CAPITOLO 46

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DANILO'S POV

"NO!
NO!
NOOO!"

"Ehi, ehi, ehi!
Sara, calmati!" la prendo velocemente tra le mie braccia, facendola sedere a cavalcioni sulle mie gambe, e la stringo forte al mio corpo.

Continua a dimenarsi e ad urlare, stringendo forte gli occhi già bagnati dalle lacrime.

"Shhh...shhh.
Era solo un incubo, Sara.
Era solo un brutto incubo" cerco di tranquillizzarla, accarezzandole la testa.

"Non può essere vero, Danilo!
N-Non può..." finisce la frase in un sussurro, ormai stanca e priva di forze.

"Lo so, piccola, lo so.
Mi dispiace tantissimo, ma ora cerca di calmarti, per favore" dico con calma, facendole appoggiare la testa nell'incavo del mio collo.

Sento il suo cuore battere talmente veloce che credo che da un momento all'altro le possa uscire dal petto.

"Andrà tutto bene, Sara.
Pagheranno per quello che ti hanno fatto. Te lo prometto, piccola mia" le dico vicino all'orecchio, sentendola calmarsi lentamente.

Impreco a bassa voce, odiando questa merdosa situazione nella quale siamo finiti.

La rimetto lentamente a letto, coprendo i nostri corpi con le lenzuola, e la tengo stretta a me, accarezzandole quei meravigliosi capelli lunghi e morbidi e quel magnifico viso angelico, leggermente sudato.

Quando finalmente la sento ricadere in un sonno profondo, mi alzo lentamente dal letto, cercando di non fare neanche un minimo rumore.
Indosso velocemente i pantaloni e la maglia ed esco dalla stanza, dirigendomi verso la cucina per preparare i medicinali che dovrà prendere due volte al giorno, dopo il pasto.

Mentre mi dirigo verso il piano inferiore, inizio a ripensare all'episodio di tre giorni fa.

Non si può spiegare a parole quanto mi sia costato dirle lì, in quel momento, che sua madre era stata uccisa.

Quando l'ho vista cadere in ginocchio davanti a me e urlare con tutte le forze che il suo piccolo corpicino stanco avesse, mi ha fatto spezzare il cuore in mille pezzi.

Nel momento in cui ho visto quelle ininterrotte, dolorose lacrime bagnarle il viso, avrei preferito trovarmi al suo posto, per una seconda volta, piuttosto che vedere lei soffrire così tanto per colpa di una persona così crudele e spietata che ha avuto il coraggio di ammazzare e spezzettare il corpo defunto di sua madre come se fosse un maledetto animale.

Riesco a capire alla perfezione come ci si sente ad aver perso la persona più importante della tua vita e soprattutto ad un'età così tenera.

E quanto cazzo fa male il fatto di non esserle stata vicina.

Ti rimane come un fottuto rimorso sulla coscienza.

Nel momento in cui l'ho vista svenire davanti ai miei occhi, una paura mai provata prima d'ora si presentò dentro di me, facendomi catapultare immediatamente verso di lei per andarle in soccorso.

Le urla di spavento delle sue amiche sembravano, alle mie orecchie, come un suono debole che si allontanava ogni volta di più.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora