CAPITOLO 57

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Beh...che dire?

Non ho mai avuto nella mia vita così tanti orgasmi e mai ho pensato o solamente immaginato, di fare l'amore così tante volte in una sola giornata.

Quando abbiamo finito il secondo round sul letto, ci eravamo messi d'accordo di fare una doccia per pulirci dal sudore e dall'odore di sesso che ci ricopriva da testa a piedi.

Ma invece di fare quello, abbiamo avuto un terzo round nel piatto doccia, finendo per accasciarci quasi senza fiato contro le piastrelle mentre l'acqua calda scorreva sui nostri corpi bollenti.

Quando siamo usciti dal bagno ci siamo vestiti con dei vestiti più comodi e siamo scesi giù al ristorante lussuoso dell'albergo, a mangiare la cena insieme agli altri che finalmente ci hanno raggiunti.

Siamo tutti seduti intorno ad un tavolo circolare.

Abbiamo i menù in mano e stiamo ancora decidendo cosa prendere.

Ci sono talmente tante portate che abbiamo l'imbarazzo della scelta.

"Ti vedo un po' stanca e pallida, Sara.
Ti senti bene?" sento la voce di Jasmine, alla mia destra, parlarmi con preoccupazione.

Se solo lei sapesse perché ora mi trovo in questo stato e per colpa di chi.

"Sto bene, grazie.
Non ti preoccupare, è solo per colpa della gravidanza" la rassicuro, formando un piccolo sorriso.

"Vedi di magiare come si deve e a non fare la bambina capricciosa che non vuole mangiare la pappa perché non le piace, perché giuro su mia madre che ti inficcherò il cibo a forza in bocca" mi dice seriamente, rivolgendomi uno sguardo severo.

La guardo con occhi sgranati e mando con difficoltà la saliva giù per la gola.

Cribbio!

Quando vuole, lei, sa essere molto spaventosa!

Dopo aver scelto cosa mangiare, riferiamo tutto al cameriere e ci rimettiamo a parlare tra di noi, immergendoci in tanti di quei discorsi e argomenti che neanche pensavo mi interessassero.

Mentre continuo a parlare con le mie amiche e a bere costantemente l'acqua, perché ogni volta sento la gola diventare secca e sento di avere continuamente tanta sete, sento una grande mano appoggiata sopra la mia aumentare leggermente la presa.

Mi volto alla mia sinistra e vedo il volto di Danilo girato completamente verso di me e guardarmi con quegli occhi scrutatori ogni punto della mia faccia.

"Che succede?" chiedo, vedendo che continua a guardarmi e a non parlare.

"Niente.
Volevo soltanto vederti" risponde, facendomi abbassare le sopracciglia in modo di confusione.

"Sono esattamente alla tua destra e appiccicata al tuo corpo" rispondo, non capendo cosa vorrebbe vedere di me che sono letteralmente attaccata al suo corpo.

Per poco non gli salgo addosso.

"Volevo vedere la tua attenzione rivolta soltanto verso di me, siccome è da tutta la sera che non mi caghi di striscio" spiega, facendomi alzare gli occhi al cielo.

Dio!

Mi sembra di avere davanti un bambino di cinque anni che ha bisogno delle attenzioni dei genitori.

Lo vedo avvicinarsi al mio viso e, senza neanche darmi il tempo di capire cosa ha intenzione di fare, mi da un bel bacio a stampo che poco dopo inizia ad approfondirlo in uno più amorevole.

Arrossisco come un pomodoro da testa a piedi, vergognata che mi sta letteralmente limonando in mezzo ad un ristorante pieno zeppo di persone e di fronte agli altri che sono seduti intorno al tavolo.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora