CAPITOLO 10

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Continua a guardarmi, aspettandosi, probabilmente, che io dica qualcosa.

"Mi auguro che ciò che avrai da dirmi sia una cosa abbastanza importante, perché hai interrotto il mio prezioso sonno" gli dico, fregandomene del suo atteggiamento altezzoso.

"Vedo che ti sei ripresa un sacco da quando ti sei addormentata" mi risponde, fregandosene di ciò che ho appena detto.

"Da quando mi sono addormentata o da quando TU mi hai drogata?
Perché sai...le due cose sono un po' diverse" gli rispondo, rivolgendogli uno sguardo assassino.

Sento l'aria intorno a noi diventare immediatamente fredda e molto tagliente, come una scheggia di vetro.

Il suo viso e la sua espressione cambiano immediatamente.

I suoi lineamenti sono diventati più duri e pericolosi.

La sua faccia ha assunto un'espressione satanica, oscura.

Adesso che ci penso, credo di aver esagerato un po' con quella risposta.

Vorrei tanto poter ritirare ciò che ho detto.

Vedo il suo corpo irrigidirsi, diventare così duro che sembra un marmo.

Probabilmente si sta trattenendo dalla voglia di farmi qualcosa.

Lo vedo fare un passo verso di me.

Mi sto per cagare addosso!

Vedo che sta per farne un'altro, ma non gli do nemmeno il tempo che mi giro e corro verso la porta.

CAZZO!

È CHIUSA A CHIAVE!

Quel maledetto Alexandr me la pagherà cara!

Muovo la maniglia velocemente, tiro calci e pugni alla porta, urlo perché qualcuno mi venga ad aiutare, anche se so che sarà impossibile.

Questa casa deduco sia la loro, quindi nessuno mi potrà mai aiutare.
Dovrò fare tutto da sola, come sempre.

Lacrime iniziano a riempire i miei occhi, ma non posso piangere adesso, non posso permettermelo.

Non posso dargli la soddisfazione di potermi comandare a bacchetta come fa con gli altri.

Io non mi farò pestare da questo mostro senza cuore.

Io combatterò fino all'ultima goccia di forza.

"Prima mi provochi e poi cerchi di scappare.
Hai proprio un grande coraggio, principessa" lo sento dire dietro le mie spalle.

"Vai all'inferno, mostro!" gli rispondo, dandogli ancora le spalle e appoggiando la fronte sulla porta.

"E continui ancora a provocarmi" mi giro lentamente, in modo da poterlo vedere in faccia.

"Attenta con quel atteggiamento, principessa.
Non sai chi hai davanti" mi dice, sfoderando un sorriso diabolico.

"Beh...sai come si dice...preferisco guardare il diavolo negli occhi, che voltargli le spalle" gli rispondo, facendo un passo in avanti e prendendo una postura più eretta e forte.

"Uhuu...cos'è...abbiamo riconquistato di nuovo il coraggio?" sta cercando di provocarmi.

"Sì, pezzo di merda e di certo non mi farò condizionare da te!" non mi risponde.

Sempre con le mani in tasca lo vedo venire, pericolosamente, verso di me.
Abbassa di poco la testa, in modo tale da essere alla mia stessa altezza.

I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora