CAPITOLO 27

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Sono in ufficio e sto aspettando impazientemente che Viktor e quella donna misteriosa inizino il loro discorso.

Si sente il rumore di una porta aprirsi e poco dopo chiudersi, poi il suono di alcuni tacchi e delle risate.

"Finalmente ci possiamo parlare tranquillamente faccia a faccia" inizia a parlare la donna.

"Mi chiedo ancora perché tu la voglia uccidere.
Quella ragazzina non ti ha fatto nulla" gli chiede Viktor.

"Sul serio?!
Non mi ha fatto nulla?!
Lei si è permessa di toccare qualcosa di mio.
Ha dormito nel suo stesso letto e di sicuro se lo sarà pure scopato come una lurida troia che è" guardo stranito i miei fratelli e noto pure loro con un'espressione un po' incazzata.

Voglio assolutamente sapere chi è questa schifezza umana e perché si è permessa di offendere la mia donna.

A quanto capisco sarà di sicuro una delle puttane che mi sarò scopato una notte, e delle quali non mi ricordo neppure il nome.

"Perché lo desideri così tanto?
Lui ti ha solo usata per sesso, nulla di più.
Tu sei solo una puttana che lavora in uno dei suoi club e tu questo lo sai benissimo" mi da fastidio ammetterlo, ma per la prima volta posso essere d'accordo con ciò che ha detto lui.

"Questo è vero, ma io sono l'unica che possa concedergli le migliori scopate che lui abbia mai avuto, soprattutto i pompini.
Lui di quello ne va matto.
E poi io non condivido ciò che è mio" la ascolto molto attentamente.

Cos'ha appena detto?

Lei è la migliore a fare i pompini?

Ne avrò incontrate almeno centinaia che saranno state fantastiche a fare i pompini.

Ma questa chi cazzo si crede di essere?!

"Spero solo tu sappia cosa stia facendo"

"So perfettamente quello che sto facendo, mio caro Viktor" si sentono diversi baci e poi lo squillo di un telefono.
"Sì?" si sente lei rispondere alla chiamata.

Per un bel po' di tempo non si sente nulla, è tutto governato dal silenzio, poi di colpo c'è il delirio.

Le sue urla sono così alte da farci quasi stordire le orecchie.

Cazzo!

Ha proprio una voce da gallina.

"COSA?!
LUI L'HA TROVATA?!" parla così velocemente che non si capisce nulla.

Un sorriso diabolico e di vittoria si forma automaticamente sul mio viso.

Non vedo l'ora di ammazzarti, lurida troia che non sei altro.

"IMBECILLI DEL CAZZO!
PER COSA CAZZO VI HO PAGATI A FARE, EH?!
DOVEVATE IMPEDIRE CHE CIÒ ACCADESSE!
CAZZO!
SIAMO DI NUOVO A ZERO!
ERA TUTTO PRONTO, MA VOI AVETE MANDATO TUTTO A PUTTANE!" è quasi sul punto di piangere.

Poverina, non sa quanto mi dispiace.
Se solo potessi vedere la sua faccia da zoccola.

"D'accordo, allora...siccome voi non siete stati degni del vostro lavoro, me ne occuperò io di tutto questo.
Preparatevi al mio ritorno, incominceremo da domani a riprogrammare il piano.
E portatemi il mio caffè espresso, almeno siate utili per una cosa" sbuffa, chiudendo la chiamata incazzata.

"Che succede, tesoro?" oh, poverino.

Si è preoccupato della puttana psicopatica.

"Lui è riuscito a ritrovarla.
Ma non ti preoccupare, ho già in mente un piano B.
Immaginavo che sarebbe potuto accadere una cosa del genere" si sentono darsi dei baci e poi altri ancora più passionali.

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