CAPITOLO 30 🔞

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"Mi piace quanto nervosa diventi al mio tocco" dice di punto in bianco mentre continua a scrutarmi con le sue due pozze azzurre, minuziosamente.

È da questa mattina presto che non fa altro che guardarmi dalla testa ai piedi, senza parlare.

Siamo sdraiati sul letto mentre ci guardiamo faccia a faccia, illuminati dalla luce del giorno.

Ha la testa appoggiata sul braccio sinistro mentre con l'altra mano continua a torturare una ciocca ribelle dei miei capelli.

Ieri notte, per mia grande sfortuna, le punizioni non erano ancora finite.

Me ne aspettava ancora un'ultima, ovvero di dormire con solo l'intimo addosso.

Quando ieri abbiamo fatto il bagno, grazie a dio, non ha fatto nulla di provocatorio.

È stato tutto il tempo in silenzio.

Ci siamo solamente scambiati diverse occhiate.

Lui maliziose mentre io un po' tanto imbarazzanti, proprio per il fatto che lui fosse nudo e a pochi centimetri da me.

Quando siamo usciti, più rossa di quanto non lo fossi mai stata, mi sono vestita di fronte a lui e dopo ci siamo messi tutti e due dentro le coperte.

Io ero rivolta con la schiena verso il suo corpo, ma poco dopo mi sono ritrovata completamente attaccata al suo petto muscoloso e nudo.

Sì, perché il principino dorme con addosso solo le mutande, cosa che mi mette ancora più a disagio di prima.

"Nervosa?
Non mi rendi nervosa" rispondo, cercando di mantenere un'espressione e un tono di voce seria.

"Ne sei sicura?" mi provoca mentre la mano che poco fa si trovava sui capelli inizia a scendere verso la mia spalla nuda, scoperta dalle lenzuola.

Una scossa mi pervade immediatamente, appena le sue dita fanno contatto con la mia pelle.

"Stai ancora tremando sotto il mio tocco, come la prima volta che ci siamo incontrati.
Come la prima volta che noi..." dice a bassa voce mentre la sua mano continua a scendere sempre più in basso, fino a raggiungere la mia intimità.

"Cosa stai face-"

"Il modo in cui i tuoi occhi si sono girati all'indietro mentre scopavo, con le mie dita, la tua fighetta stretta e bagnata.
Il modo in cui ti sei contorta sotto di me mentre te la leccavo e succhiavo i tuoi buonissimi e vergini umori" mi interrompe, portando la mano all'interno delle mie mutande.
"Il modo in cui gemevi il mio nome, sotto la mano che ti eri portata sulle labbra, per impedire alle tue urla di far svegliare tutta la casa...oh, non sai quanto cazzo mi eccitava!" la sua mano raggiunge il clitoride che inizia a stuzzicare con le sue dita lunghe ed esperte.

Tutto ciò che mi ha detto mi ha fatta sentire, in un certo senso, eccitata.

Stringo le gambe insieme, nella speranza di alleviare il dolore piacevole che sento nella mia intimità, ma lui me lo impedisce mettendoci una gamba in mezzo, cercando di tenerle divaricate.

"D-Danilo...ti p-prego...b-basta.
Non ce la f-faccio più.
Mi hai già punita per tutti gli errori che ho commesso...cos'altro vuoi da me?" cerco di farlo fermare, prendendolo per il polso.

"Ti sbagli, principessa.
Devi essere ancora punita per tutte le volte che mi hai sfidato, per tutte le volte che hai provocato la mia pazienza e per essermi scappata due volte" mi risponde tranquillamente, continuando a torturami la sotto.

Porto le mani intorno alla sua faccia e appoggio la fronte alla sua, mentre gli occhi iniziano a colmarsi di lacrime.

"Ti prego...basta.
Farò qualsiasi cosa tu desideri, ma basta con questa tortura" la voce mi esce leggermente tremante.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora