CAPITOLO 9

13.4K 268 6
                                    

Sono pietrificata.

Non faccio un solo movimento.

Non proferisco una sola parola.

Ho difficoltà a respirare.

Non capisco, come fa lui ad essere qui?

È da solo?

È con qualcuno?

E se è con qualcuno, con chi?

Perché mi hanno portata qui?

Hanno intenzione di farmi del male?

Ma cosa più importante, dove sono Giorgia e Jasmine?

Stanno bene?

Le avranno fatto del male?

Mille domande mi passano per la testa, ma sono talmente tante che non so a quale tra queste dare una risposta per prima, se mai ne avranno una.

Lo guardo da testa a piedi.

È vestito con un paio di jeans neri e una felpa bianca, con il marchio della Balenciaga in bella vista.
Indossa delle scarpe nere dell'Armani, con il logo visibile ai lati.

Mi chiedo, ma a questi non piace vestirsi qualche volta economicamente?

Non per farmi gli affari loro, ma dopo una certa diventa fastidioso, sempre con questi vestiti stra-super costosi.

Lo noto guardarmi o meglio scrutarmi da cima a fondo.
Guarda ogni minimo particolare del mio corpo, senza emanare una sola singola sillaba.
Faccia, collo, spalle, braccia, petto, torace, fianchi, gambe e piedi.
Mi guarda così intensamente che inizio a sentirmi tra l'imbarazzo e il disagio.

Abbasso la testa, cercando di evitare il suo sguardo indagatorio e di nascondere il mio viso dalle sembianze di un pomodoro.

Rilascia una piccola risata con la sua voce profonda, cosa che mi provoca una piccola scossa in tutto il corpo.

Ma che cazzo mi prende?!

Ho davanti a me un presunto rapitore-assassino e mi comporto in questo modo?

Dandogli l'opportunità di capire che mi fa un certo effetto?

Mi sa che sono gli effetti collaterali di quel sonnifero che mi ha dato quel schifoso verme.

"Buonasera, signorina.
Tu dovresti essere la famigerata rubacuore di mio fratello, Sara De Angelis, giusto?" mi chiede con quella sua voce baritonale.

Io la rubacuore di suo fratello?

Ma stiamo scherzando?!

Fosse per me, lo avrei ammazzato con un esplosivo sotto casa.

"Mi scusi, ma lei chi è?" chiedo, alzando la testa e guardandolo dritto negli occhi.

"Tesoro, togliamo queste formalità, d'accordo?
Non siamo nell'elevata borghesia e non sono un anziano, ho solamente ventott'anni" mi risponde, facendo un piccolo passo avanti mentre io ne faccio uno indietro.

"D'accordo allora, chi sei?" chiedo, questa volta dandogli del tu.

"Sono il fratello del tuo caro principino" mi risponde con un sorriso.

"Primo: lui non è il mio principe.
E secondo: quale dei due sei?
Ernest o Alexandr?" gli chiedo mentre continuo a fare un passo indietro.

"Sono il secondo" mi risponde, continuando a fare un passo avanti.

"Dove mi trovo?"

"È meglio se non lo sapessi, credimi" mi risponde, avvicinandosi sempre di più.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora