Capitolo 43

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Quando riapro gli occhi è quasi ora di cena. Un mal di testa allucinante lancia fitte nella mia povera mente. Mi alzo gemendo appena e massaggiandomi una tempia, potrebbe esplodere da un momento all'altro. Ma quanto ho bevuto?
Le mie gambe tremano appena e fanno male, sento che potrei cadere in qualsiasi momento. Questo sicuramente non è colpa dell'alcol.
Raccolgo parti sparse del mio costume per la camera, ma mancano alcuni pezzi. Sbuffo rinunciando a vestirmi completamente, così prendo una maglia di Dabi e dei suoi boxer. Cercando di mettere un po' a posto il disastro che c'è in camera. Raggruppo tutte le cose che abbiamo lanciato a terra mettendole in un cesto, poi sposto lo sguardo su Dabi. Dorme tranquillamente nel letto girato su un fianco, occupandone praticamente tre quarti. Tiene la testa su un cuscino stringendo con un braccio e una gamba l'altro, la bocca leggermente aperta ha una piega rilassata, tutto di lui esprime tranquillità in questo momento. Vado da lui gattonando piano sul letto e mi fermo al suo fianco. Sfioro lentamente le cicatrici sul suo volto, scendendo piano fino al collo e poi alla spalla. La sua schiena è piena di graffi, sono quelli che gli ho fatti io ieri? Wow, non pensavo di esserci andata così pesante. Mi rialzo sbadigliando mentre vado in bagno, lego i capelli in una coda alta per evitare che mi intralcino mentre mi lavo, ma appena poso gli occhi su me stessa nel riflesso quasi mi scappa un urlo. Il mio collo è pieno di lividi.

«Ma che...» li sfioro piano con le dita, non fanno male. Sono...succhiotti? «Oh cazzo.» come diamine dovrei coprirli?!

Mi lavo il collo sfregando per bene la pelle, come se un po' di sapone potesse togliere dei succhiotti. Ma quando le li ha fatti? Non ricordo nulla. Sbuffo continuando a sfregare, finché le sue mani coperte da cicatrici si posano sui miei fianchi.

Il suo pacco preme appena sul mio culo, anche lui si è vestito, o almeno...ha messo dei boxer. «Oh ma buongiorno...» appoggia piano la bocca sulla mia testa lasciandoci un bacio, poi stringe appena i miei fianchi e mi guarda dallo specchio ancora assonnato. «Ehi guarda qui.» mette una mano sul mio collo e lo accarezza con tutta la grandezza della sua mano. «Cazzo quanto sei bella.» la sua voce è un sussurro al mio orecchio, dalla sua bocca esce odore di alcol.

«Dabi...ricordi cosa è successo prima?» domando ignorando un po' quello che dice.

«Prima, dici? Cazzo...non me lo ricordo.» ride appena accarezzandomi i succhiotti. «So solo che ci abbiamo dato dentro.»

Anche su di lui l'alcol ha fatto un brutto effetto. Bene. Giro appena la testa per poterlo baciare e gli faccio togliere la mano dal mio collo, vorrei evitare di saltargli addosso di nuovo. Voglio capire come e quando abbiamo fatto sesso, se sono ridotta così allora ci abbiamo davvero dato dentro. Cerco di coprire come posso i succhiotti, ma è inutile. Vado a prendere dei pantaloni tenendo la maglia di Dabi addosso, voglio pensare più tardi a questa cosa, prima voglio parlare a Shigaraki faccia a faccia. Ormai credo di aver rimandato abbastanza il problema, devo affrontarlo.
Mi do una sistemata come meglio posso e vado a cercare il capo, sento delle voci dal piano terra, così scendo fino al bar, ma...no. Davanti a Shigaraki c'è un uomo imponente che speravo di non vedere mai dal vivo. La sua camicia e la giacca elegante gli calzano a pennello in modo quasi terrificante, il volto rovinato da chissà quale quirk si gira lentamente verso di me appena mi sente e sulle sue labbra comprare un lieve sorrisetto, quasi incuriosito. La sua sola presenza nella stanza mi fa raggelare, mi mette un senso di irrequietezza addosso incredibile.

«Ma guarda chi abbiamo qui.» la sua voce profonda mi pietrifica e con il suo metro e ottanta di altezza si avvicina a me. «Tanaka Sakura, la ragazza di cui ho tanto sentito parlare.» mi squadra da testa a piedi, mi rendo conto solo in quel momento lo stato orribile in cui sono. «Vedo che ti diverti con Dabi.» il suo sorriso diventa più grande, la sua mano si avvicina a me per accarezzarmi. «Ma passiamo alle cose importanti...vediamo com'è questo potere di cui parlano tutti.»

at the end he dies || DabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora