CAPITOLO 26

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SARA'S POV

Per tutta la mattinata non ho chiuso occhio.

Le ragazze invece appena hanno toccato il cuscino, si sono addormentate immediatamente, come se le avessero drogate.

Io avrò dormito, sì e no, un'ora in tutto.

Mi voltavo ripetutamente, stringevo gli occhi, cercavo di pensare a qualcosa di bello per farmi addormentare, ma nulla.

C'è quel sesto senso che mi dice che sta per succedere qualcosa.

Ho guardato continuamente fuori dalla finestra.

Il cielo è pieno di nuvole grigie.

Certe volte si sentono anche dei tuoni, sembra che da un momento all'altro si metta a diluviare.

Ad un tratto sento la porta aprirsi, mi volto e vedo entrare Olga con un'espressione un po' preoccupata.

"Olga, che succede?" i suoi occhi si muovono tra me e le mie amiche.

"Gli uomini di Danilo stanno iniziando a setacciare l'intera città di Mosca" immediatamente una scossa di paura colpisce il mio corpo.

"C-Come?!
E da quando?!" cerco di rimanere calma e non farmi prendere dal panico.

"Da circa un'ora" beh...me lo sarei dovuta aspettare da lui.
Anche se gliel'ho scritto nella lettera, comunque avrebbe fatto di testa sua.

È proprio un grande testardo, proprio come me.

Almeno in una cosa siamo uguali.

"Sei da sola?"

"Sì, Mikhail è andato a lavoro.
Ero venuta solo per controllare se vi foste addormentate" si viene a sedere di fianco a me.
"Ma vedo che non hai chiuso occhio, a differenza delle tue amiche che sembrano dei cadaveri" sorride leggermente mentre volta la testa verso le ragazze.

"Non ce la faccio.
C'è qualcosa che mi dice che sta per accadere qualcosa, ma non riesco a capire cosa.
Tutte e tre siamo sulla lama del rasoio" cerco di fare dei grossi respiri mentre appoggio la testa sul muro.

"Tranquilla, tesoro.
Tutto andrà bene" mi risponde mentre inizia a massaggiarmi la testa.

"Che ore sono?" guarda un secondo l'orologio che ha sul polso.

"Sono le dieci meno un quarto" il tempo è volato molto velocemente.
"Vuoi qualcosa da mangiare, cara?"

"No, grazie.
Vorrei solo chiederti se posso andare in ba-" vengo bloccata dal campanello che inizia a suonare.

Noto sul volto di Olga formarsi un'espressione confusa.

"Qualcosa non va, Olga?"

"È che...mi sembra strano che Mikhail abbia finito così presto.
Lui torna sempre a mezzogiorno dal lavoro" inizio ad avere difficoltà a respirare.

La gola sta iniziando a diventare secca, le mani iniziano a tremare e a sudare freddo.

Sono talmente presa dall'agitazione che non mi accorgo che Olga è già scesa giù.

No, non può andare.

Non posso permetterle di aprire la porta, la devo assolutamente fermare!

Mi alzo immediatamente dal letto e mi precipito come una furia al piano di sotto.

"NO, OLGA!
NON APRI-" non riesco a finire la frase che la trovo che ha già aperto la porta.

Non fa in tempo a chiedere chi possa essere che la porta viene buttata giù con un calcio da un uomo che conosco molto bene.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora