CAPITOLO 52

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SARA'S POV

"Mi ha detto che aspetto un bambino"

Nella macchina cala un silenzio abissale.

La mia gola è diventata secca, incapace di farvi uscire un solo suono.

Il mio corpo è immobile, il mio respiro è quasi assente anche se il cuore batte molto velocemente.
I miei occhi sono fissi sulle mie mani, fermi, troppo spaventati ad alzarsi e vederlo negli occhi.

Di colpo, sento il suo corpo robusto irrigidirsi e paralizzarsi sul posto.

Nessun movimento, nessuna parola, nessun segno di vita.

Perché sono stata così ingenua e imbecille da non fare neanche un minimo d'attenzione a quello che facevo?

Perché ho lasciato che le cose arrivassero a questo punto?

Perché mi sono lasciata andare così facilmente?

Perché, cribbio, perché?!

Ora che gli ho finalmente confessato la verità, cosa farà?

Che ne sarà di me?

Che ne sarà del mio futuro?

Dove andrò a finire?

Non ho più un posto, una casa e neanche una famiglia dove andare.

Per la prima volta nella mia vita posso dire di trovarmi con le spalle al muro e priva di speranze.

Se solo mia madre fosse ancora viva e mi aiutasse a superare questo momento così difficile.

Se solo.

Rafforzo la presa sulla sua camicia e molto impaurita mi decido ad alzare lo sguardo terrorizzato su di lui.

Lo vedo con gli occhi sgranati, la pelle del viso sbiancata e un'espressione indecifrabile.

È come se fosse troppo impegnato a pensare qualcosa con quella sua mente allenata e fin troppo intelligente e troppo sconvolto per parlare.

Le sue mani sono ferme e salde sui miei fianchi.

"T-tu, cosa?" parla finalmente, dopo molto tempo che era rimasto in assoluto silenzio.

È la prima volta che lo sento balbettare e ciò vuol dire che la cosa lo ha sorpreso e sconvolto, e non poco.

"Io sono i-incinta" ripeto con un filo di voce, insicura dei suoi prossimi movimenti.

Sento una delle sue mani spostarsi dal mio fianco e andare a posizionarsi lentamente e delicatamente sulla mia pancia piatta ricoperta dalla felpa.

I suoi occhi si abbassano lentamente sulla mano ferma.

"S-sei in-incinta?" balbetta incredulo, come se non credesse alle sue orecchie.

"S-sì" sento le sue dita iniziare a muoversi a destra e a sinistra.

"Tu...tu sei incinta" parla con un tono di voce basso.
"Tu porti in grembo mio figlio" inizia a parlare con se stesso.

Lentamente i miei occhi iniziano a colmarsi di lacrime e la macchina viene riempita dal rumore dei miei singhiozzi.

Senza neanche aspettare altro secondo, sento di essere spinta contro il suo petto e stretta tra le sue braccia.

Mi abbandono contro il suo corpo, riversando lacrime di dolore.

"Perché piangi?" sento lui parlarmi con voce calma.

"P-Perché...perché pensavo che n-non mi avresti p-più voluta quando avresti s-scoperto che sono rimasta i-incinta. Avevo p-paura che mi avresti c-cacciata di casa e n-non sapevo dove sarei andata a f-finire" confesso tutto d'un fiato, con la gola secca e le mani tremanti.

My Dark Mafia Prince Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora