". Si riferirà all'All for One?

Li osservo cercando di capire qualcosa di più dai loro sguardi, ma non lasciano trasparire nulla. Twice mi aiuta a sedermi su una sedia per farmi stare più comoda e cerco di dare le spalle ai Nomu. Mi viene il voltastomaco solo a pensare a quei mostri. Appoggio i gomiti sulle ginocchia e la faccia sulle mani lasciando uscire dalle mie labbra un grande sospiro. Non so nemmeno in che parte del Giappone siamo, in cosa sono andata a cacciarmi?

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora